Recensione: 52 vol. 2

Pubblicato il 18 Febbraio 2011 alle 15:57

Autori: Mark Waid, Grant Morrison, Geoff Johns, Greg Rucka (testi), Keith Giffen, Dale Eaglesham, Eric Powell, Shawn Moll, Jon Bogdanove, Joe Bennett, JG Jones, Chris Batista, Pat Oliffe, Brian Bolland, Kevin Nowlan, Jack Jadson, Eddy Barrows, Ivan Reis, Drew Johnson, Jerry Ordway, Phil Jimenez, Dan Jurgens, George Perez (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 13,95, 16,8 x 25,7, pp. 320, col.


Giunge al secondo volume la ristampa di 52, una delle più valide e avvincenti saghe DC degli ultimi anni, imperniata sulle complesse vicende del DC Universe nel corso dell’anno in cui, per svariati motivi, tre autentici pilastri della comunità supereroica, e cioè Superman, Batman e Wonder Woman, sono momentaneamente usciti di scena.

Concepita da Mark Waid, Grant Morrison, Geoff Johns e Greg Rucka, vale a dire gli autori più importanti dell’etichetta, la saga ha entusiasmato un numero elevato di lettori, peraltro rendendo l’universo narrativo di Supes e company decisamente coerente. È stata anche innovativa l’impostazione della trama: pubblicato a cadenza settimanale, 52 si snoda, infatti, in un arco narrativo di trecentosessantacinque giorni, con una precisione e una scansione perfette come un orologio.

Recensendo il primo tp, avevo puntualizzato che la storyline procedeva troppo lentamente e poteva risultare a tratti macchinosa. Ma era pure evidente che in seguito le cose si sarebbero modificate e, in effetti, in questa seconda uscita il ritmo accelera in maniera esponenziale.

Inoltre, se nell’uscita precedente gli autori si concentravano, in linea di massima, su personaggi come Renéè Montoya, Question, Elongated Man e Black Adam, stavolta il numero di characters è più ampio e i lettori avranno modo di ammirare la vastità e la complessità del DC Universe nella sua quasi totale interezza.

I misteri proseguono, dunque, e hanno a che fare con il ruolo di Booster Gold e l’enigmatico numero cinquantadue, che è la chiave di tutto; Lex Luthor continua a far danni mettendo a disposizione, a pagamento, un progetto di potenziamento del metagene, in grado di far sviluppare superpoteri a chiunque vi si sottoponga, con motivazioni naturalmente discutibili; Elongated Man, stavolta coadiuvato dall’elmo del Dr. Fate, è impegnato in una pericolosa ricerca, e la coppia Montoya/Question è inserita nelle peripezie riguardanti Black Adam e la famiglia Marvel.

Ma gli sceneggiatori aggiungono ulteriori intrighi, come quello relativo a un’isola in cui sono stati riuniti pericolosi villain, a cominciare dal Dr. Sivana, per scopi non meglio precisati; ed entra in gioco la temibile Intergang e si inizia a parlare della cosiddetta Bibbia del Crimine e di Checkmate.

Sotto la luce dei riflettori c’è inoltre Steel, eroe tormentato introdotto nella serie di Superman, e appaiono la nuova Infinity Inc., lo Shadowpact, Supernova e centinaia di altri eroi, alcuni semi-dimenticati (mi ero scordato di Ambush Bug!) che arricchiscono il fascino di 52. E la storia è tutto tranne che noiosa, ricca di dramma e pathos, per giunta illustrata da alcuni dei migliori pencilers del comicdom americano.

Da segnalare, inoltre, le brevi storie di appendice scritte da Mark Waid che, più che altro, sono vere e proprie schede sui trascorsi e le caratteristiche di molti degli eroi coinvolti. Insomma, 52 è un gioiello da non perdere, oltre ad essere la dimostrazione definitiva che la DC Comics odierna spacca!


Voto: 8

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