Il Divino: un fumetto di guerra non tradizionale – RECENSIONE
Pubblicato il 21 Settembre 2015 alle 11:15
Dai fratelli Hanuka e da Boaz Lavie una riflessione sulla guerra in chiave sovrannaturale!!
L’inizio del Divino, la sua prima parte, è una dichiarazione di intenti da parte degli autori: della guerra, questo fumetto ci vuole raccontare tutto quello che sta dietro, le motivazioni che spingono le persone a parteciparvi e le grosse contraddizioni che portano i conflitti a rovinare interi popoli.
Di guerra all’inizio non c’è ne molta, ma piuttosto scopriremo la vita di Mark, tecnico di esplosivi dalla coscienza morale molto forte, ma dal conto in banca meno stabile, situazione non ideale data la sua imminente paternità.
Compra: Il divino
Facendo leva su questo Jason, ex-militare, riuscirà a convincerlo a partecipare ad una missione in Quanlom, nonostante lui e Jason non abbiano esattamente le stesse motivazioni e lo stesso carattere. E così Mark si troverà sotto copertura per conto della C.I.A. in una terra dilaniata dalla guerra civile, a compiere una missione di “estrazione mineraria”: non il massimo per chi, come lui, ha convinzioni forti.
Già con questa sua prima parte il fumetto sarebbe un’interessante riflessione su guerra e soldi, su come il lato economico possa spingere qualcuno ad andare oltre la propria morale. Ma in questo modo il titolo “Il Divino” non si spiegherebbe.
Si spiegherà nella seconda parte della storia, quando Mark incontrerà due bambini guerrieri, impegnati nella disperata difesa della loro terra natale. I due gemelli sono ispirati a due bambini realmente esistiti, i gemelli Htoo: due ragazzini che guidarono la difesa del loro popolo contro gli oppressori birmani, e furono immortalati in una celebre foto. Consiglio a tutti di andare a cercare la loro storia, perché merita l’approfondimento.
Ma qui siamo in un fumetto, e le regole possono essere sovvertite: i due fratelli nella storia infatti avranno dalla loro parte poteri sovrannaturali, che li aiuteranno nella loro crociata. Il messaggio degli autori rispetto a questi poteri è abbastanza chiaro: è come se la natura, visti i soprusi, avesse incaricato i due fratellini di farsi peso della resistenza per il loro popolo, fornendo loro un aiuto esterno per combattere degli invasori con mezzi superiori.
Insomma, un fumetto di guerra che non punta a svelare o mostrare particolari crudezze tipiche del genere, ma piuttosto punta ad approfondire le motivazioni del protagonista, la sua storia e le sue reazioni davanti alla sua scelta controversa. Scegliendo poi una dimensione sovrannaturale e decisamente simbolica per esprimere il pensiero degli autori rispetto alla guerra.
Dopo un inizio non precipitoso, il ritmo nella seconda parte sale decisamente, e la lettura è tutto sommato scorrevole. Decisamente notevoli i disegni e colori dei due fratelli Hanuka: i colori mutano rapidamente con i cambiamenti d’ambiente, e le scelte cromatiche sono decisamente riuscite.
Le matite, nel loro realismo spigoloso, hanno possibilità nella seconda parte di orchestrare tavole complesse e con elementi dinamici, il tutto con un risultato ottimo.
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Insomma “Il Divino” è un fumetto riuscito nella sua rappresentazione non tradizionale del genere del fumetto di guerra: da spunto per una ricerca su figure storiche interessanti, e ha dalla sua degli ottimi disegni che rendono la lettura, oltre che interessante appunto, anche piacevole alla vista.
Una graphic novel che, quindi, merita le giuste attenzioni da parte dei lettori.