FBP n. 3 – Recensione

Pubblicato il 18 Novembre 2015 alle 11:15

Arriva il terzo volume di FBP, il thriller sulla fisica quantistica ideato da Simon Oliver! Le cose diventano sempre più difficili per la più bizzarra squadra investigativa dei fumetti, come scoprirete in questo tp illustrato dal bravo Alberto Ponticelli!

Tra le serie Vertigo più interessanti degli ultimi tempi c’è FBP, scritta dall’inglese Simon Oliver che ha avuto un’idea, almeno all’apparenza, piuttosto ostica, quella cioè di ideare un thriller imperniato sulle teorie della fisica quantistica. Ma la Vertigo ci ha abituato a prodotti anti-convenzionali e di conseguenza FBP non stona nel contesto.

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Se si dovesse collocare il comic-book in un genere preciso lo definiremmo fantascientifico, dal momento che negli episodi finora pubblicati i mondi paralleli e le realtà alternative, concetti tipici della science-fiction, sono stati ricorrenti.

Tuttavia, tali concetti sono anche parte integrante delle teorie quantistiche e basandosi su questo aspetto Oliver ha delineato una story-line intrigante. FBP non può essere paragonato alle pietre miliari Vertigo del passato ma è valido. Sin dal principio, comunque, lo sceneggiatore ha inserito diversi misteri. Si sono verificati strani fenomeni che contraddicono le leggi fisiche e la FBP, una squadra governativa che cerca di risolvere i disastri provocati dai suddetti fenomeni, sta tentando di trovare una spiegazione e nello stesso tempo di prevenire ulteriori incidenti.

Uno dei personaggi principali della serie è Adam, agente della FBP figlio di uno scienziato da tempo scomparso che potrebbe essere la chiave di ogni enigma. Lo si intuiva già negli episodi precedenti e in questo tp che include i nn. 14-19 della testata originale l’impressione viene confermata. Oliver non fornisce ancora risposte definitive ma è evidente che il padre di Adam giocherà un ruolo cruciale nella prossima, conclusiva story-line.

Lo scrittore inoltre ci rivela i trascorsi di Cicero, uno dei più strani componenti della FBP, e poi dà il via a una nuova sequenza imperniata, tanto per cambiare, su una tempesta quantica che distrugge ogni cosa. I testi sono curati e caratterizzati da un curioso slang scientifico che costituisce uno dei dettagli più peculiari della collana. E non mancano l’azione e i colpi di scena che hanno il pregio di tenere desta l’attenzione del lettore.

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Tuttavia, il punto di forza di questa terza uscita è, a mio avviso, la parte grafica. A disegnare gli episodi c’è infatti il bravissimo Alberto Ponticelli che con il suo tratto ruvido e aggressivo caratterizza egregiamente ogni personaggio e rappresenta in maniera efficace i laboratori degli scienziati, le inconcepibili strutture futuribili presenti nella trama e soprattutto le sconcertanti dimensioni parallele che appaiono dai wormholes assorbendo uomini e cose. Va inoltre tenuto d’occhio il particolarissimo lay-out di Ponticelli, appropriato per una serie che fa degli sbalzi temporali e dimensionali una delle tematiche essenziali.

Come ho quindi già scritto, FBP è una serie interessante, non rivoluzionaria e meno che mai un capolavoro. E’ però diversa dal consueto e si avvale di ottimi testi e di disegni di grande pregio, valorizzati dai colori di Rico Renzi e Michael Wiggam.

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