Kolisch vol. 1-2 – Yuki Kobayashi – recensione
Pubblicato il 16 Marzo 2011 alle 15:51
Kolisch 1 e 2
Autore: Yuki Kobayashi
Editore: GP Publishing
Provenienza: Giappone
Prezzo: € 3,90
Recensione
Si dice che nei meandri della città di Tokyo viva un misterioso scienziato dal camice nero, che porta avanti nell’oscurità i suoi straordinari esperimenti. Il giovane Kolisch è infatti perennemente al lavoro nel suo laboratorio. Accanto a lui l’imbranata Madoka e il fido Lee, titolare dell’emporio presso il quale il ragazzo lavora alle sue invenzioni.
Convinto del fatto che una scienza che non sa divertirsi non possa essere definita tale, Kolisch si fa portavoce della Scienza Assoluta, sfruttando ogni occasione per mettere alla prova le sue teorie. Ma non tutti condividono questa convinzione. Inizia così la sfida con Almighty, l’organizzazione devota alla Scienza Onnipotente, la quale ritiene che la scienza possa tutto al pari di Dio, ed è pertanto pronta ad eliminare il geniale Kolisch.
GP Publishing arricchisce il suo parco titoli con “Kolisch”, uno shonen manga targato Kodansha e firmato da Yuki Kobayashi, già assistente di Mizuki “100% Fragola” Kawashita.
Il tratto dell’autrice è piuttosto sottile e pulito. Tuttavia, con un segno visibilmente acerbo e ancora in via di definizione, i disegni della Kobayashi si presentano spesso imprecisi e asimmetrici, con uno stile incerto che non riesce a gestire sempre al meglio il turn-around, soprattutto con riferimento ai volti. Grande cura invece nella realizzazione delle scenografie, che danno vita ad ambientazioni complete e ricche di particolari, senza lasciare che l’azione si svolga nel vuoto.
L’uso dei retini è consistente, ma nel complesso ben dosato, permettendo alle figure di risaltare in modo chiaro anche nelle sequenze più movimentate, dove oltre al frenetico movimento dei personaggi vengono aggiunti i necessari effetti per descrivere in modo compiuto la scena.
Le tavole risultano quindi molto dinamiche, assecondando alla perfezione i cambi di ritmo delle vicende, e mantenendo inalterata la leggibilità delle pagine che scorrono senza fatica.
Per quanto attiene alla caratterizzazione dei personaggi, Kolisch è senz’altro la personalità predominante, anche piuttosto originale nelle sue sfaccettature che gli permettono di non scadere nel buonismo di molti protagonisti degli shonen manga. Ecco quindi la sua cronica indifferenza nei confronti di tutto e di tutti, ad eccezione dei suoi esperimenti e della serie tv “Cat Leaguer”.
Ad enfatizzare il peso del protagonista intervengono dei comprimari poco presenti e stereotipati, che tuttavia ben si inseriscono nell’economia della narrazione, concedendo a Kolisch e ai suoi brillanti ragionamenti di trovare il giusto spazio. In questo modo al lettore è permesso di seguire facilmente lo sviluppo della storia, senza perdersi nelle sequenze d’azione e mantenendo viva l’attenzione e la curiosità sui misteri che lo scienziato oscuro è chiamato a risolvere.
Nel secondo volume, inoltre, l’entrata in scena di Almighty e l’emergere dei dettagli sul passato di Kolisch fanno fare alla storia il salto di qualità. Innanzitutto con l’abbandono della struttura episodica che caratterizza il primo numero. In secondo luogo con l’approfondimento del carattere di Kolisch e l’apparizione di una serie di personaggi vari e dal design accattivante.
L’edizione italiana è quella standard da edicola, per albi di circa 208 pagine, senza sovraccoperta e di piccolo formato (11,5×17,5). Resistenti le rilegature, con carta bianca che tiene bene i neri nonostante non sia particolarmente consistente. Il rapporto qualità-prezzo è pertanto nella media.
Concludendo, “Kolisch” è una lettura piacevole, divertente nel suo guardare al nonsense, e che pur essendo ricca di azione e riesce a fare propri alcuni elementi del mistery, catturando l’attenzione del lettore.
VOTO: 6,5