Lucifer n. 4 – RECENSIONE

Arrivano finalmente in Italia gli episodi mancanti di Lucifer, l’acclamata serie Vertigo di Mike Carey! Cosa è successo alla Stella del Mattino dopo la sua lotta contro i terribili Basanos? Scopritelo in questo volume targato Lion!

I fan dei fumetti americani spesso devono subire scelte editoriali discutibili. Molte serie iniziano magari a essere pubblicate in un albo spillato; poi vengono interrotte e in seguito riprese in altri mensili; oppure con edizioni in volume e così via. E’ una cosa che conosciamo tutti e non ha mai suscitato entusiasmo. Lucifer, una delle pietre miliari della Vertigo, rientra a pieno titolo nel discorso.

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Originariamente fu iniziata dalla Magic Press in un albo antologico per poi continuare in una serie di tp. Quando la casa editrice perse i diritti della Vertigo l’avvincente saga della Stella del Mattino naturalmente si interruppe. Planeta De Agostini la riprese, saltando però alcuni episodi cruciali, per ragioni incomprensibili. Successivamente furono ristampati pure i primi numeri del comic-book ma quelle storie continuavano a mancare.

E ora la Lion corre ai ripari traducendo il mitico, quarto volume di Lucifer che include i nn. 24-28 della testata originale e una breve storia tratta da House of Mystery Halloween Special n. 2, collegata in parte alla story-line principale. A dire il vero, il n. 28 era stato pubblicato dalla Magic, ma in ogni caso l’iniziativa della Lion è da accogliere con favore.

Lucifero esordì nel capolavoro Sandman di Neil Gaiman e sin dalla sua prima apparizione conquistò i lettori. Ambiguo, raffinato, colto, amorale e seducente, la Stella del Mattino non è un cattivo e non corrisponde alla rappresentazione cupa e terrificante di solito attribuita al diavolo. Lucifero è una figura byroniana, un ribelle che non intende accettare il volere di suo padre e preferisce essere l’artefice del proprio destino.

E’ per questo motivo che a un certo punto decise di abbandonare l’inferno in cui era stato relegato ma Gaiman, nel corso della saga di Morfeo, non diede più informazioni sul suo conto. Karen Berger, nel tentativo di sfruttare il successo di Sandman, varò un comic-book sul carismatico angelo caduto. Non fu Gaiman a occuparsene ma un altro autore britannico da lui proposto, Mike Carey, che si fece conoscere appunto con quest’opera, divenendo in breve tempo uno degli sceneggiatori più acclamati dai fan.

Nei primi episodi Carey cercò di seguire lo stile narrativo di Gaiman. Man mano che la storia procedeva, tuttavia, incominciò a delineare trame che si discostavano da quelle di Sandman, allo scopo di imprimere caratteristiche specifiche alla collana. Questo volume si colloca nel periodo in cui Lucifero ha creato un proprio universo, contrapposto a quello di Dio, e si è appena confrontato con le macchinazioni dei terribili Basanos, tarocchi viventi creati dall’angelo Meleos. Dopo un’aspra battaglia con tali creature, parrebbe morto; ma può un essere come lui morire realmente?

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L’incontro con la splendida Death in una dimensione alternativa sembra confermarlo ma le cose non sono ciò che sembrano. Carey delinea una storia fantasy dai toni lirici e suggestivi, giocando con gli straordinari character da lui immaginati: i Basanos, appunto; Jill Presto, una donna stuprata dai tarocchi che assumerà un ruolo cruciale; la piccola Elaine Belloc, figlia dell’Arcangelo Michele, e i pestiferi cherubini Gaudium e Spes. I testi sono ben curati e la trama è contrassegnata da un ottimo equilibrio di azione e introspezione.

Ai disegni si alternano Dean Ormston, Peter Gross e Ryan Kelly, nomi noti a tutti i fan di Lucifero. Il primo è più efficace con il suo segno aggressivo e contorto, molto personale e adatto alla raffigurazione dei mondi visionari descritti da Carey. Peter Gross e Ryan Kelly si dimostrano efficaci, sebbene a volte le figure umane siano poco rifinite. Il risultato complessivo è accettabile, grazie all’inventiva del lay-out. Insomma, dopo anni di attesa, è possibile completare la collezione di Lucifer, una delle opere di riferimento del catalogo Vertigo.