All Star Western n. 9 – Recensione
Pubblicato il 29 Novembre 2015 alle 11:15
Si conclude la serie New52 di Jonah Hex! Lo spietato cacciatore di taglie torna nel suo tempo dopo lo sconvolgente viaggio nel futuro e vive la sua ultima grande avventura narrata da Jimmy Palmiotti e Justin Grey e disegnata da Staz Johnson e Darwyn Cooke!
Jonah Hex è forse il più importante personaggio western della DC e la sua popolarità è provata dal fatto che nel corso del tempo è stato protagonista di numerose serie e miniserie e le sue apparizioni negli albi supereroici della casa editrice sono ricorrenti. Gli autori che ne hanno raccontato le gesta l’hanno inserito in classici contesti western ma non sono mancate avventure collocate in ambientazioni futuribili. Jonah Hex quindi può essere utilizzato per storie di diverso genere e la più recente testata incentrata su di lui, All Star Western, lo dimostra.
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Quando la DC varò l’operazione New52, infatti, decise di occuparsi anche di lui. In precedenza, Jimmy Palmiotti e Justin Grey avevano scritto un mensile di buon successo caratterizzato dalle tipiche atmosfere western. Con l’attuale comic-book, invece, gli stessi autori scelsero un approccio differente. Le story-line da loro delineate, infatti, almeno in principio erano contrassegnate da toni horror e weird. Le vicende si svolgevano nella Gotham City della fine dell’ottocento e un importante co-protagonista dell’albo era il dottor Amadeus Arkham, colui che in seguito avrebbe fondato il celebre manicomio noto a tutti i bat-fan.
E i collegamenti, benché indiretti, con le vicende del Cavaliere Oscuro erano evidenti. Nel complesso, All Star Western si discostava dalle vecchie serie dello sfregiato cacciatore di taglie e un ulteriore mutamento si ebbe quando questi incontrò il viaggiatore temporale Booster Gold. Ciò diede vita ad alcune sequenze situate nel presente del DCU. Jonah, ormai lontano dalla sua epoca, si è perciò confrontato con Batman e Superman e ha appreso inquietanti informazioni sul suo decesso.
In questo tp però ritornano le situazioni western che gli estimatori di Jonah Hex apprezzano. Ed è significativo che avvenga in quella che è di fatto la conclusione di All Star Western. In questo volume che include i nn. 30-34 del comic-book originale, il pistolero è di nuovo nella sua epoca. Qualcosa tuttavia è cambiato. Per esempio, non ha più il viso sfigurato, dal momento che è stato curato da un chirurgo. Inoltre, scopre che durante la sua assenza qualcuno si è spacciato per lui e ha usato il suo nome. In compagnia della spietata Tallulah Black, sua alleata e occasionale amante, si mette quindi sulle tracce di questo misterioso individuo.
Palmiotti e Grey conoscono il mestiere e scrivono una storia veloce, divertente e scorrevole che piacerà agli amanti dei fumetti western. Abbondano inseguimenti, scazzottate, sparatorie e tutto ciò che è lecito aspettarsi da questo tipo di avventure. Testi e dialoghi sono ben curati e gli autori non mancano nemmeno di ricollegarsi agli accenni fatti sulla morte di Jonah, dando una spiegazione più che convincente.
I disegni sono del bravo Staz Johnson che con il suo stile oscuro e ruvido è perfetto per la rappresentazione degli ambienti del selvaggio West. Ma va segnalato l’ultimissimo episodio illustrato da un artista che a prima vista non sembrerebbe adatto a un western e cioè l’ottimo Darwyn Cooke. Il suo tratto solare e in parte cartoonesco però non stona e il penciler rende giustizia alla sceneggiatura, realizzando tavole deliziose impreziosite da innegabile dinamismo. La sua versione di Tellulah Black, in particolare, è splendida e Cooke ce la presenta da una prospettiva inedita che contribuisce a renderla più sfaccettata del consueto.
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In definitiva, All Star Western è stato un prodotto interessante che forse ha risentito di un eccesso di sperimentazione. Se magari si fosse evitato di insistere troppo sugli ambiti supereroici la chiusura della testata sarebbe stata scongiurata. Nel complesso, però, rimane una lettura valida e questo capitolo finale va tenuto d’occhio.