Recensione: Marvels – Edizione Deluxe – Kurt Busiek, Alex Ross
Pubblicato il 4 Marzo 2011 alle 10:32
Marvels – Edizione Deluxe
Autori: Kurt Busiek (storia), Alex Ross (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 60,00, 21 x 31, pp. 400, col.
Ci sono opere fumettistiche che dovrebbero essere presenti nelle librerie di ogni estimatore della letteratura disegnata che si rispetti. E ce ne sono poi alcune che non possono proprio mancare nella collezione di quei lettori che apprezzano il genere supereroico in particolare. E il fenomenale Marvels rientra indubbiamente nella categoria.
Alla sua uscita, Marvels suscitò un entusiasmo senza precedenti, sia nel pubblico sia nella critica, ed ebbe, peraltro, il pregio di far conoscere lo scrittore Kurt Busiek e l’illustratore Alex Ross. Accettando di occuparsi del Marvel Universe, l’immortale creazione di Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko (in seguito coadiuvati da altri maestri), Busiek decise di ripercorrere gli eventi più importanti della storia di tale universo, scegliendo, però, di raccontarli da un’ottica particolare: quella dell’uomo comune.
E, in effetti, Busiek si chiese: in che modo l’americano medio percepisce esseri straordinari come i Fantastici 4, Hulk, Thor, l’Uomo Ragno e gli altri giustizieri in calzamaglia, nonché i loro avversari? Fino a quel momento, infatti, le storie Marvel erano sempre state narrate dal punto di vista dell’eroe di turno. Busiek, quindi, ribaltò l’impostazione, scegliendo, come narratore principale, Phil Sheldon, fotoreporter che lavora nel Daily Bugle dell’irascibile J.J. Jameson e che, innanzitutto, si sente stupito e sconcertato dall’esistenza quasi intimidente delle cosiddette ‘meraviglie’, come lui le definisce.
Partendo dalla creazione della Torcia Umana originale negli anni quaranta e poi concentrandosi sui mitici sixties e con la nascita dei Fantastici 4 che darà il via alla nuova epoca eroica, Sheldon, dunque, racconta tutto ciò che lo ha visto testimone, non esimendosi, comunque, dal rivelare, su un piano narrativo parallelo, dettagli relativi alla sua vita famigliare. Ne emerge una visione inedita del Marvel Universe: plausibile e, soprattutto, realistica.
I testi di Busiek sono intensi e riflessivi, non esenti da tratti malinconici, e hanno, spesso e volentieri, una valenza letteraria. Ma Marvels non sarebbe stato un capolavoro senza la perizia artistica di Alex Ross. Fedele all’impostazione di Busiek, Ross utilizza uno stile iperrealista, che mima, cioè, l’effetto della fotografia. Il lettore avrà quindi l’opportunità di vedere in che modo apparirebbero Giant-Man, Capitan America, l’Uomo Ragno, e così via, se esistessero davvero, con una cura dei dettagli e dei particolari a dir poco straordinaria.
Osservando questi veri e propri quadri, peraltro, si capiranno molte cose: per esempio, il Ciclope minaccioso, nascosto nella penombra, con la luminosità del suo visore, getta una nuova luce sull’isteria anti-mutante e, dalla prospettiva di un uomo qualsiasi, Scott Summers sembra effettivamente spaventoso e si può comprendere il timore dell’americano medio nei confronti degli homo superior. Lo stesso vale per un mostruoso e terribile Hulk; o per la Cosa; o per un terrorizzante (ed enorme) Galactus.
Dopo Marvels, Busiek ha continuato con questo genere di letture ‘realistiche’ del mito supereroico (basti pensare alla splendida Astro City) e Ross è diventato uno dei migliori cover artist del comicdom statunitense e ha deliziato i fans con opere come le altrettanto valide Kingdom Come o Uncle Sam. Tuttavia, Marvels è ancora oggi una pietra miliare del fumetto americano e la pregevole edizione Deluxe di tale gioiello proposta da Panini Comics, malgrado il prezzo non alla portata di tutte le tasche, gli rende pienamente giustizia.
Voto: 9