XIII vol. 10 – Recensione
Pubblicato il 13 Febbraio 2016 alle 11:20
Inizia un nuovo dirompente ciclo narrativo di XIII, l’acclamata saga spionistica di William Vance e Jean Van Hamme! Chi è la spietata e sexy Irina e che rapporti ha con il misterioso XIII? Scopritelo in questo nuovo volume!
Che XIII, l’acclamata spy story di Jean Van Hamme e William Vance, sia avvincente è ormai risaputo. La lunga e complessa story-line del misterioso uomo affetto da amnesia erroneamente considerato l’assassino del Presidente degli Stati Uniti è annoverata tra le pietre miliari del fumetto mondiale. Con il pretesto di una vicenda dai toni thriller gli autori hanno analizzato la corruzione del potere americano e occidentale con profondità sbalorditiva.
Leggendo i volumi precedenti, si poteva presupporre che la trama fosse giunta a una conclusione. In effetti, diverse cose si sono risolte; ma mancano dettagli cruciali, a cominciare ovviamente dalla reale identità del protagonista ancora avvolta nel mistero. E dopo lo sconvolgente Dossier che ha fatto il punto della situazione, in questa uscita incomincia un nuovo, incredibile arco narrativo che si preannuncia addirittura più intricato e complesso del primo.
XIII è ancora in circolazione ma la situazione non è idilliaca. Van Hamme inoltre introduce un nuovo personaggio. Si tratta di un giornalista, una specie di Clark Kent impacciato, fratello di uno dei due reporter assassinati che avevano firmato il pericoloso Dossier. Anche lui rimane coinvolto in un gioco che a stento comprende, con esiti devastanti, e il suo destino, almeno per il momento, coincide con quello di XIII.
Il nostro protagonista stavolta dovrà vedersela con la splendida e letale Irina, già apparsa in passato. La donna ha parecchi motivi di rancore nei confronti di XIII e sarà lei a cercare di farlo fuori con ogni mezzo, coadiuvata dalla sua amante Jessica, un’agente d’élite della NSA. Se finora i character femminili avevano avuto un ruolo importante (basti pensare alla coraggiosa Jones) ora diventano predominanti.
Van Hamme scrive, come al solito, una storia entusiasmante, con testi e dialoghi efficaci, e un ritmo che non concede tregua al lettore e i disegni dell’ottimo William Vance sono accurati come non mai. E’ poi presente un episodio tratto da XIII Mystery, la collana imperniata sui vari componenti del cast, e tutto ruota proprio intorno alla figura dell’ambigua Irina. Con un riuscito uso dei flashback, Corbeyran racconta le drammatiche origini della bella assassina, spiegandone le motivazioni.
Descrive un mondo cupo e distorto fatto di sessualità deviata, ricatti, lesbismo e omicidi. In alcuni momenti le atmosfere narrative fanno pensare a quelle dei film di James Bond o di Nikita e lo sceneggiatore risulta coinvolgente, grazie a una trama dal ritmo serrato e adrenalinico. Prevale l’atmosfera di ambiguità morale e nessuno dei protagonisti può essere definito positivo o negativo. Per giunta, l’inaspettata rivelazione finale getta una prospettiva inusuale su tutto ciò che fino a quel momento è accaduto.
I disegni dello speciale sono Philippe Berthet dal tratto plastico e funzionale, sebbene non paragonabile a quello di Vance. Nel complesso, comunque, fa un lavoro valido e rende giustizia allo script. Insomma, questo numero di XIII è importante poiché rappresenta l’inizio di un ulteriore, stravolgente story-arc.