Ghosting – Fred Van Lente, Charles Carvalho – recensione

Pubblicato il 8 Marzo 2011 alle 11:46

Ghosting

Autori: Fred Van Lente (testi), Charles Carvalho (disegni)
Casa Editrice: Free Books
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,90, 17 x 26, pp. 112, col.
Recensione


L’horror continua ad essere un genere narrativo estremamente popolare, specie tra il pubblico giovanile, e si può affermare, con un certo margine di sicurezza, che gli esempi migliori di tale tipo di fiction si sono dimostrati un valido mezzo per commentare e analizzare le contraddizioni e le devianze della società contemporanea. Concentrandoci, inoltre, sul mondo dei giovani, si possono senza dubbio considerare le suggestioni horror come una parte rilevante della sensibilità ‘youngster’.

Di ciò se ne sono accorti numerosi romanzieri e registi (basti pensare al Wes Craven di Scream) che, in ambientazioni da college, hanno inserito elementi horror, appunto, in quanto metafore dei comportamenti sessuali ed esistenziali di adolescenti e post-adolescenti. Da qui è nato il fenomeno dei ‘teen-horror’, un mix di stilemi alla Bervely Hills 90210 e alla Nightmare.

Che il trend dilagasse anche nei comics era prevedibile e Ghosting, miniserie proposta in America dalla etichetta indie Platinum Studios e tradotta in Italia da Free Books, ne è la dimostrazione. Scritta da Fred Van Lente e disegnata da Charles Carvalho, è ambientata in una università prestigiosa che sembra uscita dalle pagine di un romanzo di Bret Easton Ellis, forse uno dei modelli di riferimento del comic-book in questione.

Gli studenti sono tutti ricchi figli di papà, viziati e arroganti; vanno alle feste, bevono, si sballano e fanno sesso. Ma i party organizzati dalle confraternite sono i più particolari e trasgressivi e, ovviamente, tanti studenti sono pronti a tutto pur di entrare in quei circoli. E la confraternita Omega, in particolare, sta per aprire la cosiddetta Hell Week, la settimana infernale.

In questa settimana, tutti coloro che aspirano a entrare nel gruppo devono affrontare una serie di prove di iniziazione spaventose. Chi dimostrerà di non avere coraggio non sarà, naturalmente, ammesso nell’elitaria cerchia. Però quello che, almeno all’inizio, sembrava essere un gioco goliardico si fa via via più preoccupante. Forse i membri del gruppo sono satanisti? E che ruolo gioca un terribile fatto di sangue avvenuto in passato proprio nell’ateneo? E le stranezze che incominciano a verificarsi sono solo macabri scherzi oppure c’è lo zampino di qualche spettro bramoso di vendetta?

Con vaghi accenni alle discriminazioni sociali ed economiche, citazioni dei culti arcaici studiati da Campbell, riferimenti a Jung ed omaggi a Conan Doyle, Van Lente delinea una trama fondamentalmente piena di cliché e di luoghi comuni su studenti arrapati e studentesse facili, di influssi delle ghost stories tradizionali e di dialoghi da telefilm. Tuttavia, malgrado queste pecche, i testi sono efficaci e, nel complesso, la storia regge e può costituire un valido intrattenimento se in un fumetto si cerca solo distrazione.

La parte grafica è appannaggio di Charles Carvalho che si dimostra, malgrado qualche incertezza nel tratto, appropriato per questo tipo di storia. Risulta abile in particolare nei primi piani e comunque il penciler sa raffigurare le emozioni dei personaggi e le mostruosità e gli orrori immaginati dallo sceneggiatore. Da segnalare anche gli ottimi colori di Tom Smith, a volte vivaci e intensi, a volte oscuri. Se vi piacciono le atmosfere in stile Animal House filtrate da Venerdì 13, quindi, Ghosting può valere un tentativo.


Voto: 7

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