Giappone sotto la neve: i festival invernali da non perdere!
Pubblicato il 4 Febbraio 2016 alle 14:00
L’inverno è sicuramente la stagione più cupa, rigida e inospitale di tutto l’anno. Bufere di neve, notti ghiacciate, ore di sole più brevi, e interminabili giorni di freddo polare.
Tuttavia, l’inverno può anche trasformarsi in una vera e propria magica attrazione. Basta davvero poco per tramutare il paesaggio innevato, abbellito da cascate e fiumi di ghiaccio, in un panorama che pare uscito da un libro di fiabe.
E ci vuole poco per rallegrare le interminabili notte con spettacoli di fuochi d’artificio, e ripararsi dalle rigide temperature glaciali con bevande deliziose e cibi caldi.
I giapponesi lo sanno bene. Per sfuggire ogni anno al duro clima dell’inverno nipponico, nelle loro tradizioni si sono insidiate le più incredibili e suggestive attrazioni a tema invernale, capaci di richiamare turisti e visitatori da ogni angolo del mondo.
Ogni festival è unico nel suo genere e offre attività e spettacoli inimitabili di puro stampo giapponese.
Ecco dunque a voi una lista dei principali festival a cui prendere parte almeno una volta nella vita.
Sapporo Snow Festival
Nasce nel 1950, quando si stava ancora cercando di ricostruire il paese e di risollevarlo durante il periodo del Dopoguerra, a causa delle gravi perdite che la nazione aveva subito dopo la sconfitta della Seconda Guerra Mondiale.
Si svolge a Sapporo, il capoluogo dell’Hokkaido, la regione più a nord e quindi più fredda del Giappone, nota per il suo grande sviluppo agricolo, ed è in assoluto il festival invernale più grande e famoso di tutto il paese. Forse addirittura del mondo!
In un lontano inverno del 1950, presso l’Odori Park della città di Sapporo, degli studenti della zona si organizzarono in gruppo e decisero di realizzare le primissime sei statue di neve, semplicemente per divertimento e per intrattenere i passanti.
Questa attività ebbe immediatamente successo, e si decise ben presto di renderla un avvenimento annuale, una vera e propria festa, che avrebbe sicuramente risollevato gli animi degli abitanti ancora bloccati in una triste depressione a causa della crisi economica e sociale.
(Una delle prime sculture realizzate durante la prima edizione del Festival di Sapporo. Gli artisti hanno sicuramente compiuto passi da gigante, da allora.)
Il successo del festival scoppiò in una vera e propria febbre collettiva. Nel 1955, ai giovani e agli artisti che si riunivano per progettare e costruire le statue di neve, si unirono anche le Forze di Autodifesa Giapponesi, o anche JSDF (Japan Self-Defence Forces), nate dopo la Seconda Guerra Mondiale, note per le loro attività volte al mantenimento della pace.
Il numero di partecipanti e di visitatori che si recavano al parco di Sapporo solo per ammirare le sculture aumentava di anno in anno. Nel 1959 si arrivò a ben 2500 visitatori, e fu anche la prima volta che il festival venne ripreso dalle telecamere dei giornalisti e documentato. Tutt’oggi, la cifra media annuale dei visitatori è salita a più di due milioni!
È però nel 1972 che arrivò la vera svolta, e che fece conoscere il nome del festival a livello mondiale. Nell’inverno di quell’anno, infatti, Sapporo fu la capitale dei Giochi Olimpici Invernali e, grazie alla pubblicità dei media internazionali venuti in Giappone da ogni angolo del pianeta, la curiosità verso questo festival della neve sbocciò anche negli altri paesi.
(Locandina dei Giochi Olimpici di Sapporo ’72)
Le sculture del festival smisero di essere un puro intrattenimento e divennero oggetto di una vera e propria competizione nel 1974, quando venne inaugurato il primo ‘Contest Internazionale delle Sculture di Neve’.
Artisti provenienti da paesi di tutto il mondo, quali Canada, Cina, Stati Uniti e Germania, gareggiavano per realizzare le sculture più grandi, belle e particolari che sarebbero state esibite nel parco Odori.
Oggi, le sedi a Sapporo in cui si possono ammirare le sculture, non solo di neve ma anche di ghiaccio, sono diventate ben tre!
Il Parco Odori, poi nella sede di Tsudome e in quella di Susukino. Anche la durata del festival si è allungata, da due a sette giorni, e quest’anno andrà in scena dal 5 all’11 febbraio, quando la neve sarà abbondante e il freddo non mancherà per mantenere salde e compatte queste opere d’arte.
Allo scadere dei giorni, purtroppo, le statue vengono subito demolite per ragioni di sicurezza.
Le sculture sono realizzate sempre dalle Forze di Autodifesa Giapponesi, ma anche dallo staff del Municipio di Sapporo, volontari locali, gruppi di cittadini proveniente anche da organizzazioni private, e ovviamente non possono mancare i veri e propri artisti gareggianti della competizione.
(Nell’edizione più recente del Festival è stata anche allestita una scultura a tema Star Wars autorizzata direttamente dalla LucasFilm.)
Ognuno è ovviamente invitato a partecipare come ospite, ma gli unici che possono prendere parte alla costruzione delle statue sono coloro che abitano a Sapporo o nelle vicinanze.
Per partecipare come volontario alle altre attività del festival, è necessario inoltrare la richiesta direttamente sul sito ufficiale entro novembre, ed è imperativa la perfetta padronanza della lingua giapponese.
Fra le tre sedi del festival, sicuramente il Parco Odori è quello che ospita le statue più incredibili, enormi e spettacolari, che possono raggiungere l’altezza di ben quindici metri! La sera, con l’arrivo del buio, lo spettacolo continua e si fa quasi più suggestivo.
Luci multicolore vengono proiettate sulle statue di neve e attraverso quelle di ghiaccio, creando un panorama notturno simile a quello dato dal fenomeno dell’aurora boreale.
Quest’anno, per la gioia dei fan, sarà riprodotta persino una scultura in tema “L’attacco dei Giganti“, ritraente una delle scene più famose dell’anime.
Oltre alla pista di pattinaggio, è anche possibile assistere a concerti, bancarelle e altri eventi tipici della regione tenuti nella piazza cittadina.
(Le sculture possono raggiungere dimensioni gigantesche: dei veri e propri edifici di neve!)
Nella sede di Susukino, dedicata principalmente alle sculture di ghiaccio, è anche possibile interagire con le statue stesse, toccandole e persino cavalcandole!
Un’altra attrazione da non perdere è l’Ice Bar, un locale costruito interamente nel ghiaccio che offre bevande calde a tutti i turisti e visitatori. In questo panorama di freddo, ghiaccio, e luci al neon, è come entrare in un altro mondo.
La sede a Tsudome è probabilmente quella più adatta ad accogliere famiglie, e offre molti divertimenti anche alla portata dei più piccoli. Oltre alle più classiche sculture di neve, è anche possibile divertirsi con una pista per slittini chiamata ‘Waku Waku Slider’, lunga ben ottanta metri!
(Mappa dettagliata delle attività che si svolgono nella location Tsudome.)
Gira pagina e scopri Asahikawa Winter Festival
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Asahikawa Winter Festival
Restiamo sempre in Hokkaido, e spostiamoci nel secondo festival della neve più grande e popolare di tutto il Giappone: quello di Asahikawa, che quest’anno avrà luogo dal 6 all’11 febbraio, esattamente nello stesso periodo del suo più acerrimo rivale, e raggiunge quasi un milione di visitatori l’anno.
Proprio perché il festival di Sapporo e quello di Asahikawa cadono molto spesso negli stessi giorni, è possibile per le agenzie del turismo organizzare dei tour che comprendono la visita di entrambe le manifestazioni. Infatti, le due città distano solamente ottanta minuti di auto.
Se il festival di Sapporo registra record su record per l’enorme afflusso di turisti e per la quantità di statue di neve e di ghiaccio, a essersi guadagnato un posto nel Guinnes World Record è stato proprio il festival di Asahikawa.
È qui, infatti, durante l’inverno del 1994, che è stata costruita la più grande scultura di neve mai realizzata: una replica di un castello-fortezza coreana alta ben trenta metri. Il record rimane tutt’oggi imbattuto.
(Ogni anno, è proprio nel sito di Asahibashi che viene presentata la scultura più alta del festival.)
Il festival nasce qualche anno prima di quello di Sapporo: nel 1947, ed era in principio chiamato “Ainu Festival Iyomante”, ovvero “Il festival dell’orso”.
Se il Festival di Sapporo è nato per risollevare gli animi dei cittadini giapponesi dopo la sconfitta della guerra, il festival “Iyomante” nasce al semplice scopo di rendere il periodo invernale più piacevole e sopportabile.
In Hokkaido, gli inverni sono particolarmente rigidi e inospitali, delle vere calamità naturali, e i giapponesi sono pronti a tutto pur di rendere questo periodo dell’anno più confortevole, in attesa della primavera.
Nel 1960 il festival cambia nome, e diventa definitivamente il “Festival di Asahikawa”.
La sede principale in cui il festival si svolge è il Parco Tokiwa, dove vengono svolte la stragrande maggioranza delle attività. Nel sito di Asahibashi viene invece esposta la scultura più alta, il vero fiore all’occhiello del festival.
Non è ancora stato battuto il record del ’94, ma sicuramente le altezze di queste statue rimangono mastodontiche ogni anno. Un altro sito assai frequentato dal pubblico è Heiwa Dori, che dista a solo un chilometro dalla sede centrale.
(Nel Parco Tokiwa, le tradizionali attrazioni invernali attirano ogni membro della famiglia.)
Un’altra principale attrazione sono le attività pensate esclusivamente per i bambini, tra le quali gare al lancio di palle di neve, piste di pattinaggio su ghiaccio, piste di slittini, spettacoli di fuochi artificiali, e ogni bambino è invitato a costruire il suo personale pupazzo di neve.
A fine festival, i simpatici ometti di neve compongono file chilometriche ai bordi delle strade. Sicuramente un’attrazione divertente e simpatica anche per chi si reca ad ammirali.
(I simpatici pupazzi di neve che invadono le strade di Asahikawa.)
Bancarelle e mercatini sono poi allestite nelle vie e nelle altre piazze, dove è possibile gustare cibo locale e bevande calde anche all’interno di piccoli igloo.
La competizione, al Festival di Asahikawa, non comprende le statue di neve, ma quelle di ghiaccio, e si svolge nella stradina principale di “Kaimono Koen”.
Quando poi le statue e le strade vengono illuminate, si dà luogo al “Asahikawa Yukikari”, ovvero “Le Luci della Neve”. Tutto il paesaggio notturno viene illuminato da splendidi colori al neon che brillano sulla neve e sul ghiaccio, rendendo l’atmosfera sicuramente più calda, a dispetto del freddo pungente.
(Uno scenario tratto dal coloratissimo panorama notturno.)
Gira pagina e scopri lo Yokote Kamakura Snow Festival
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Yokote Kamakura Snow Festival
Ci spostiamo più a sud, fuori dall’Hokkaido, esattamente nella prefettura di Akita, nella piccola città di Yokote.
Questo festival detiene un record tutto suo: è il più antico in assoluto, vecchio ormai di quasi quattrocento anni! Viene celebrato solamente due giorni, e quest’anno cadrà il 15 e il 16 di febbraio.
Nella piccola città di Yokote, non mancano di certo le piccole sculture di neve realizzate dagli artisti del luogo. La neve abbonda ogni anno, e si registrano precipitazioni da venti a trenta centimetri di neve a notte.
La vera attrazione del festival, tuttavia, non sono raffinate statue di ghiaccio o grandi sculture di neve, bensì i famosi kamakura che, inoltre, danno proprio nome al festival.
(Possiamo trovare i kamakura anche in versione “miniaturizzata” ad illuminare le strade come lanterne di neve.)
I kamakura sono piccoli igloo di neve a forma di campana, alti fino a due metri, usati come piccoli santuari in onore di Suijin, la divinità giapponese dell’acqua.
I kamakura sono illuminati dall’interno da piccole lanterne ad olio, e offrono un caldo e piacevole riparo ai visitatori che, in cambio dell’ospitalità, lasciano qualche piccola offerta in onore di Suijin.
La gente del luogo vi invita a trascorrere qualche momento di riposo all’interno dei kamakura, dove vi verranno offerti mochi fritti: tipiche tortine di riso schiacciato, e anche dell’amazake, un vino di riso caldo e molto dolce, con un bassissimo tasso alcolico che viene offerto anche ai bambini.
Di notte, quando la luce di ogni kamakura splende ai bordi della strada, si crea un’atmosfera indimenticabile, da vero paesaggio fiabesco.
(Passanti del luogo si rilassano in compagnia nella calda e piacevole atmosfera invernale.)
Vi siete persi il festival ma non volete rinunciare alla visita di un kamakura? Niente paura. Presso il “Fureai Center Kamakura Hall”, nel centro di Yokote, vi è una stanza mantenuta costantemente a una temperatura di meno dieci gradi centigradi, in modo che possa preservare tutto l’anno alcune di queste piccole sculture anche per i turisti ritardatari.
Gira pagina e scopri lo Tokamachi Snow Festival
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Tokamachi Snow Festival
Quest’anno si svolgerà dal 19 al 21 febbraio, ed è localizzato nella prefettura di Niigata, più precisamente nella città di Tokamachi. Si tratta di una piccola cittadina che può registrare una media di tre metri di neve l’anno.
Questo festival nasce nel 1950, in contemporanea a quello di Sapporo, ma non è conosciuto a livello internazionale, tanto che persino alcuni giapponesi non sono a conoscenza della sua esistenza.
I turisti scarseggiano, se paragonati a quelli dei grandi festival che abbiamo già esposto. “Solo” trecentomila l’anno.
Ciò che non scarseggia sono i divertimenti e le attività per tutta la famiglia, e l’atmosfera è sicuramente più accogliente e familiare, non ha nulla di commerciale.
Il paesaggio invernale ricoperto di neve è un palcoscenico per piste di slittino, tipiche serate in kimono, bancarelle con i prodotti locali, e anche qui non possono di certo mancare le sculture di neve.
Una vera e propria fiera della neve, insomma! Dove negozianti, piccoli commerciali e lavoratori del luogo si riuniscono per abbellire e rendere più allegra la rigida atmosfera dell’inverno giapponese.
Gira pagina e scopri lo Yuki no Otani Walk
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Yuki no Otani Walk
Più che un vero e proprio festival, si tratta di un’attività dedicata a tutti, sportivi e non, che amano trascorrere una giornata all’insegna della neve e dell’aria aperta.
Lo “Yuki no Otani Walk” si svolge nella prefettura di Toyama, che è una delle località sciistiche più famose e frequentate di tutto il Giappone. Una meta che gli appassionati del genere non possono assolutamente lasciarsi sfuggire!
La piana di Tateyama si trova a un’altitudine di 2450 metri sopra il livello del mare, e in questa località si raggiungono i più alti livelli di precipitazioni di neve al mondo.
Si contano infatti più di otto metri di neve ogni inverno. A causa delle abbondanti precipitazioni, si rivela necessario sgomberare le strade di montagna da strati su strati di neve.
Utilizzando dei bulldozer, più l’aiuto della GPS (“Gespital Information Authority of Japan”), la neve viene rimossa dall’asfalto e spinta ai lati delle strade.
In questo modo si vengono a creare delle gigantesche mura di neve alte anche fino a venti metri. “Yuki no Otari”, infatti, significa letteralmente “Canyon di Neve”.
È possibile ammirare la strada o percorrendo il tragitto a piedi, come dei veri sportivi, oppure anche attraversarla con auto o pulmini. La strada connette la Stazione di Tateyama a quella di Ougizawa, nella prefettura di Nagano. Sono in molti a preferire il percorso pedonale.
Lo spettacolo che offre questo paesaggio è unico, come immergersi in uno scenario da favola, uscito proprio da un film o da un racconto.
I giorni soleggiati rendono il tutto ancora più speciale: i raggi di luce brillano sulle pareti cristallizzate e scintillano come mura di cristallo.
(Si organizzano delle vere e proprie gite per l’attraversamento dei canyon di neve.)
Il freddo si mantiene pressoché tutto l’anno in questa freddissima zona del Giappone. La neve si conserva compatta e la strada è aperta dal 16 aprile al 22 giugno.
Gira pagina e scopri lo Otaru Snow Light Path
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Otaru Snow Light Path
Torniamo nuovamente in Hokkaido, a soli trenta minuti di treno da Sapporo.
La cittadina in cui si svolge dà il nome a questo festival: Otaru, che ogni anno, per dieci giorni, si trasforma in un ambiente unico e indimenticabile. Quest’anno lo spettacolo si terrà nella prima settima di febbraio: dal 5 al 14.
Locali pubblici, case private, strade e piazze… ogni singolo ambiente della città viene gremito e abbellito di lanterne, candele e calde luci che brillano sulla neve.
Il tema del festival è infatti proprio la luce che brilla sulla città, scacciando il buio e rigido nero dell’inverno.
Per rendere il tutto ancora più suggestivo, il festival si svolge solo durante le ore buie: dalle cinque di sera fino alle nove.
Esistono due principali aree visitabili: la Unga Kajo e la Temiyasen Kajo.
La prima è la più famosa e forse anche la più suggestiva. La tratta percorribile sotto le luci delle lanterne si estende lungo le sponde di un canale storico.
È particolarmente romantico, ed è possibile ammirare i riflessi delle lanterne non solo sulla neve ma anche sull’acqua.
Percorrendo la via, si giunge fino alla stazione di Temiya, dove troviamo la seconda area storica della città.
La Temiyasen è abbellita non solo dalle luci delle lanterne appese alle abitazioni, ma anche da piccole sculture di neve che racchiudono al loro interno ulteriori luci che brillano risplendendo sulla via.
Cibi, dolci e bevande tipiche per scaldare la rigida notte invernale non possono mancare!
Gira pagina e scopri lo Sounkyo Ice Waterfall Festival
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Sounkyo Ice Waterfall Festival
È sempre uno dei festival che si tengono in Hokkaido, e viene molto spesso incluso nei tour organizzati che percorrono tutta la regione per mostrare ai visitatori ogni attrazione invernale.
Più precisamente, ci troviamo ai piedi del Monte Tokachi, una località che serba ancora profonde radici antiche e pittoresche del Giappone dei tempi passati, che ospita questo favoloso festival sin dal 1976.
Il paese di Sounkyo, località termale, è davvero piccolissimo e conta la misera cifra di soli trecento abitanti. Essendo un posto così isolato, arrivarci è più complicato di quello che sembra.
Autobus e altri pulmini organizzati vengono messi a disposizione dei turisti che partecipano alle gite a tema invernale.
L’attrazione principale non è la neve, bensì il ghiaccio. Come dice il nome stesso, a Sounkyo le vere protagoniste sono delle spettacolari cascate di ghiaccio che vengono abbagliate ogni notte da luci colorate.
Il festival dura a lungo: ben due mesi! Inizia solitamente verso la metà di gennaio per terminare a fine marzo. Ricordiamo che l’Hokkaido è una regione particolarmente fredda, e il gelo e la neve si conservano molto più a lungo rispetto alle altre zone del Giappone.
Il ghiaccio utilizzato per ricreare edifici, tunnel e grotte proviene da una fonte naturale: il fiume Ishikari, che poi viene deviata per mano dell’uomo e infine colorata con i riflessi delle luci.
Altissimi edifici ghiacciati spesso a più piani – illuminati pure quelli – vengono poi allestiti ai lati delle strade e possono essere visitati dai turisti che avranno l’occasione di immergersi in un vero e proprio paese del ghiaccio e della neve.
Castelli, templi, creature mitologiche a guardia delle entrate… partecipare al festival di Sounkyo è davvero come entrare in un mondo immaginario.
Oltre a bancarelle, mercatini che distribuiscono pietanze tipiche, è anche possibile partecipare agli spettacoli che vengono allestiti sul palco ghiacciato.
Un’ultima attrazione da non perdere sono sicuramente i fuochi artificiali che vengono fatti scoppiare per donare ulteriore colore a questo indimenticabile panorama notturno.