Alix vol. 12 – Roma Roma – Recensione
Pubblicato il 3 Gennaio 2016 alle 11:15
Alix si è reso colpevole di un delitto efferato e la giustizia di Cesare non mancherà di colpirlo! Ma può l’eroe creato da Jacques Martin essere davvero un assassino o è vittima di un terribile complotto? Scopritelo in questo volume!
Come ho scritto in varie occasioni, la saga di Alix è caratterizzata dalla mutevolezza delle ambientazioni. Il giovane gallo adottato da un patrizio romano creato da Jacques Martin, infatti, vive avventure in diverse regioni dell’Impero Romano e le vicende non sono esclusivamente legate al contesto dell’antica Roma. In questo undicesimo volume della serie pubblicata da Mondadori Comics, tuttavia, una parte preponderante della story-line si svolge proprio nella capitale e nelle zone limitrofe.
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Tutto inizia a Ostia. Qui un ricco patrizio, Gaio Quinto Arena, ha organizzato nella sua dimora una festa sontuosa, invitando le personalità più in vista dell’Impero. All’improvviso, però, fa la sua apparizione Alix, accompagnato da un gruppo di uomini armati. Il suo atteggiamento è bellicoso e provocatorio e suscita lo stupore di Gaio. Nel corso di una conversazione piuttosto accesa, le cose degenerano e Alix e i suoi uomini uccidono in maniera spietata tutti i presenti, risparmiando solo Giulia, la consorte del nobile Areno.
Ma Alix non è un assassino, come sanno i lettori che leggono le sue avventure. Per quale ragione, dunque, il giovane si è reso colpevole di un crimine orribile? Ed è stato veramente lui a compiere il gesto? La legge di Cesare è comunque chiara e Alix viene arrestato. In realtà, questo è solo il preludio a un vasto complotto ai danni di Cesare e anche stavolta la mente è il perfido Pompeo, uno dei cattivi ricorrenti della saga di Alix.
Jacques Martin, coadiuvato ai testi da Rafael Moralés, narra una storia avvincente, valorizzata da un ritmo meno lento e macchinoso di quello degli episodi precedenti. Come al solito, non mancano colpi di scena, battaglie, inseguimenti e in generale tutti gli elementi che rendono Alix un fumetto coinvolgente. Testi e dialoghi sono meno verbosi del consueto e la trama è scorrevole.
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I disegni sono però meno accurati. Gli sfondi vengono realizzati da Rafael Moralés e i personaggi, illustrati da Martin, sono poi rifiniti da Marc Henniquiau. Il risultato è un curioso mix degli stili dei tre cartoonist. Nel complesso, l’effetto è di buon livello ma le figure umane non hanno grande efficacia visiva mentre la meticolosità di Moralés nel raffigurare i palazzi, gli arredi, i paesaggi, le divise dei centurioni, gli affreschi e così via ha del prodigioso.