Recensione Ultimate Comics Spider-man #1 – Panini Comics
Pubblicato il 26 Aprile 2010 alle 00:41
Autori: Brian Michael Bendis e David Lafuente
Casa editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti.
Prezzo: 2,80 Euro. (ed. normale). 5,00 Euro (ed. Variant)
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Il mio punto di vista, su questo primo numero, sarà probabilmente diverso da quello dei lettori stabili della serie, dato che precedentemente non ho mai dedicato particolare attenzione agli albi di Ultimate Spider-Man, pur apprezzandone la vena innovativa.
Dopo gli avvenimenti di “Ultimatum” una delle testate rimaste ancora attive regolarmente nell’Universo Ultimate è quella dedicata a Spider-man (Ultimate Comics Spider-man). A mio avviso “Ultimatum” è stato verosimilmente un evento creato per eliminare dal mercato le serie con scarse vendite e rilanciare ancora dal numero uno le serie Ultimate della Marvel caratterizzate da un soddisfacente successo commerciale.
Ai testi della serie troviamo ancora il creatore della versione Ultimate dell’Uomo Ragno: Brian Michael Bendis. Scrittore di punta della Marvel, 5 volte vincitore del premio Eisner e co-creatore dell’Universo Ultimate nel lontano 2000, insieme a Mark Millar, lo sceneggiatore sembra avere ancora molto da esprimere, nonostante i 133 numeri di Ultimate Spider-Man al suo attivo.
Ora, però, concentrandoci sulla storia. All’interno dell’albo troveremo già dalle prime pagine un Peter Parker sedicenne, che va ancora a scuola e non riesce ad abituarsi al suo nuovo lavoro. Nell’àmbito familiare e sentimentale invece, sembra che la sua vita sia piena e soddisfacente. Oltre alla presenza dei membri fissi, gli stessi del cast precedente di Ultimate Spider-Man, come la Zia May, Gwen Stacy, Mary Jane e Kitty Pryde, assisteremo all’entrata in scena di vari personaggi, sia vecchi che nuovi. Da citare in primis l’arrivo di Ultimate Mysterio, una presenza carismatica e potente, che spinge inaspettatamente qualcuno verso la morte.
Su “Ultimate Comics Spider-man” non troveremo le atmosfere noir che caratterizzavano le sceneggiature di Bendis per Daredevil. Troveremo un Bendis meno diluito da quello che invece eravamo abituati a trovare in Mighty Avengers, Secret Invasion e anche in più di un albo dei New Avengers. In soli due numeri, infatti, non mancano avvenimenti e idee, a volte anche originali. Il numero ha una buona dose di colpi di scena, dialoghi e momenti di puro divertimento, probabilmente il solo e vero punto forte di questa serie.
La parte dei disegni è stata assegnata a David Lafuente, autore spagnolo dal tratto un po’ manga, che riesce a dare la giusta espressività richiesta dalla la sceneggiatura, soprattutto nella caratterizzazione dei volti dei giovani personaggi, sempre molto vicina allo stile del fumetto nipponico. Lafuente è la scelta giusta come disegnatore se si ricorda che il target della serie dovrebbe essere adolescenziale, un target sedotto dalla manga-mania che negli ultimi anni ha contagiato il mercato del fumetto made in Usa. Probabilmente per questo, alla Marvel, non si sono fatti nessun problema a scegliere questo artista, consapevoli che i lettori di vecchia data potevano anche non apprezzarne i disegni, giacché abituati a uno stile più americano.
Non è la prima volta che il disegnatore collabora con Bendis. Ha lavorato insieme allo scrittore per il terzo annual della defunta serie “Ultimate Spider-man”.
Sull’edizione dell’albo si possono dire poche cose: è la stessa di ogni serie regolare dell’Universo Ultimate che veniva pubblicata in Italia. In ogni albo spillato vengono raccolti due numeri della serie originale. L’unica cosa curiosa è che, approfittando di un nuovo numero uno, la Panini ha distribuito soltanto nel circuito delle fumetterie un’edizione a tiratura limitata, con la copertina verde metallizzata.
Ultimate Comics Spider-Man è consigliato a chi volesse leggere qualcosa di leggero, di divertente e per niente impegnato.
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VOTO 6