Recensione: Tron Legacy – Stefano Ambrosio, Paolo Mottura

Pubblicato il 21 Febbraio 2011 alle 12:16

Autori: Stefano Ambrosio (testi), Paolo Mottura (disegni)
Casa Editrice: Disney Italia
Provenienza: Italia
Prezzo: € 12,90, pp. 96, col.


Devo fare una premessa: non sono un estimatore degli adattamenti fumettistici di opere cinematografiche. Anche se spesso tali adattamenti risultano pregevoli, non mi entusiasmano, poiché, data la natura dei prodotti in questione, gli autori coinvolti sono limitati dalla trama e dalle situazioni imposte dal film di turno, mentre preferisco che un cartoonist parta sì da un film per poi variare, realizzando qualcosa di personale. Ma queste non sono le caratteristiche dei fumetti appartenenti a tale categoria e ne sono consapevole.

Il volume Tron legacy è, appunto, una di queste produzioni. È, infatti, l’adattamento fumettistico dell’omonimo film, sequel di ‘Tron’, uscito nel 1982 e ricordato per essere stato il primo lungometraggio Disney realizzato con la Computer Graphic. All’epoca ‘Tron’ fu considerato, giustamente, rivoluzionario per gli standard del periodo ed è una pellicola decisamente ‘cult’.

Tron Legacy, come ho già scritto, ne è il seguito, e ora è disponibile la versione comic-book, basata sullo script originale di Eddy Kitsis e Adam Horowitz, scritta da Stefano Ambrosio e disegnata da Paolo Mottura, coadiuvato alle chine da Michela Frare. E, come prevedevo, la lettura del volume non ha modificato la mia opinione nei confronti di simili proposte editoriali.

Siamo ovviamente in un contesto futuribile e il protagonista principale della storia è Sam Flynn, figlio di Kevin Flynn, creatore del mitico videogioco Tron, da tempo scomparso. Questa è almeno la verità ufficiale, dal momento che Sam, per una serie di circostanze, scoprirà che il genitore è vivo e che si trova nel mondo digitale del videogame.

Anche Sam, suo malgrado, rimane intrappolato in questo universo e, con l’ausilio della bella Quorra e di suo padre, sarà costretto ad affrontare il terribile programma computerizzato CLU e il suo alleato Rinzler. Posso affermare tranquillamente che il fumetto non è niente di che e, in tutta onestà, leggerlo ha rappresentato una perdita di tempo.

La trama è risaputa e non si discosta dai consueti cliché cyber di certa science-fiction contemporanea. Ma se, tuttavia, le debolezze intrinseche della storyline non sono da imputare allo sceneggiatore Ambrosio che, ripeto, si è mantenuto fedele a una vicenda non impostata da lui, devo purtroppo constatare che i suoi testi sono eccessivamente didascalici, indietro di almeno trent’anni rispetto all’evoluzione del medium fumetto.

I disegni di Paolo Mottura poi non sono nulla di eccezionale; il tratto grafico legnoso e standardizzato, piatto e poco rifinito non contribuisce certo ad elevare il livello dell’opera. In alcune sequenze riscontro una interessante impostazione del lay-out, di chiara derivazione statunitense, ma mi sembra poco per promuovere l’aspetto grafico di Tron Legacy e solo i colori di Slava Panarin lo rendono accettabile.

Di conseguenza, come giudicare il volume? Secondo me, negativamente. Trattasi di un fumetto inutile, di scarsa qualità, nonché trascurabile: in poche parole, è uno dei tanti che infestano il mercato e che non servono nemmeno a distrarsi piacevolmente. Da evitare.


Voto: 4

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