Recensione: Kylie – Nelle lande desolate della morte vol. 1
Pubblicato il 23 Febbraio 2011 alle 10:35
Kylie – Nelle lande desolate della morte
Autrici: Yukako Kabei (storia), Shiori Teshirogi (disegni).
Casa editrice: Ronin Manga.
Provenienza: Giappone.
Prezzo: 5,90 Euro.
Note: 192 pagine, b/n, con sovracopertina.
Kylie è una strana ragazza in grado di vedere e parlare con gli spiriti dei defunti, e per questo malvista, quando non direttamente schernita, dalle sue compagne di scuola; un giorno però la giovane incontra Harvey, un soldato immortale, creato quasi un secolo prima riciclando cadaveri di caduti in battaglia e dotati di una batteria che li rende praticamente indistruttibili.
L’antica guerra ha spazzato via i vecchi ordini sociali, e ora la Chiesa, o meglio una Chiesa che nega l’esistenza di Dio, domina le genti esercitando sia il potere spirituale che temporale e dà una caccia spietata proprio a questi guerrieri apparentemente immortali per cancellarne ogni presenza; anche Harvey però è in grado di vedere i fantasmi, non per nulla ne sta accompagnando uno, che si fa chiamare “caporale” e che alloggia dentro una vecchia radiolina, nel luogo dove riposano i suoi resti.
Kylie finisce per seguire un sempre meno riluttante Harvey nel suo viaggio, durante il quale tra i due si instaurerà a poco a poco un rapporto che dall’amicizia iniziale finirà per portare a qualcosa di ancora più profondo, sempre che fantasmi del passato, veri o presunti, non ci mettano lo zampino; nel mezzo ci stanno tutta una serie di riflessioni su Dio, sulla Chiesa, sulla Guerra, sull’Amore, ovviamente anche sulla Morte (ovvero alcuni dei grandi temi dell’Essere Umano con la maiuscola), portati avanti da personaggi, soprattutto i due protagonisti, tratteggiati con perizia e risultanti alla fine di un certo spessore e interesse.
La serie di romanzi di Yukako Kabei da cui è tratto questo manga, che presenta la riduzione del solo primo capitolo (ma ha una sua conclusione di senso compiuto pur lasciando aperta la strada per una prosecuzione), in patria ha riscosso un certo successo, e questa trasposizione fumettistica per fortuna funziona molto bene, mescolando sapientemente toni horror/gotici (da ghost story), ad aspetti più romantici molto vicina a quella degli shojo, con una caratterizzazione di tutti i personaggi, come detto, molto ben riuscita; rimane anzi un po’ il rammarico di non poter leggere il prosieguo della storia, visto che gli altri otto romanzi non sono stati tradotti in Italia (se è per questo, neppure il primo), per cui dell’opera della scrittrice possiamo apprezzare solo questo tassello iniziale, con uno sviluppo dei personaggi già di per sé buono ma che sembra promettere ancora di più per i successivi.
Se la versione manga è riuscita però, il merito è anche della bravura della disegnatrice Shiori Teshirogi, già nota per la sua lunga prova sui Cavalieri dello Zodiaco – The Lost Canvas, che anche qui non delude certo le aspettative, rendendo molto bene sia i momenti più idilliaci e intimisti che quelli più inquietanti del sovrannaturale o crudi, sanguinari e devastati della guerra; amicizia, amore, morte, vuoto interiore e dilemmi filosofici sull’esistenza di Dio, sull’immortalità, sul potere esercitato dalla/e Chiesa/e, nonché sull’ambiguità dell’animo umano, si trova un po’ di tutto questo e anche altro in Kylie, e considerata la brevità dell’opera c’è di che essere più che soddisfatti dalla lettura (a patto ovviamente di non pretendere una trattazione esaustiva e risolutiva di ogni tema!).
Molto buona come al solito l’edizione Ronin, sia come carta e stampa che come traduzione e adattamenti; i volumi sono presentati con una sovracopertina che però non viene riprodotta anche sul volume, che senza è solo grigio con una striscia bianca indicante le autrici e una nera il titolo (scelta grafica forse un po’ estrema).
Voto: 8