Finisco di contare le mattonelle, storia di un amore ostinato − RECENSIONE

Pubblicato il 8 Gennaio 2016 alle 11:15

Da Bao Publishing l’originale opera di debutto di Elisabetta Romagnoli

“Finisco di contare le mattonelle che passano tra me e te.”

Chiara incontra Matteo a un raduno scout ed è amore a prima vista. Matteo non è questa gran bellezza, né si fa notare per gesti particolari, eppure appena punta i suoi occhi verdi su di lei diventa la sua catena leggera e indissolubile. Il campo scout non dura che un battito di ciglia, Matteo riprende la sua strada e Chiara non lo vedrà più.

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Tredici anni dopo però, la catena con cui il giovane non sa nemmeno di aver legato Chiara è ancora solida e la ragazza decide che è giunta l’ora di una resa dei conti e di finire di contare le mattonelle di distanza che la separano da Matteo. Compra così un biglietto low cost e parte alla volta di Barcellona dove Matteo lavora come pilota di areo di linea e vive in un appartamento condiviso con altri ragazzi di diverse etnie. Chiara è decisa a mostrargli di essere diventata una donna degna di lui.

Attraverso i ricordi di lei la vediamo passare da musicista tormentata a frikkettona spensierata: tutte fasi che la giovane crede siano riuscite a farla diventare una donna di mondo che potrà impressionare Matteo e conquistare finalmente il suo cuore. Eppure, tredici anni sembrano non essere trascorsi: Matteo la accoglie con la stessa semplicità con cui la trattò al campeggio scout, senza alcuna ombra di malizia e sembra non accorgersi nemmeno che quella ragazzina è ormai una donna. Tra viuzze, piazze e monumenti Chiara ce la mette tutta per rincorrere lo stesso orizzonte di Matteo e un finale alla Sliding Doors che propone tre alternative al loro futuro e accontenta chi ama i lieto fine, chi quelli tragici e chi quelli tradizionali.

Il graphic novel di Elisabetta Romagnoli può definirsi un’opera di debutto più che valida dal punto di vista artistico e letterario. La sperimentazione grafica spazia dal racconto sotto forma di diario a quello di diagramma di flusso, passando per scarabocchi d’appunti, modelli di appartamenti e città visti dall’alto, mentre l’arte vera e propria si avvale di linee semplici, colorate ed efficaci.

I personaggi hanno visi, nasi e arti lunghi, il disegno sfuma con lo sfumare dei pensieri, a volte diventa una linea e si imbroglia, altre si ricompone con la riorganizzazione mentale e ogni organo torna al suo posto. Ma sono i pensieri e il racconto della protagonista a catturare il lettore e avvolgerlo in un’atmosfera romantica d’altri tempi. Perché le intenzioni saranno pure moderne e a sfondo sessuale, ma i sentimenti che traboccano dal cuore di Chiara sono espressi dalla Romagnoli con un linguaggio poetico che cattura l’anima. “Ti ho lasciato entrare ancora e in un modo nuovo, caldo e sicuro, in quello spazio che non è per il cibo ma per le farfalle.”

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Oltre alle sperimentazioni grafiche e stilistiche, l’opera sorprende con un finale che si fa addirittura in tre. Le mattonelle da contare sono davvero finite? Oppure c’è una nuova strada lastricata da seguire?

Lettura consigliatissima ai romantici di ogni età.

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