La situazione di Playstation 4: cosa ci aspetta nel 2016? – APPROFONDIMENTO

Pubblicato il 4 Gennaio 2016 alle 13:00

Sono oramai passati più di 2 anni dall’arrivo sul mercato di Playstation 4, approdata nelle case degli italiani a novembre 2013, ma il prodotto di casa Sony, seppure protagonista di eccellenti dati di vendita non è ancora riuscito a convincere completamente critica e giocatori. A causa di continue controversie riguardanti le fatidiche cifre 1080p/60fps e la non esaltante presenza numerica di esclusive di peso, l’arrivo della next-gen in termini di parco titoli non ha sicuramente lasciato i videogiocatori a bocca aperta.

Se Microsoft ha iniziato a sparare cartucce pesanti a partire da settembre con il trittico Forza Motorsport 6, Halo 5 e Rise of The Tomb Raider, Playstation 4 è rimasta completamente all’asciutto negli ultimi mesi dell’anno (non bastano remastered come Beyond: Two Souls ed espansioni come The Old Hunters) e rimangono quindi molti gli interrogativi sulla sua line-up in vista del 2016.

Per quanto i 30 milioni di unità vendute rendano la situazione di Sony abbastanza rosea, la compagnia di Shuhei Yoshida ha comunque bisogno di conquistare pienamente la fiducia dei prossimi acquirenti e dei possessori di Playstation 4. Unico modo per farlo: sviluppare giochi in esclusiva.

Questo in realtà è l’unico vero difetto imputabile alla console, visto che fin dai primi momenti Sony Computer Entertaiment è stata brava a leggere l’umore del pubblico, approfittando di sfortunate scelte operate dai competitor. Il 2016 si prefigura quindi come una grossa opportunità di riscatto da questo punto di vista, con una serie di importanti titoli in grado di rimpolpare le fila delle esclusive Playstation 4.

Vediamo quindi in dettaglio che novità possiamo aspettarci per questo 2016.

In realtà ci sono ben poche certezze, almeno per ora, riguardo le uscite di titoli first-party nel 2016 e benché per quanto riguarda alcuni giochi molti indizi costituiscano una prova, nella maggior parte dei casi la quantità di informazioni a disposizione si rivela essere piuttosto risicata.

Tra i giochi che sicuramente potremo testare con mano il prossimo anno troviamo già a febbraio tre perle come Gravity Rush: Remastered, Firewatch e l’attesissimo Street Fighter V.

Seppure il primo si tratti solamente di una versione rivista del capitolo originale uscito per Playstation Vita, resta comunque un ottimo gioco che merita molta più attenzione di quanta ne abbia ricevuta fino ad ora.

Per quanto riguarda invece Street Fighter V non c’è bisogno di presentazioni, il nuovo capitolo della fortunata serie curata da Yoshinori Ono approderà su Playstation 4 il 16 febbraio 2016 e presenterà un gameplay migliorato rispetto agli episodi precedenti. Se a ciò aggiungiamo anche titoli come Heavy Rain e Beyond: Two Souls Collection, Shadow of The Beast ed Alienation, tutti e tre in uscita a marzo, allora ecco che si delineano dei primi tre mesi molto corposi, ma non eccezionali.

Questo perchè almeno fino al 27 aprile, data di uscita di Uncharted 4, ultima fatica dei ragazzi di Naughty Dog, mancherà un vero e proprio system seller, quel titolo capace di vendere almeno 6-8 milioni di copie.

Certo, il 12 aprile arriverà nei negozi un certo Ratchet and Clank, ma è difficile pensare che il titolo di Insomniac Games riesca ad attrarre un così vasto numero di giocatori. Più probabile che esso invece venda molte copie nei mesi successivi alla data di rilascio, quando la concentrazione di giochi in uscita risulti meno affollata.

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Uncharted 4 ha sicuramente questo obiettivo, e mai come ora gli sviluppatori diretti da due delle menti più creative di tutto il panorama videoludico, Neil Druckmann e Bruce Straley, si trovano a dover fronteggiare un livello di pressione e di aspettative così grande. L’eredità dei precedenti capitoli e del più recente The Last of Us  rendono tutt’altro che facile il compito dei Naughty Dog, che fin dall’inizio si sono dovuti preoccupare di rassicurare i videogiocatori sulla direzione presa durante lo sviluppo di Uncharted 4.

L’ultimo capitolo con protagonista l’avventuroso Nathan Drake sarà un vero e proprio Uncharted, scanzonato ed irriverente come i precedenti episodi, hanno ripetuto più volte gli sviluppatori, tuttavia i frammenti visti fino ad ora non sollevano completamente i dubbi relativi all’atmosfera del gioco. A partire dalle scelte multiple e dagli argomenti stessi del primo dialogo, passando per l’ultimo teaser proiettato negli Stati Uniti prima di Star Wars, l’atmosfera del gioco sembra tingersi di tonalità più scure rispetto ai precedenti episodi, focalizzandosi sul contrasto tra la passione di Nathan Drake per l’avventura, il senso del pericolo e l’importanza che per lui ricoprono i rapporti e la sicurezza delle persone cui tiene maggiormente nella vita.

Il tutto sembrerebbe comunque seguire sempre i canoni delineati in oltre otto anni dai predecessori con l’aggiunta di una maggiore attenzione nelle relazioni tra i personaggi e nella loro caratterizzazione. Nonostante i problemi che sembrano essere spuntati durante lo sviluppo del gioco, rimandato ormai per ben due volte, la qualità a cui Naughty Dog ha da sempre abituato i videogiocatori lascia sicuramente ben sperare.

A giugno Sony si gioca poi un’altra scommessa che risponde al nome di No Man’s Sky, sviluppata dai ragazzi di Hello Games ed inizialmente partita come un progetto indie a budget ristretto salvo poi essere presa sotto l’ala protettiva di SCE, che sembra puntare molto su questa nuova IP. Non si è ancora completamente diradata la nebbia che circonda il titolo di Sean Murray, così diverso dal solito ed originale che difficilmente si può prevedere se ciò verrà percepito dai consumatori come un pregio oppure come un elemento destabilizzante.

La speranza è ovviamente quella che No Man’s Sky riesca a portare una forte ventata di aria fresca nel panorama videoludico, riuscendo a proporre un concept nuovo ma nondimeno valido, basato su gameplay solido e vario. Manca tuttavia ancora una data precisa che ci faccia già sapere quando potremo mettere le nostre mani sul titolo, ma sicuramente nei prossimi mesi, o al più tardi in concomitanza con la GDC di San Francisco se ne saprà di più.

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Le certezze di cui disponiamo fino ad ora finiscono però qui, lasciando clamorosamente scoperta una seconda parte dell’anno che al contrario necessiterebbe di un parco titoli capace di spronare le vendite nel periodo natalizio. Si apre quindi il toto-giochi, cercando di prevedere cosa possiamo aspettarci di vedere entro l’anno e cosa invece dobbiamo prepararci ad aspettare ancora per un bel po’ di tempo.

Per prima cosa bisogna considerare l’enorme numero di giochi sviluppati in Giappone su cui Sony sta puntando molto anche al di fuori del Sol Levante. Se per alcuni vi sono evidenti problemi legati alla localizzazione (come siamo da tempo abituati da SEGA), per altri, come Gravity Rush 2 e Nier: Automata la situazione appare molto più rosea.

Purtroppo come avvenuto recentemente, la serie Yakuza sembra di non godere di particolare considerazione da parte di SEGA per quanto riguarda il mercato occidentale, nonostante vendite più che soddisfacenti. Molto probabile che bisognerà aspettare del tempo non solo per le localizzazioni di Yakuza: Kiwami, in uscita in Giappone il 21 gennaio, e Yakuza 6 ma anche per il tardo arrivo di Yakuza Zero.

Fortunatamente strategie simili non vengono seguite da SCE Japan Studio da cui è lecito aspettarsi il rilascio di Gravity Rush 2 entro il 2016. Il breve lasso di tempo intercorso tra l’annuncio di Gravity Rush Remastered e la sua distribuzione, lascia immaginare che Sony abbia in mente piani molto chiari per il franchise, molto probabilmente andando a cercare di non far passare troppi mesi tra i due capitoli in modo da tenere vivo l’interesse.

Decisamente più esigue le possibilità di vedere entro l’anno Nier: Automata e Ni-Oh, rispettivamente di Platinum Games e Team Ninja. Più probabilmente entrambi i titoli scivoleranno fino ai primi mesi del 2017 per quanto riguarda Nier:Automata e primavera/estate per Ni-Oh, di cui sicuramente si è visto del gameplay, ma ad uno stadio ancora troppo poco avanzato per sperare in una veloce release.

Il discorso diventa più complicato se si inizia a parlare degli ultimi importantissimi titoli nipponici da attendere su Playstation 4: ossia Final Fantasy VII, Persona 5, Star Ocean 5: Integrity & Faithlessness e The Last Guardian.

Final Fantasy VII, remake dell’originale uscito nel 1997 su Playstation 1, è stato ultimamente al centro di numerosi rumor dovuti alle dichiarazioni degli sviluppatori sulla struttura del gioco. Quello di cui fino ad ora si può essere sicuri è che il gioco sarà un vero e proprio remake che andrà a ripensare pesantemente numerosi aspetti del gioco originale e che sarà diviso in episodi.

Yoshinori Kitase, già a capo di numerosi capitoli del franchise ha ribadito che la decisione è stata presa in modo da poter presentare un gioco ancora più vasto del suo progenitore senza sacrificare nulla o scendere a compromessi. Nonostante la natura episodica risulta comunque improbabile che il primo episodio arrivi sul mercato prima di inizio 2017, con le parti seguenti pubblicate a distanza di mesi.

Ovviamente la natura ambiziosa del progetto e la sua difficoltà lasciano molte perplessità nella mente dei fan, soprattutto alla luce di una struttura che se gestita male rischia di far trascorrere anni tra la pubblicazione del primo episodio e la conclusione del progetto.

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Molto minori dovrebbero essere i tempi di attesa per Persona 5, ultimo capitolo del franchise curato da ATLUS e destinato ad affacciarsi sul mercato in un ancora non precisato giorno della prossima estate. A distanza di otto anni dal quarto capitolo della serie, i fan potranno gustarsi nuove avventure e nuovi personaggi di un gioco, che, per quanto mostrato fino ad ora sembra migliorare e perfezionare i punti deboli del precedente capitolo.

D’altronde oramai Persona 5 si trova al suo quinto anno di sviluppo, certamente non un lasso di tempo breve anche per un titolo importante come questo. Se per Star Ocean 5: Integrity & Faithlessness è presente almeno una data di uscita giapponese (31 marzo 2016) e quindi è sicuro il suo arrivo entro l’anno anche in Occidente, discorso differente va fatto per The Last Guardian, titolo avvolto dal mistero fin dal suo annuncio.

Il gioco è stato presentato allo scorso E3 e da allora sono mancate informazioni ufficiali, facendo ritornare i fan in quel vortice di ansia e preoccupazione che erano così felici di aver abbandonato. Con così poche notizie si possono fare solamente mere speculazioni riguardo la sua data di uscita, che comunque potrebbe essere più vicina di quanto non si pensi. Sony infatti, necessitando di titoli importanti in uscita a fine anno, potrebbe decidere, o forse lo ha già fatto, di posizionare l’uscita del gioco a ridosso degli ultimi mesi dell’anno, annunciando il tutto al prossimo E3 con tanto di nuovo video gameplay.

Sono poi da considerare le esclusive provenienti dagli studi occidentali affiliati o controllati da Sony stessa, come Detroit: Become Human, Hellblade, Horizon: Zero Dawn e What Remains of Edith Finch. Detroit: Become Human è stato presentato per la prima volta alla Paris Games Week e da allora sono completamente mancate nuove informazioni riguardo il gioco, che comunque dovrebbe essere in sviluppo già da qualche tempo.

Il nuovo titolo di David Cage, ambientato in un futuro distopico in cui la società fa ampio uso (ed abuso) di androidi potrebbe nondimeno uscire entro l’anno, nonostante non sia ancora stato annunciato nemmeno un generale periodo di uscita.

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Uno dei giochi più affascinanti dello scorso E3, Horizon: Zero Dawn, potrebbe invece al contrario slittare fino al 2017. Per quanto nel trailer di annuncio fosse presente un generico 2016, il progetto sembra essere veramente troppo ambizioso per una data di uscita così ravvicinata.

I Guerrilla d’altro canto sono stati occupati fino a novembre 2013 con lo sviluppo di Killzone: Shadow Fall, e anche se già prima della sua data di uscita possa essere stato formato un team dedicato allo sviluppo del titolo successivo, la realizzazione di una nuova IP è un progetto troppo complicato per essere terminato in soli 3 anni.

Basti pensare che a Naughty Dog ne sono serviti 4 per realizzare The Last of Us. La nuova proprietà intellettuale di Guerrilla Games è infatti un gioco open-world fortemente incentrato sull’esplorazione e sui combattimenti.

Ambientato in un futuro in cui la civiltà ha dovuto per misteriosi motivi abbandonare le città e ritornare a vivere in villaggi, circondata dalla natura ed organizzata in tribù, il titolo seguirà le vicende di Aloy, una ragazza parte di una delle più antiche tribù presenti nel gioco e cacciatrice di quelli che sembrano essere dinosauri meccanici, che i ragazzi di Guerrilla affermano essere dei guardiani (di cosa ancora non ci è dato sapere) inseriti per un motivo ben preciso.

Per quello che si è visto fino ad ora, tra E3, Tokyo Game Show e Paris Games Week gli sviluppatori sembra essersi impegnati molto nella realizzazione degli scontri con le macchine e nelle meccaniche del combattimento, con un forte focus anche sul looting e sul crafting, aggiungendo quindi anche elementi da gioco di ruolo al loro action/adventure.

A pesare sulla data di uscita è invece il lato tecnico, a dir poco stupefacente e veramente troppo impegnativo e bisognoso di una eccellente ottimizzazione per poter permettere al team olandese di rispettare i piani di sviluppo.

Ovviamente tra tutte queste congetture resta solamente una gran voglia di quasi tutti i giocatori Playstation 4 di potersi cimentare con Horizon: Zero Dawn il più presto possibile, magari anche già alla fine di quest’anno. Certo, sarebbe sorprendente, ma difficilmente qualcuno se ne potrebbe lamentare.

Di Hellblade e What Remains of Edith Finch se ne saprà di più nei prossimi mesi, con il rilascio di nuove informazioni e date di uscita precise.

I Ninja Theory hanno periodicamente aggiornato il pubblico sullo sviluppo di Hellblade con dei videodiari mentre Giant Sparrow era presente alla Playstation Experience con una versione giocabile di What Remains of Edith Finch e per questo motivo si può stare più che tranquilli sull’avanzare dello sviluppo dei due titoli, destinati entrambi ad arrivare nei negozi entro l’anno.

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Iniziano ora pure ipotesi su varie software house fino ad ora rimaste in sordina ma da cui ci si aspettano novità nel breve periodo, o al massimo entro l’E3 2016. Tra i First Party Studio Partners troviamo Polyphony Digital impegnata su GT Sport, SCE Japan Studio impegnata su Deep Down ed il Team Ico che come già detto è al lavoro su The Last Guardian.

Di Gran Turismo Sport si sa tuttavia ben poco, quello che è certo è che non si tratta di Gran Turismo 7, che sarà compatibile con il Playstation VR e che sarà un’esperienza focalizzata anche verso l’online. I tempi di annuncio e la natura del gioco fanno comunque pensare che il team di Kazunori Yamauchi riesca a rispettare il periodo di uscita promesso riuscendo a pubblicarlo entro l’anno.

Notizie non confortanti circondano invece Deep Down, prodotto da SCE Japan Studios in collaborazione con Capcom. Il fatto che il team sia impegnato in numerosi progetti allo stesso tempo (basti pensare che hanno collaborato con From Software su Bloodborne e stanno sviluppando anche Gravity Rush 2) e che la stessa Capcom abbia ammesso di aver incontrato notevoli problemi nello sviluppo del gioco non lasciano sicuramente ben sperare a chi, al suo annuncio, era rimasto colpito dal titolo.

Molto probabilmente il progetto non è stato cancellato, visto anche che lo scorso agosto Capcom ha rinnovato i diritti legati al titolo, ma è invece lecito aspettarsi che questo sia stato ripensato pesantemente e venga ripresentato nel corso dell’anno con un target di uscita indirizzato verso il 2017.

Seguono poi filiali di Sony Computer Entertaiment Inc come Sony Bend, Sony Santa Monica e Sucker Punch Productions.

Sony Bend al momento è impegnata su una nuova proprietà intellettuale molto importante, un horror open-world con rimandi a titoli come The Last of Us e basato sull’Unreal Engine 4. In realtà ci si aspettava un reveal del titolo alla Playstation Experience visto che il team è al lavoro sul gioco da almeno 3 anni, in seguito alla pubblicazione di Uncharted: Golden Abyss.

Quello che è certo è che a detta degli sviluppatori e di Shuhei Yoshida, presidente SCE Worldwide Studios che ha avuto modo di provare il titolo, si tratta di un progetto incredibilmente ambizioso, un po’ come ciò su cui molti sperano sia al lavoro Sony Santa Monica.

Nonostante il finale di God Of War 3, appare molto difficile un abbandono da parte dello studio di un franchise così amato dai fan. Più probabile quindi che sia in sviluppo God of War 4, di cui però, così come vale per Sony Bend, non è ancora stato nè annunciato nè leakato ancora nulla.

Un periodo di uscita è quindi impossibile da definire per entrambi i titoli, e nonostante si possa essere sicuri di una loro presenza al prossimo E3, visto il loro valore e importanza si può escludere una loro uscita a pochi mesi di distanza dall’annuncio. Sono maturi i tempi anche per un annuncio da parte di Sucker Punch, gli sviluppatori di Infamous: Second Son.

Attorno al loro lavoro si aggirano numerosi rumor, la maggior parte dei quali li vuole impegnati su una nuova ip, abbandonando (almeno temporaneamente) il franchise Infamous.

Sono passati quasi due anni dall’uscita del loro ultimo videogioco e quindi anche la loro presenza alla conferenza Playstation di questo giugno appare fortemente inflazionata. Assolutamente impossibile aspettarsi però un rilascio prima del 2017.

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Chiudono il carrozzone una serie di Second Party Studios strettamente legati a Sony. Uno di questi è Level 5 che alla Playstation Experience ha annunciato Ni No Kuni II, seguito di uno dei JRPG più apprezzati mai usciti su Playstation 3.

Continua quindi la collaborazione di Level 5 con lo Studio Ghibli, autore dello stupendo trailer mostrato al pubblico a Dicembre, per quello che si preannuncia essere uno dei giochi più sorprendenti in uscita su Playstation 4. Tuttavia visto il ritardo nella localizzazione del gioco originale, arrivato sul mercato Occidentale due anni più tardi rispetto al Giappone e visto che fino ad ora è stato reso pubblico solamente un trailer è difficile aspettarsi una release prima del 2017.

In definitiva si può tranquillamente affermare che Sony disponga di un discreto numero di assi da potersi giocare, cosa che non può che fare felici i videogiocatori.

Sicuramente nei prossimi mesi verranno diffuse nuove informazioni su molti dei titoli presenti in questo articolo di approfondimento, nel mentre non ci resta che munirci di santini e rosari e sperare che i giochi che stiamo aspettando con la bava alla bocca non subiscano dei rinvii e che il loro sviluppo proceda liscio come l’olio.

D’altronde in un mercato videoludico come quello odierno ci si può aspettare di tutto, nel bene e nel male.

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