Top & Flop Anime: i migliori e i peggiori dell’Autunno 2015 – seconda parte
Pubblicato il 8 Gennaio 2016 alle 11:32
Conclusasi la stagione autunnale 2015 il punto di MangaForever sull’offerta anime: tra vampiri assetati di sangue e vendetta, serial killer dalle menti geniali e Dei sopra le righe, la seconda parte del nostro special.
A questo indirizzo potete rileggere la prima parte.
Diabolik Lovers, More Blood
È una serie animata basata sulla visual novel giapponese di genere harem reverse e fantasy sviluppata da Rejet, prodotta dallo studio Zexcs. Seconda serie ispirata al fan disc del primo gioco con l’aggiunta di quattro nuovi protagonisti. In Italia è disponibile sul canale YouTube Yamato Animation di Yamato Video.
Yui viene rapita dai fratelli Mukami, lasciando così la residenza dei vampiri Sakamaki. I Mukami in realtà non sono vampiri di nascita, ma esseri umani trasformati in succhia sangue e non sono neppure imparentati tra loro. Il loro scopo è compiacere l’uomo che li ha salvati dalle fogne tramutandoli in vampiri e diventare degni di essere l’Adamo che si accompagnerà a Eva, che credono si tratti proprio di Yui.
Anche in questa serie la protagonista non brilla per intelligenza e il suo ruolo si limita a quello di vittima sacrificale che si fa succhiare il sangue senza battere ciglio. Alla fine sembra però invaghirsi di Ruki, il maggiore dei Mukami. Più interessanti i nuovi protagonisti. More Blood è sicuramente migliore della prima serie; resta comunque la pecca di una trama monotona che segue la route del videogioco, ma che in versione animata risulta quasi improponibile.
Voto 4
–
Seraph of the End – La battaglia di Nagoya
La serie è il secondo adattamento animato del manga di genere fantasy di Takaya Kagami e Yamato Yamamoto, prodotto dallo studio Wit, soggetto di Hiroshi Seko per la regia di Daisuke Tokudo. In Italia è visibile on line gratuitamente su VVVVID.
Avevamo lasciato Yuichiro e compagni sconcertati dalla scoperta della trasformazione di Mikaela in vampiro. Per salvarlo e proteggere i suoi compagni, Yu deve acquisire un grande potere. Comincia così a fare delle ricerche per scoprire se esiste un modo per annullare la mutazione di Mikaela e farlo tornare umano e nel contempo lotta per conquistare e vincere il suo demone, per ottenere l’equipaggiamento demoniaco. Il capo della famiglia Hiragi, Kureto, intatto complotta un attacco di massa contro i vampiri e invia Guren e la sua squadra a Nagoya, avamposto dei nobili vampiri per sterminarli.
Le premesse per un buon sequel c’erano tutte, peccato però che nonostante la velocizzazione del ritmo narrativo, la storia e i personaggi non abbiano raccontato nulla di nuovo. Torna prepotente il concetto di famiglia, adesso spinto all’esasperazione con uno sfacciato – nonché svilente – uso del fanservice che accentua di toni omoerotici il rapporto tra Yu e Mikaela che nel manga si mantiene su livelli affettivi normali. Ripetitive le scene delle sfide interiori con i propri demoni per l’acquisizione del potere demoniaco. Copie conformi delle indimenticabili diatribe tra Zangetsu e Ichigo in quel di Bleach.
La trama langue: non va né avanti, né indietro. Unico brivido – benché prevedibile ai più – la rivelazione della doppia natura di Guren, peraltro non giustificata, e la scoperta dell’identità della talpa che si celava all’interno delle fila dei vampiri.
Tutto troppo banale e scontato e, concedetemelo, chiaramente frutto di una mente femminile che ha finito con l’imbrogliare la trama a mo’ di telenovela. Chi all’inizio lo paragonò a Shingeki no kyojin avrà avuto di che ricredersi.
Voto 5
–
Subete Ga F ni Naru – The Perfect Insider
È l’adattamento animato in 11 episodi del romanzo di Hiroshi Mori di genere thriller, prodotto dalla A-1 Pictures su soggetto di Tosiya Ono per la regia di Mamoru Kanbe. Gli utenti registrati possono vederlo su Crunchyroll sottotitolato in italiano.
Souhei Saikawa è un professore un po’ sui generis legato da un particolare rapporto a Moe Nishinosono, figlia del suo mentore. L’uomo nutre un’ammirazione quasi morbosa nei confronti della dottoressa Magata, una donna rinchiuda da quindici anni in una sorta di prigione dorata su un’isola remota, dopo aver ucciso i suoi genitori ed essere stata assolta poiché dichiarata incapace di intendere e di volere.
Moe, grazie all’influenza dello zio, è riuscita a ottenere un colloquio con la donna, suscitando un po’ di invidia in Saikawa che approfittando della possibilità di fare una gita di classe si reca sull’isola per cercare di incontrare la donna a sua volta. Moe, nonostante non faccia parte del gruppo di ricerca del professore, si unisce alla gita. Una volta sull’isola e all’interno del bunker che ospita Magata Shiki accade l’impensabile: la dottoressa viene infatti uccisa inscenando un colpo di teatro, con tanto di vestito da sposa, e la stessa sorte tocca allo zio della donna che viene ucciso sul tetto dell’edificio quando è ancora nell’elicottero che lo aveva appena portato sull’isola.
La presenza di un serial killer nel bunker, blinda i protagonisti al suo interno e tra complessi scambi di opinioni, saranno Saikawa e Moe a risolvere il mistero dei due omicidi.
The perfect insider finisce nella nostra zona limbo a causa di un finale mediocre che mal supporta una trama notevole, fitta di mistero e giocata sulla ricostruzione minuziosa di un puzzle mentale complicatissimo. L’arte è superba e dettagliata, con atmosfere a volte asettiche, altre inebrianti, altre ancora caleidoscopiche. I dialoghi sono fitti, a tratti sibillini, di un certo spessore culturale e destinati a un pubblico con un buon background informatico e filosofico. Su tutti si erge e sconcerta il personaggio della dottoressa Magata, con la sua intelligenza sovrumana che si fa erotismo e seduce menti e corpi di adulti fino a costringerli a peccare nei modi più odiosi.
Peccato che l’anime si perda proprio alla fine, così come accadde con la celebre serie televisiva Lost, dove a furia di riempire la trama di misteri e rompicapo, il finale risultò poco credibile e in qualche modo raffazzonato.
Per un pubblico di nicchia.
Voto 6,5
–
Noragami Aragoto
È il secondo adattamento animato della serie animata scritta da Adachitoka, diretta da Koutaro Tamura per lo studio Bones in 13 puntate, disponibile in streaming su VVVVID.
Il dio Yato, la sua regalia Yukine e la dolce Hiyori nella prima metà della serie sono chiamati a risolvere l’insubordinazione di uno dei sottoposti di Bishamon, dea della guerra. Viene finalmente chiarita la ragione dell’odio che la guerriera nutre per Yato e alla fine di uno scontro drammatico tutti i nodi giungono al pettine. La seconda parte dell’anime è invece dedicata al mistero delle maschere fantasma con l’introduzione del bellissimo personaggio di Ebisu − un dio della fortuna −, la discesa negli inferi e l’approfondimento dei rapporti tra i protagonisti principali, con un finale che fa l’occhiolino a una probabile terza serie.
Noragami Aragoto è una delle migliori serie della stagione autunnale 2015, nonché nettamente superiore al suo primo adattamento. Tutte le premesse della prima serie diventano qui solide basi di narrazione e lo studio Bones fa un ottimo lavoro con un’arte morbida e colorata, alternata a scene di lotte senza respiro. La resa grafica dei personaggi è perfettamente aderente alla personalità di ciascuno.
Molto suggestiva la colonna sonora. Yato, protagonista assoluto, passa attraverso una metamorfosi esistenziale che lo porterà a trasformarlo da dio di calamità a dio della fortuna, grazie al riscatto nei confronti di Bishamon, l’affetto di Hiyori che gli dedica un “tempio”, la devozione di Yukine che diventa una regalia benedetta, fino allo splendido legame che stringe con Ebisu che lo slega finalmente da Nora.
Bishamon e la sua fierezza, Kazuma e la sua cieca fedeltà, sono altri personaggi magnetici dell’anime, che adatta la versione manga in modo egregio.
Azione, sentimenti, sorrisi e lacrime. Cosa chiedere di più a una serie?
Voto 9