Astro City n. 11 nuova serie n. 3 – RECENSIONE
Pubblicato il 20 Novembre 2015 alle 11:15
Torna una delle serie più intriganti concepite da Kurt Busiek: Astro City! Fate una capatina nella città più strana d’America! Una città in cui i supereroi sono la norma, come scoprirete in questo volume illustrato da Brent Anderson e Graham Nolan!
Kurt Busiek è uno degli sceneggiatori più abili e personali del comicdom americano. Si è spesso occupato di supereroi ma la sua visione è peculiare. Di solito nei comic-book Marvel e DC le vicende dei vari giustizieri in calzamaglia sono quasi sempre viste dalla loro prospettiva. Ovviamente agiscono in un contesto realistico ma l’uomo comune non è al centro dei riflettori. Busiek, invece, sceglie di narrare storie mettendo in primo piano l’individuo medio. Era questa la base di Marvels, il capolavoro che contribuì a farlo conoscere al grande pubblico.
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Lo scrittore ha insistito su questa strada e il culmine è rappresentato da Astro City. La serie è ambientata in una città con questo nome e le vicende riguardano persone qualunque: studenti, insegnanti, agenti di polizia, impiegati e così via che vivono in una metropoli popolata da invincibili supereroi e terribili supercriminali. L’umanità è però l’elemento fondante delle trame e con tale pretesto Busiek ha analizzato i cliché del genere supereroico. Se poi pensiamo che i supereroi che appaiono in Astro City sono evidenti controfigure di personaggi Marvel e DC si può intuire quanto la collana sia interessante e originale.
In principio fu pubblicata dalla Image ma ora Busiek ha ideato una nuova serie per la DC che l’ha inserita nella divisione editoriale Vertigo. In generale non è cambiato nulla ma ci sono alcune importanti modifiche. Busiek ha in parte abbandonato l’impostazione auto-conclusiva della testata precedente, costruendo una coinvolgente sottotrama. E si sta concentrando maggiormente sui supereroi. Tuttavia, le story-line sono sempre basate sugli uomini comuni che diventano le voci narranti di ogni singolo episodio.
E’ ciò che avviene in questo tp che include i nn. 11-16 della testata originale. Busiek scrive storie intense che sebbene non siano prive di azione hanno comunque un’atmosfera riflessiva. Vedremo quindi le vicissitudini della segretaria della maga Silver Adept, una specie di Dr. Strange al femminile, che in un certo qual modo ruba la scena a quest’ultima. E non mancheranno le toccanti vicende di un ex criminale che deve fare i conti con il suo passato.
Busiek riesce a umanizzare i villain, descrivendoli come persone fragili e non prive di insicurezze, tanto che chiunque può identificarsi con loro. Lo fa persino con dei robot che appaiono in una splendida storia in due parti relativa a un’anziana scienziata e una sua amica che ha scelto il crimine. Particolarmente emozionante è poi l’episodio che vede l’apparizione di una suggestiva entità, il Maestro di Danza, che provoca strane situazioni in città. Da non perdere è infine quello che chiude il tp, la struggente cronaca del legame tra un eroe e un criminale che frequentano la stessa scuola.
E’ qui che Busiek affronta i temi dell’amicizia, del bullismo e delle discriminazioni ai danni dei gay e dei disabili, firmando un gioiello di poesia e di introspezione. In questo caso il criminale è realmente umano e possiamo solidarizzare con lui. Il tutto è raccontato da uno studente che le circostanze hanno portato ad interagire con due individui di enorme potere. I testi e i dialoghi di Busiek sono magistrali e anche in questa occasione Busiek dimostra di avere un talento innegabile.
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Il tp è da tenere d’occhio anche per i disegni. Gli episodi sono illustrati dal bravo Brent Anderson, penciler regolare di Astro City, che con il suo stile adamsiano rende giustizia alle sceneggiature e rappresenta in maniera convincente sia le ambientazioni immaginifiche che quelle più consuete e quotidiane. Un numero è invece disegnato da Graham Nolan, dal tratto meno naturalistico ma efficace. Non bisogna trascurare le splendide copertine pittoriche dell’immenso Alex Ross e i colori vivaci di Alex Sinclair e Wendy Broome. Astro City è quindi imperdibile per coloro che amano la produzione supereroica.
La differenza è che in altre serie si parla di supereroi e poi magari di esseri umani. Astro City parla invece di esseri umani e poi di supereroi.