Lanterna Verde / Freccia Verde – Dennis O’ Neill, Neal Adams recensione
Pubblicato il 10 Marzo 2011 alle 10:18
Lanterna Verde / Freccia Verde – Edizione Assoluta
Autori: Dennis O’ Neill (testi), Neal Adams (disegni)
Casa editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 30,00, 21,2 x 32, pp. 384, col.
Recensione
Negli anni sessanta i fumetti americani, spesso caratterizzati da notevole qualità, sono stati, pur a volte affrontando tematiche importanti, soggetti a forti limitazioni espressive. E quei cartoonist che decidevano di toccare argomenti controversi incontravano parecchie difficoltà. Se vogliamo essere precisi, tale situazione è proseguita fino agli anni ottanta e oltre, per colpa del Comics Code Authorithy, il codice censorio ai quali i comic-book sottostavano.
È pur vero che, dagli eighties in poi, i limiti si allentarono e oggi Marvel e DC li hanno superati. Ma bisogna pensare alla situazione realmente ardua dei sixties. Comunque, gli esperti e gli storici dei comics USA considerano i cosiddetti ‘drug issues’ della serie Amazing Spider-Man, pubblicati nei primi anni settanta, la prima, vera trasgressione al Comics Code.
Fu, infatti, in quei numeri leggendari che Stan Lee e Gil Kane affrontarono un tema tabù come quello della droga. Convinto che il fumetto fosse un ottimo mezzo per veicolare determinati messaggi, il sorridente Stan scrisse una serie di episodi memorabili, condannando esplicitamente l’uso delle sostanze psicotrope, su richiesta di un’associazione anti-droga, e quei numeri, peraltro, uscirono senza il marchio del Comics Code.
Ma c’è anche un’altra opera, che di poco precede le storie dell’Uomo Ragno da me citate, pubblicata dalla DC e che vide protagonisti due dei principali eroi dell’etichetta statunitense: Lanterna Verde e Freccia Verde, e questi episodi sono riuniti nell’edizione assoluta del volume Lanterna Verde/Freccia Verde, appunto.
Scritti da Dennis O’Neill, celebre sceneggiatore ed editor, e illustrati da Neal Adams, nome storico del comicdom, furono proposti in pieno clima sessantottino e i temi trattati erano indubbiamente inusuali per i fumetti del periodo. Coloro che oggi si appassionano al serial Green Lantern di Geoff Johns, rimarranno stupiti vedendo Hal Jordan inserito in contesti che sono tutto tranne che cosmici e fantascientifici.
Per una serie di circostanze, Lanterna Verde deve collaborare con Oliver Queen, l’arciere di smeraldo conosciuto come Freccia Verde, e i due si confronteranno con le brutture della società americana dell’epoca, in un forte clima di tensione socio-politica: la guerra, la lotta di classe, le contestazioni studentesche, il crimine delle bande giovanili, i culti e le sette nate dalle correnti alternative e psichedeliche dilaganti.
E, last but not least, la droga. Freccia Verde, sconvolto, scoprirà, infatti, che Speedy, suo partner nella lotta contro il crimine e membro dei Teen Titans, è diventato tossicomane, in una sequenza che sconvolse i lettori, indubbiamente esplicita, almeno se consideriamo le convenzioni narrative allora imperanti nelle case editrici.
O’ Neill realizzò ottime trame, cupe, pessimiste, malinconiche e, a modo suo, anticipò, perlomeno per ciò che concerne Freccia Verde, le atmosfere crude della serie anni ottanta di Mike Grell dedicata al personaggio (e mi auguro che Planeta prima o poi la riproponga), introducendo un character fondamentale come Black Canary.
I disegni di Neal Adams sono splendidi e si può affermare che la sua run, al pari di quelle di Batman e Deadman, costituisce uno dei suoi migliori esiti creativi. Analogamente al Silver Surfer di Lee e Buscema, comunque, il serial dei due eroi non ebbe il successo sperato, essendo troppo avanti per il gusto del periodo. Ma in seguito è stato rivalutato ed ha assunto la valenza di un classico. Sarebbe bene quindi non farsi sfuggire uno dei primi esempi di comics ‘adulti’ mai realizzati negli USA.
Voto: 7 ½