Recensione: Area 10 – Christos N. Gage

Pubblicato il 25 Febbraio 2011 alle 09:07

Area 10
Autori
: Christos N. Gage (testi), Chris Samnee (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 14,90, 14 x 20,5, pp. 192, b/n


La figura del serial killer è ormai un cliché dei thriller e del noir e la popolarità di tale concetto narrativo non accenna a diminuire. È evidente nei numerosi romanzi hard boiled presenti nel mercato, al cinema e nei serial televisivi; e, ovviamente, nemmeno i comics sono insensibili al fascino degli psicopatici che ammazzano con modalità sempre più fantasiose.

Ne è un esempio Area 10, pubblicato negli Stati Uniti dalla Vertigo Crime e tradotto da Panini Comics nella linea editoriale Panini Noir. Scritto da Christos N. Gage, autore di varie opere Marvel, DC e indie degli ultimi anni, e disegnato da Chris Samnee, affronta, appunto, il tema del serial killer, anche se la story-line abbonda di elementi disparati che rimandano al mystery di impronta esoterica.

Fedele alla tradizione della crime fiction, Gage introduce un detective della polizia, Adam, che, come in ogni noir che si rispetti, è un uomo tormentato da un doloroso passato, disperato per la perdita di un figlio e reduce da un divorzio. Per una serie di circostanze, inizia ad indagare su alcuni omicidi agghiaccianti. Un killer, infatti, conosciuto come Enrico VIII, uccide decapitando i malcapitati che finiscono tra le sue grinfie.

Adam, nel corso dell’indagine, subisce un incidente; dopo essersi ripreso, però, di tanto in tanto percepisce strane immagini e visioni che sembrano alludere a dimensioni parallele che i normali sensi umani difficilmente riescono a cogliere. È colpa dello stress? Sta impazzendo? Oppure le ragioni sono altre, e decisamente più inquietanti?

Il detective ben presto dovrà confrontarsi con una realtà incredibile, basata sulla cosiddetta ‘trapanazione’. Poiché alcune persone, ispirandosi a tradizioni ancestrali, a cominciare da Enrico VIII, sono convinte che se ci si perfora il cranio si stimola una particolare area del cervello, definita Area 10, in grado di far vedere agli esseri umani mondi invisibili e stralci di futuro.

La vicenda, quindi, partita come un classico poliziesco, si trasforma in una discesa orrorifica nei meandri psichici di un’umanità impazzita, fatta di culti alternativi, di reduci delle controculture psichedeliche degli anni settanta, di fanatici del bondage e delle mortificazioni corporali, di filmati efferati disponibili sul web. Gage scrive una storia ricca di suspense e di tensione, riuscendo anche, in diversi momenti, ad ingannare e a depistare il lettore. In principio, personalmente, ero convinto di aver capito tutto, per ciò che riguardava l’identità dell’assassino; ma mi sbagliavo.

I dialoghi sono ben impostati e ‘televisivi’ (del resto, Gage è uno degli autori del telefilm ‘Law & Order’), con una buona caratterizzazione psicologica dei personaggi. Rilevante nella vicenda è anche Eileen, una psicologa anch’essa con un passato doloroso (e qui c’è un efficace e azzeccato parallelismo con Adam).

I disegni di Chris Samnee sono di stampo classico e risultano adatti all’atmosfera tenebrosa e macabra della trama e il penciler riesce a rappresentare, con intriganti giochi d’ombra, e con una dovizia di dettagli notevole, i cadaveri fatti a pezzi, le teste mozzate, il sangue, i locali malfamati, lo squallore delle ambientazioni metropolitane, con indubbia efficacia. Area 10, intendiamoci, non è un capolavoro. Ma è ottimamente realizzato e, soprattutto, non deluderà gli estimatori dei thriller. Se intendete distrarvi con una vicenda alla ‘Criminal Minds’, questo è il fumetto che fa per voi.


Voto: 7 ½

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