Assassin’s Creed: da Mondadori Comics il fumetto tratto dal bestseller videoludico – RECENSIONE
Pubblicato il 10 Novembre 2015 alle 15:15
Arriva il primo ciclo dell’acclamata saga fantascientifica di Assassin’s Creed con un volume scritto da Eric Corbeyran e disegnato da Djillali Defali! Non perdete questa nuova uscita della collana Fantastica di Mondadori Comics!
La collana Fantastica di Mondadori Comics ha finora proposto interessante materiale bd dedicato all’horror, al fantasy e alla fantascienza. Con questo volume i lettori avranno modo di leggere una storia certamente fantascientifica nell’impostazione ma non priva di elementi fantasy e delle suggestioni di impronta cospiratoria che oggi vanno per la maggiore. Si tratta della saga di Assassin’s Creed, apprezzata dagli amanti dei videogame.
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Esiste anche una versione a fumetti che si articola in tre cicli. Il libro in questione ne include il primo, intitolato Desmond. E’ il nome del tormentato protagonista della story-line, al centro di numerosi intrighi e coinvolto in situazioni che definire pericolose è il minimo. L’uomo è un barista che una sera viene abbordato da una bella cliente. I due si recano nell’appartamento di quest’ultima e qui accade qualcosa. Desmond infatti si sveglia dopo un periodo di tempo imprecisato all’interno di un laboratorio segreto.
Ben presto si rende conto di essere prigioniero di alcuni individui che lo sottopongono a vari esperimenti. Con l’ausilio di un macchinario chiamato Animus, Desmond può accedere alle memorie genetiche dei suoi antenati e quando ciò accade ha l’impressione di vivere al loro posto. Sperimenta quindi eventi rischiosi che si svolgono nel periodo dell’Impero Romano, nel Medioevo, all’epoca delle Crociate e così via. Ma qual è il motivo di tutto ciò?
Desmond viene poi a sapere che da secoli esiste un dissidio tra il misterioso ordine dei Templari (gli uomini che lo imprigionano ne fanno parte) e la leggendaria setta degli Assassini, il cui motto è ‘niente è vero tutto è permesso’, reso celebre da William Burroughs nei suoi libri. Le due fazioni sono in lotta a causa di un manufatto dalle incredibili proprietà, l’Ankh, di origine egiziana. Ma qual è il ruolo di Desmond? Su questi enigmi si basa la sceneggiatura di Eric Corbeyran che con Assassin’s Creed delinea una story-line veloce e adrenalinica, ricca di azione e di colpi di scena.
Il volume è un tipico prodotto di intrattenimento e la trama non ha molti momenti di introspezione. Si rivolge a un pubblico che cerca una lettura scacciapensieri e da questo punto di vista funziona. L’autore scrive testi efficaci e dialoghi vivaci, a volte usando simboli ricorrenti come quello dei volatili. In questo ciclo iniziale infatti appaiono spesso i corvi, gli avvoltoi e i gufi e la loro presenza è funzionale alla vicenda raccontata. Uno dei punti di forza della storia è rappresentato dalla mutevolezza delle ambientazioni che fanno di Assassin’s Creed una lettura imprevedibile.
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I disegni sono di Djillali Defali e sono adatti al tipo di avventura raccontata da Corbeyran. Il suo stile risulta sovente un po’ grezzo ma il lay-out è inventivo e i colori vividi e intensi di Raphael Hedon e Alexis Sentenac contribuiscono a valorizzarlo. Nel complesso, quindi, Assassin’s Creed non è un prodotto rivoluzionario e innovativo; non c’è da gridare al miracolo; ma, come ho scritto, è una lettura scacciapensieri in grado di distrarre e potrà piacere agli amanti della fantascienza e del fantasy e agli appassionati di videogame.