Come si diventa, e cosa fa, un editor di manga alla Shueisha
Pubblicato il 5 Febbraio 2016 alle 14:00
Lavorano insieme agli autori di Naruto, One Piece e Haikyuu! per portare al successo i loro manga. Primo requisito? Leggere tanti manga (e tanta fortuna)…
Leggendo Bakuman o Manga Bomber ci si accorge subito della relazione particolare a base di amore/odio, bastone e carota che c’è tra un mangaka e il suo editor: colui che cercherà di far rispettare le scadenze al fumettista, lo riprenderà quando lavora svogliatamente, lo aiuterà quando è in crisi e ha bisogno di idee, materiali o rassicurazioni.
Ok, magari è una visione un po’ romantica dovuta alla natura di fiction dei due manga; grazie al blog Tofugu possiamo però sentire sentire dalla voce di un vero editor della Shueisha (la casa editrice di Dragon Ball, One Piece e Slam Dunk) quali compiti svolge veramente:
Per prima cosa ci incontriamo con gli sceneggiatori.
Quando la sceneggiatura è pronta la portiamo al disegnatore [l’editor, che ha voluto rimanere anonimo, si occupa di Bartender di Araki Joh e Kenji Nagatomo, quindi un duo].
Quando anche i disegni sono finiti, facciamo stampare una copia di prova per noi. Se siamo soddisfatti diamo il via libera alla stampa per la rivista.
Ovviamente i rapporti con i mangaka sono più complicati di quanto appaia da queste poche parole: uno degli aspetti più difficili del suo lavoro, confida l’editor, è aspettare e sperare che gli autori consegnino il loro lavoro in tempo: a volte la scadenza non viene rispettata e “ci si sente traditi”.
Con un lavoro creativo, però, dei buchi nell’acqua possono capitare e con l’esperienza anche l’editor impara a essere più comprensivo (per quanto rimanere a mani vuote sia “sempre frustrante”).
Per questo è importante conoscere bene il mangaka con cui si lavora: in questo modo si è più veloci a capire di cosa ha bisogno e ad aiutarlo quando è in un momento di crisi.
Ma come si diventa un editor Shueisha?
La procedura di selezione di questo gigante dell’editoria asiatica si articola in tre fasi:
Per prima cosa, si compila un “modulo di presentazione” e lo si invia. Ci sono tante persone che vogliono lavorare alla Shueisha e questa è la prima selezione. Se il tuo modulo passa, si arriva al secondo passo, un esame.
L’esame è molto lungo (circa quattro ore) e riguarda molti argomenti, cultura generale, letteratura giapponese, inglese, kanji e un saggio. Se si passa l’esame bisogna affrontare anche un paio di colloqui faccia a faccia.
Solo in pochi riescono a superare l’intero processo e a entrare nella nostra compagnia. E anche se ce la fai, sono i manager a decidere in quale dipartimento dovrai lavorare, quindi ti servirà un po’ di fortuna per diventare un editor di manga.
Burocrazia e management a parte, l’editor intervistato da Tofugu dà anche dei consigli più agli aspiranti editor:
Leggete tanti manga. Come vedete nelle foto leggere è una parte fondamentale del lavoro. Ma dovete leggerli come se foste l’autore e pensare a cosa fareste per migliorare la storia. E dovete anche conoscere lo stile di diversi mangaka e cercare di capire se uno di loro potrebbe rendere migliore il manga che state leggendo.
Dobbiamo sempre essere aggiornati sui manga che escono quando chiediamo a scrittori e artisti di lavorare per la nostra rivista.
Quelli famosi di solito non vanno a scrivere per un magazine sconosciuto, ma bisogna sempre cercare di ottenere il meglio da tutti. In ogni caso, leggiamo tutti i più importanti magazine di manga che vengono pubblicati appena escono.
Inoltre, dovreste anche provare a riflettere sulle ragioni per cui un manga vi ispira o commuove così tanto. In particolare cercate di ricordare quelli che vi hanno colpito e attratto quando eravate piccoli.
L’abilità più importante quando si lavora in questo campo è la sensibilità nel riconoscere perché certi pensieri e emozioni venivano ispirati e stimolati da quei libri.
Perciò, le letture di oggi diventano l’inchiostro di domani.
Nelle foto in questa pagina, sempre da Tofugu, vita di redazione alla Shueisha.