I Passeggeri del Vento: il capolavoro di Francois Bourgeon – RECENSIONE

Pubblicato il 1 Novembre 2015 alle 11:15

La collana Historica dà il via alla pubblicazione di un capolavoro del fumetto francese: I Passeggeri del Vento, scritto e disegnato dal grande Francois Bourgeon! Non perdete i primi capitoli delle avventure dell’aristocratica Isa!

Ho scritto spesso che la collana Historica di Mondadori Comics è da annoverare tra le migliori proposte fumettistiche attualmente esistenti, considerando il livello eccellente della maggioranza delle opere finora pubblicate. E anche stavolta sono costretto a ripetermi, dal momento che questo volume include i primi due capitoli di una saga realizzata da uno dei più acclamati autori del fumetto d’Oltralpe, il grande Francois Bourgeon, conosciuto per La Compagnia del Crepuscolo e per Il Ciclo di Cyann.

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I Passeggeri del Vento non è un lavoro inferiore ai due appena citati. Anzi, è stato proprio grazie a questa serie appassionante che Bourgeon è entrato nel gotha dei fumettisti di area bd. E specifico subito che si tratta di un capolavoro, termine che uso sempre con parsimonia. In questa specifica occasione, tuttavia, è l’unica parola appropriata, data la qualità dei testi, la profondità e la vastità dell’universo narrativo da lui delineato e il valore estetico dei disegni.

La storia si svolge negli anni ottanta del settecento, in un’Europa che inizia già a essere scossa dai fermenti dell’Illuminismo. Tutto però ruota intorno alla fascinosa Isa che per una serie di ragioni che saranno spiegate nel primo capitolo si trova in una nave in compagnia di un’altra ragazza, Agnese. Le due sono legate da un terribile segreto e le loro esistenze sono state profondamente segnate da un episodio della loro infanzia, uno scherzo che ha avuto conseguenze tragiche soprattutto per Isa. I rapporti tra le due non sono buoni e si intuisce sin dal principio che Isa nutre profondo rancore nei confronti di Agnese.

Un altro personaggio che gioca un ruolo cruciale nella vicenda è il marinaio Hoel, attratto da Isa e da lei ricambiato (ma il loro amore è indubbiamente poco convenzionale). Isa indossa abiti maschili e solo Hoel capisce che si tratta di una donna. I misteri legati a Isa verranno presto svelati, man mano che la narrazione procede, ma la story-line di Bourgeon non è affatto tranquilla e rilassante. Non mancano infatti aristocratici infidi e perversi, avventurieri, poco di buono, ragazze inglesi di buona famiglia che fingono di essere irreprensibili, e l’intreccio si svolge in parte nei mari solcati dalle navi francesi, in parte in Gran Bretagna.

Le tematiche fondamentali de I Passeggeri del Vento sono l’identità perduta, il rango e gli agi che un cognome comporta. Bourgeon si fa in influenzare dalla grande tradizione del romanzo ottocentesco e dal feuilleton, costruendo una storia coinvolgente con personaggi in preda a sfrenate passioni, sovente con impulsi sadici (alcuni nobili fanno in effetti pensare a De Sade). Di tanto in tanto, si coglie pure l’influsso del gotico e il risultato complessivo è ottimo. I testi sono profondi e i dialoghi efficaci e a tratti ironici senza essere verbosi.

Il volume è inoltre da segnalare per i disegni. Bourgeon crea tavole di qualità eccezionale, a volte ricorrendo a vignette ampie e spaziose, a volte ad altre minuscole, di impostazione quasi cinematografica. La cura dei dettagli e la maniacalità dei particolari è sempre presente. Il penciler raffigura l’immensità intimidente degli oceani (e le sequenze ambientate nel mare sono tra le migliori), la suggestiva campagna inglese, le stive oscure delle navi, gli interni crepuscolari dei locali malfamati, gli abiti, le armi e le divise con una perizia che lascia sbalorditi. E le emozioni dei character sono espressi dalle smorfie e dagli sguardi, senz’altro più significativi delle parole.

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Bourgeon usa vari simboli, in genere rappresentati dagli animali che servono a evocare e anticipare le ambientazioni dei diversi capitoli. Ecco perché, per esempio, nel primo episodio è ricorrente l’immagine del gabbiano che rimanda al mare; e nel secondo c’è il gufo che allude a un contesto narrativo più cupo. Intrighi, complotti, misteri, inseguimenti, duelli, amori passionali: ne I Passeggeri del Vento c’è tutto questo e altro ancora. Se cercate perciò un fumetto che vale la pena leggere, provate con questo. Non ve ne pentirete.

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