I Vendicatori 1 Marvel Collection – Roy Thomas – recensione
Pubblicato il 22 Marzo 2011 alle 11:28
I Vendicatori 1 Marvel Collection 9
Autori: Roy Thomas (testi), Don Heck, John Buscema (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 6,00, 17 x 26, pp. 144, col.
Recensione
Come anticipato nella recensione del Marvel Masterwork dedicato ai Vendicatori, torno ad occuparmi degli Avengers poiché, a partire da questa nona uscita di Marvel Collection, Panini Comics propone le storie ad esso successive che segnano, peraltro, il passaggio del testimone, per ciò che concerne le sceneggiature, dal sorridente Stan Lee al grande Roy Thomas, considerato l’autore di una delle migliori run mai dedicate al gruppo di supereroi Marvel più potenti della terra.
Però c’è un cambiamento importante anche sul versante grafico, dal momento che, dopo i primi episodi illustrati dal mitico Don Heck, storico penciler di Iron Man, ci sono quelli di una leggenda della Marvel: il compianto John Buscema che, proprio con gli Avengers, realizzò una delle sue più acclamate produzioni.
Come ho già scritto, i Vendicatori erano stati originariamente concepiti da Lee e Kirby come la versione Marvel della Justice League, benché i componenti del gruppo fossero caratterizzati da una scarsa armonia interna, a differenza della celebre squadra DC. Hulk, Thor, Iron Man, Ant-Man e Wasp ne erano i membri fondatori e, dopo il repentino abbandono del Golia Verde e il successivo arrivo di Capitan America, il comic-book divenne uno dei più amati dai lettori.
Le cose, comunque, cambiarono radicalmente quando Cap rimase da solo a guidare una nuova formazione dei Vendicatori che comprendeva characters dal passato discutibile: Occhio di Falco, Quicksilver e Scarlet Witch. Queste storie furono giudicate tra le migliori e Stan Lee scrisse avventure intriganti e appassionanti, specie quando Giant Man e Wasp ritornarono nel gruppo.
Poi Roy Thomas sostituì Stan alla macchina da scrivere e si concentrò sulle complesse dinamiche psicologiche dei vari eroi: Hank Pym, con il nuovo nome di Golia, era un uomo insicuro; Wasp sempre più vanesia; Quicksilver e Scarlet Witch avevano i loro problemi; lo stesso dicasi per Occhio di Falco, tormentato a causa del suo amore per la bella e ambigua Vedova Nera; e Capitan America era il leader carismatico ma non esente da difficoltà di vario tipo.
In questi episodi, Thomas inventa story-lines intrecciate e complicate per gli standard dell’epoca, inserendo nel gruppo il principe della forza Ercole; facendo giocare un ruolo rilevante alla Vedova Nera, coinvolta in intrighi che la condurranno in Cina; e non mancano personaggi, buoni e cattivi, fondamentali del Marvel Universe: Sub-Mariner, il Pensatore Pazzo, il terribile Diablo con il mostruoso Dragon Man, il Guardiano Rosso, e altri.
Malgrado i testi di Thomas risultino a tratti datati, le storie sono ricche di fascino e suggestione. Se, inoltre, Don Heck fa un buon lavoro, si deve affermare lo stesso per John Buscema, il Michelangelo dei comics. John non aveva ancora sviluppato lo stile più kirbyano che sfoggerà nei seventies, quando il Re Jack abbandonò la Marvel, e le sue figure umane sono enormi, mastodontiche, quasi intimidenti (basti pensare al suo Ercole; ma pure Cap, Occhio di Falco o Golia sembrano culturisti). È, insomma, quello che userà in Silver Surfer o in un altro fenomenale esito creativo, quel Conan The Barbarian che segnerà un’ulteriore collaborazione con Thomas. E chi ha amato le donnine di Buscema potrà lustrarsi gli occhi con la sua splendida Scarlet Witch o con una sensuale Vedova Nera dalle calze a rete. Non bisogna trascurare, inoltre, la cura dei dettagli e degli sfondi di ogni tavola e certe trovate grafiche di grande impatto visivo (osservate l’Idra a sette teste che sembra anticipare i mostri che Buscema realizzerà nella serie di Conan!). In parole povere, questo è un fumetto di qualità. Non fatevelo sfuggire.
Voto: 8