Recensione: Batman Il Lungo Halloween

Pubblicato il 19 Febbraio 2011 alle 08:58

Autori: Jeph Loeb (testi), Tim Sale (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 25,00, 21,2 x 32, pp. 400

Diversi anni fa, la DC Comics pubblicò un’interessante miniserie, Challengers of the Unknown, che recuperava gli Esploratori dell’Ignoto, un classico gruppo di avventurieri inventati dal grande Jack Kirby, coinvolti in missioni pericolose dal forte tono fantascientifico. L’opera che ripropose tali personaggi e che rendeva omaggio alle deliziose atmosfere pulp degli anni cinquanta era frutto degli sforzi creativi di due autori, lo scrittore Jeph Loeb e il disegnatore Tim Sale, che proprio con essa si fecero conoscere al pubblico dei lettori americani.

La loro versione degli Esploratori dell’Ignoto era certamente contemporanea nello stile e nell’incedere narrativo, con molti riferimenti ironici, peraltro, alle storie della concorrente Marvel; ma, nello stesso tempo, gli influssi della letteratura di genere erano palesi. Tim Sale, il penciler, aveva per giunta uno stile personale, basato su giochi d’ombra di chiara matrice noir.

Nel corso degli anni, sulla scia del successo di quella miniserie, Loeb e Sale hanno proseguito con la loro attività, sia alla Marvel sia alla DC, a volte da soli o in coppia. Sale è oggi uno dei disegnatori più  apprezzati e Jeph Loeb, dal canto suo, si è rivelato come uno degli sceneggiatori fondamentali del comicdom statunitense (nonché della televisione, considerando che telefilm di successo come ‘Smallville’ e ‘Heroes’ sono farina del suo sacco).

Ma, venendo al noir, c’è un’opera, in particolare, che ha fatto impazzire gli estimatori di questo particolare genere di fiction: Batman The Long Halloween, raccolta da Planeta De Agostini in una bella versione Absolute, tuttora classificata tra le migliori storie mai realizzate sull’Uomo Pipistrello. Le atmosfere hard-boiled sono evidenti e non solo nei disegni, ma anche nei testi e nelle situazioni immaginate da Loeb.

Siamo ai primordi dell’attività di Bruce Wayne come giustiziere mascherato e Gotham City, già afflitta da un alto tasso di criminalità, è sconvolta dai delitti efferati di un assassino misterioso chiamato Holiday. Bruce Wayne, ovviamente, nonché il commissario Gordon e il procuratore distrettuale Harvey Dent (non ancora Due-Facce), cercano in tutti i modi di scoprire la sua vera identità.

Ma le cose non sono affatto semplici. A complicare la situazione c’è il clan mafioso dei Falcone (già introdotto da Frank Miller in un altro fenomenale esito noir, quel Batman Year One che gli stessi Loeb e Sale intesero celebrare con The Long Halloween) e Batman dovrà confrontarsi con le terribili conseguenze che una lotta fratricida all’interno di tale clan provoca nell’equilibrio sociale e politico di Gotham.

Loeb realizza una storia eccezionale, ricca di spunti, chiaramente debitrice di tanta produzione cinematografica, a cominciare dai film stile ‘Il Padrino’, e letteraria (basti pensare ai romanzi di Chandler o Hammett), con una intensa analisi psicologica dei personaggi (e la lenta, progressiva discesa di Harvey Dent nei meandri della follia è espressa con notevole efficacia).

Tim Sale non è da meno, e non solo per i giochi d’ombra che ho citato, ma per il particolarissimo lay-out della tavola, per il feeling retrò dei disegni che, però, sono nello stesso tempo sorprendentemente moderni. Inoltre, ogni character raffigurato richiama icone cinematografiche: Bruce Wayne sembra una controfigura di Gregory Peck o Cary Grant; il tormentato Harvey Dent fa pensare a Montgomery Clift; Carmine Falcone è il Don Vito Corleone interpretato da Marlon Brando; Selina Kyle ha il fascino di dive del cinema come Ava Gardner o Jane Russell. E tutti gli appassionati della Bat-saga non avranno da lamentarsi, dal momento che, anche se la vicenda è imperniata sull’enigmatico Holiday, in The Long Halloween appaiono habitué dei fumetti di Bats come il Joker, Poison Ivy, lo Spaventapasseri, il Cappellaio Matto e Solomon Grundy.

Se non avete letto questa pietra miliare, vi conviene recuperarla, così come è consigliabile recuperare Vittoria Oscura, il sequel di The Long Halloween, anch’esso disponibile in edizione Absolute. Avrete a che fare con due ottimi autori e con due capolavori noir.

Voto: 8

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