Superfumetti n. 11 – Nick Carter volume 2 – RECENSIONE
Pubblicato il 14 Dicembre 2015 alle 11:15
Arriva un nuovo numero della collana Superfumetti dedicato a Nick Carter, il più grande e divertente detective dei fumetti! Un albo imperdibile per gli estimatori dell’arte del compianto, geniale e irriverente Bonvi!
I fan dell’indimenticato Bonvi hanno molti motivi di soddisfazione, dal momento che Mondadori Comics ha deciso di riproporne le opere in varie forme editoriali. Sta pubblicando tutte le strisce di Sturmtruppen e diverse storie di Nick Carter sono apparse nella collana Superfumetti. Questo undicesimo numero è appunto dedicato al divertente detective creato da Bonvi e da Guido De Maria.
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Le avventure sono naturalmente umoristiche e da un certo punto di vista potrebbero essere considerate una parodia delle vicende pulp incentrate su investigatori abili e coraggiosi. Nick Carter, coadiuvato dai fidi Patsy e Ten, è sempre coinvolto in indagini complicate che riesce a risolvere con acume e ingegno. Ma non c’è ovviamente solo l’elemento comico.
Bonvi e De Maria, infatti, crearono intrecci articolati, caratterizzati da un ritmo sincopato, incredibili colpi di scena e invenzioni assurde e paradossali mutuate dalla grande tradizione delle comiche ‘slapstick’. E non manca un piacevole citazionismo. Gli autori si ispiravano a romanzi, altri fumetti, film e in generale all’immaginario pop, con risultati apprezzabili.
Negli episodi inclusi in questo albo, per esempio, ci sono riferimenti a uno dei più famosi racconti di Sherlock Holmes, Il Mastino dei Baskerville; un pilota tedesco che si richiama palesemente al celeberrimo Barone Rosso; un mostro marino che è la versione comica di quello di Loch Ness; e addirittura il romanziere Jack London e il pittore George Grosz. Gli obiettivi sono sempre satirici ma si colgono pure intenti di denuncia.
Appaiono spesso uomini d’affari senza scrupoli, stimolati dall’ansia del guadagno e della speculazione e poco interessati al benessere collettivo, e sono loro che sovente provocano l’intervento di Nick Carter e soci. Con un simile escamotage Bonvi e De Maria criticavano la mancanza di scrupoli dei fautori del capitalismo. Le story-line, inoltre, non sono sempre ambientate a New York ma si svolgono in Germania (e qui si colgono anticipazioni di Sturmtruppen con i soldati che si esprimono in ‘tedeschese’), in Africa e in altre zone del mondo e i contesti narrativi sono tipici del western, della war story o della fantascienza.
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Anche stavolta il colpevole di molti crimini è il famigerato Stanislao Moulinsky, classica nemesi di Carter e in un certo qual modo co-protagonista della serie, al pari di Patsy e Ten. I disegni di Bonvi sono tuttora incredibilmente attuali, dotati di un dinamismo sbalorditivo e le tavole, contrassegnate da vignette dettagliatissime, hanno una costruzione inventiva. Questo numero di Superfumetti è perciò imperdibile per gli estimatori di quell’autentico mostro sacro dei comics chiamato Bonvi.