Batwoman n. 11: si conclude una delle serie più trasgressive e incisive del New52 – Recensione
Pubblicato il 13 Febbraio 2016 alle 15:20
Si conclude Batwoman, una delle serie più graffianti del New52! Cosa accadrà a Kate Kane quando dovrà affrontare la terribile Morgaine LeFey insieme ad alcuni imprevedibili alleati? Ce lo spiega Marc Andreyko in questo capitolo finale!
L’operazione New52 è stata controversa e non tutte le serie DC ideate per il reboot possono essere messe sullo stesso piano. Al di là dei giudizi, tuttavia, bisogna ammettere che Batwoman, comic-book incentrato su Kate Kane, si è rivelato, almeno in principio, peculiare. Dedicare una testata regolare a una supereroina dichiaratamente lesbica non è cosa da poco; tenerla inoltre separata dalle serie della Bat-Family non è scontato. Inoltre, le trame e le atmosfere narrative hanno fatto di Batwoman una proposta molto particolare.
Tenuta a battesimo dall’incisivo W. Haden Blackman e dall’eccezionale illustratore J.H. Williams III, Batwoman ha catturato l’attenzione di diversi lettori. Gli autori optarono per situazioni quasi horror, dal momento che la protagonista si confrontava con demoni, entità malefiche, sette di occultisti e così via. Ma a un certo punto qualcosa non ha funzionato. Williams, infatti, ha abbandonato la serie per occuparsi di Sandman Overture e Blackman è passato alla Marvel.
Lo scrittore aveva delineato una lunga e complessa story-line che avrebbe portato al matrimonio di Kate con la sua compagna Maggie Sawyer. Ciò però non è avvenuto e Marc Andreiko ha avuto l’ingrato compito di concludere le vicende in sospeso e impostare un nuovo story-arc. Bisogna ammettere che la qualità è calata, sebbene Andreyko abbia svolto un lavoro dignitoso. Ma l’assenza degli spettacolari disegni di Williams e dei testi profondi e introspettivi di Blackman si è fatta sentire.
In ogni caso, simili questioni appartengono ormai al passato, poiché con questo tp che include i nn. 37-40 nonché il secondo annual della collana, Batwoman si conclude. In prossimità di Convergence, infatti, diverse serie sono state chiuse e tra esse appunto quella di Kate. La situazione della singolare eroina non è tranquilla. Ha rotto con Maggie e ha una storia con la letale e infida vampira Nocturna. Ma come è possibile? Forse quest’ultima la sta manipolando in qualche modo?
Ne è convinta Red Alice, la folle sorella di Kate, che in questa ultima sequenza, con un interessante mutamento di prospettiva, sembra un personaggio positivo. Batwoman rimane poi coinvolta nelle macchinazioni della perfida Morgaine LeFey, una strega dalle pessime intenzioni. In tale contesto si fa aiutare da uno strano team, gli Sconosciuti, composto da Etrigan, Ragman, Clayface e la stessa Red Alice.
Andreyko insiste dunque con atmosfere mistico/esoteriche che hanno sin dal principio caratterizzato Batwoman e svolge un buon lavoro. E’ più mainstream di Blackman ma sa raccontare una storia in grado di coinvolgere e incuriosire. E’ però evidente che non ha avuto modo di approfondire personaggi e intrecci narrativi, consapevole del fatto che il comic-book era ormai avviato alla chiusura.
I disegni sono discontinui. Alle matite si alternano Georges Jeanty che fa un lavoro efficace senza però dimostrare inventiva e il bravo Juan José Ryp che realizza ottime tavole di grande impatto visivo. I due sono presenti nell’annual e oltre a loro pure Ronan Cliquet, Roberto Viacava e Yishan Li e il risultato è troppo eterogeneo. In definitiva, il capitolo finale di Batwoman è di buona fattura ma rimane un po’ di amaro in bocca perché la serie era partita davvero con ottime premesse e nel corso degli episodi il livello si è invece abbassato. La trama si conclude però in una maniera interlocutoria che di certo prelude a futuri, potenzialmente interessanti sviluppi sia editoriali che narrativi.