Sturmtruppen La Raccolten vol. 13 – Recensione
Pubblicato il 14 Febbraio 2016 alle 11:20
Continuano le deliranti avventure delle Sturmtruppen del compianto e amatissimo Bonvi! Le strisce diventano sempre più divertenti e paradossali come scoprirete in questa uscita della Raccolten di Mondadori Comics!
Quando si discute di Sturmtruppen si prende sempre in considerazione l’elemento anti-militarista e in effetti le strisce incentrate sui celebri soldatini che si esprimono in ‘tedeschese’ vanno considerate come un’impietosa condanna della guerra. Bonvi, del resto, in diverse occasioni si era concentrato sull’analisi dell’istinto bellico insito nell’animo umano. Un’altra sua opera memorabile, Cronache del Dopobomba, partiva dal presupposto che il mondo fosse stato distrutto da uno spaventoso conflitto nucleare.
Tuttavia Bonvi aveva una personalità inclassificabile e non era privo di contraddizioni. Amava, per esempio, la vita militare e, come sanno coloro che hanno avuto la fortuna di frequentarlo, da giovane aveva addirittura chiesto informazioni per arruolarsi nella Legione Straniera. Facendo poi il servizio militare ebbe modo di conoscere persone e di vivere esperienze che in seguito gli furono utili quando ideò Sturmtruppen.
Questa tredicesima uscita de La Raccolten include lavori realizzati negli anni 1978/1979. Non si colgono riferimenti al clima di tensione socio-politica del 1977 ma naturalmente non mancano i consueti attacchi al militarismo e ai concetti di onore e disciplina da lui considerati solo vuota retorica. Stavolta Bonvi prende di mira i superiori. I generali, per esempio, litigano spesso tra loro ma per ragioni di prestigio e non certo perché interessati all’esito della guerra.
Va da sé che i poveri soldati devono obbedire a ordini demenziali e irrazionali, con esiti spassosi e nello stesso tempo tragici. Bonvi inserisce poi un nuovo, straordinario personaggio. Si tratta di Franz (uno dei tantissimi Franz presenti nella striscia) che soffre di ‘allucinazioni erotiken’. Il poveretto è quindi ossessionato da figure femminili discinte e con queste gag Bonvi rivela il lato più fantasioso e surreale della sua immaginazione.
Prende poi in giro la lottizzazione. I generali, infatti, decidono di lottizzare il terreno e persino i gruppi di soldati e le conseguenze saranno devastanti. Con l’ausilio di questa irresistibile idea, Bonvi sfotte uno dei più tipici vizi italici, dimostrando ancora una volta che Sturmtruppen è un’opera leggibile a più livelli. Coloro che cercano il divertimento lo troveranno e chi invece vuole trovare spunti di riflessione non rimarrà deluso.
Dal punto di vista dei disegni, pure in questo caso abbiamo a che fare con illustrazioni fluide ed eleganti, valorizzate da notevole dinamismo. Insomma, Sturmtruppen La Raccolten si conferma come una proposta di qualità.