Say I love you vol. 1 – Kanae Hazuki – Recensione

Pubblicato il 7 Marzo 2011 alle 09:21

Say I love you 1

Autore: Kanae Hazuki
Editore:
GP Publishing
Provenienza:
Giappone
Prezzo:
€ 4,40


Mei Tachibana è una studentessa schiva e chiusa. A scuola, nessuno ricorda di aver mai sentito la sua voce né di averla mai vista parlare con qualcuno. Continuamente vessata dai suoi compagni, che si prendono gioco di lei, Mei subisce in silenzio scherzi e prepotenze.

Eppure, incredibilmente, la sua reazione all’ennesimo tiro mancino attira l’attenzione di Yamato Kurosawa, il ragazzo più popolare dell’istituto, che sembra trovarla interessante al punto di darle il suo numero di telefono.

Tradita dagli amici d’infanzia, Mei ritiene che l’amicizia sia qualcosa di cui può fare a meno, perché convinta che nessuno risponderebbe mai a una sua eventuale richiesta di aiuto. Ma nel momento del bisogno, la protagonista si ritrova in mano il numero di Yamato, e la possibilità di iniziare a credere negli altri e nell’amore…

GP Publishing arricchisce il suo parco titoli con  “Say I love you”, fortunato shojo firmato da Kanae Hazuki, che al momento conta sei volumi, mentre prosegue la serializzazione su “Dessert”, rivista di casa Kodansha sulle cui pagine il manga ha debuttato nel 2008.

Da sempre dedita alla realizzazione di storie per un pubblico femminile maturo, la Hazuki non tradisce questa sua caratteristica nemmeno nel momento in cui mette mano a una storia di ambientazione scolastica che ha per protagonisti degli adolescenti.

Il tratto è fine e poco accurato, per uno stile di disegno estremamente semplice, che non ha quasi nulla a che vedere con la maniacale attenzione ai dettagli che generalmente caratterizza questo tipo di storie. L’autrice, tuttavia, gioca anche con un segno più spesso e marcato, che a volte si fa improvvisamente sporco e impreciso.

Le anatomie sono un po’ forzate per dare slancio a figure asciutte e a tratti goffe che dominano incontrastate vignette quasi del tutto prive di scenografia.
Gli ambienti sono delineati in modo approssimativo, giusto per dare una rapida indicazione del luogo dove si sta svolgendo l’azione, per poi sparire, con conseguente perdita di chiarezza circa il contesto, e lasciando spazio a effetti creati con i retini, peraltro usati in modo oculato, senza mai arrivare a riempire completamente il vuoto lasciato dall’assenza di sfondi elaborati.

La regia pertanto si concentra sulle figure umane, privilegiando quello che è il mezzo espressivo per antonomasia delle storie sentimentali, ovvero gli occhi e i volti. Un trionfo di piani e figure, declinati in varia misura, quindi, che a volte rischia di confondere per via di una certa somiglianza che accomuna i personaggi secondari, ma che non risulta mai statico né noioso.

Le tavole nel complesso sono dinamiche e apparentemente disordinate, ma risultano comunque scorrevoli e facilmente leggibili, grazie alla scelta azzeccata delle inquadrature e alla decisione di impiegare un tratto spesso e netto per i contorni delle vignette, tutte irregolari.

Se sul piano grafico e stilistico prevale una certa approssimazione, sia nell’applicazione dei retini che nell’inchiostrazione dei balloon, sul piano della caratterizzazione dei personaggi, invece, la Hazuki dimostra di avere il pieno controllo della storia.

Protagonisti indiscussi di questo primo volume sono Mei e Yamato, piuttosto diversi dalle centinaia di giovani studenti innamorati che popolano altrettanti titoli shojo senza fantasia. E’ proprio nel delineare personalità complesse che si rivela il vero punto di forza di questo manga.

I tormenti amorosi che lacerano gli animi dei protagonisti delle commedie sentimentali qui non trovano grande spazio, a favore di caratteri con un certo spessore. Da un lato c’è la diffidenza di Mei che ha subito un tradimento, ma che in cambio, pur non avendo mai avuto una vita sociale, ha imparato ad ascoltare e a comprendere gli altri, e si avvia timorosa a imparare la fiducia e a dire “ti amo”. Dall’altro, Yamato, che nonostante la popolarità, è consapevole della propria debolezza, e che il gruppo sia soltanto una difesa per la sua fragilità.

Ben delineati anche i comprimari, che arricchiscono il quadro delle nuove interazioni che si aprono alla giovane Mei.

L’edizione italiana è quella standard da edicola (11,5 x 17,5), per un volume di 192 pagine, con una buona rilegatura. La carta è leggera ma resistente e tiene bene i neri. Buoni anche l’adattamento e la traduzione, per dialoghi scorrevoli e comprensibili. In realtà questo manga poteva benissimo rientrare nella fascia di prezzo di 3,90 €, ma nel complesso il rapporto tra costo e qualità dell’albo è più che accettabile.

In conclusione, “Say I Love you” si presenta come una storia sentimentale che riesce, almeno in questo primo numero, a non scadere più di tanto nei clichè tipici del genere, grazie a una formula che permette alle caratterizzazioni di prevalere sui disegni. Consigliato agli amanti del genere e a chi è alla ricerca di una lettura romantica un po’ meno stereotipata del solito.


VOTO: 7

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