Recensione: Hellblazer Special: I Cavalieri Dell’Apocalisse In Trench
Pubblicato il 12 Febbraio 2011 alle 10:08
Autori: John Ney Rieber (testi), John Ridgeway (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 7,95, 16,8 x 25,7, pp. 96
Qualche anno fa Neil Gaiman, il geniale creatore di Sandman, ci deliziò con una miniserie eccezionale, Books of Magic, che introdusse nell’universo DC Tim Hunter, un ragazzino destinato a diventare il più potente mago dell’universo, una specie di anticipazione dell’Harry Potter della Rowling. Nella miniserie in questione, il giovane Tim veniva guidato nel mondo dell’occulto da quattro importanti maghi: John Constantine, protagonista della serie Hellblazer; lo Straniero Fantasma; il Dr. Occult (coadiuvato dalla sua parte ‘femminile’ Rose); e l’inquietante Mr. E.
Particolare curioso: tutti i personaggi indossavano, come sanno i fedeli lettori Vertigo, un impermeabile da detective di bogartiana memoria, tanto che lo sfacciato Constantine definì sarcasticamente il gruppo ‘la carica dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse in trench’, parafrasando ‘La Carica della Brigata Leggera’, uno dei più celebri poemi di Alfred Tennyson.
Tale definizione, particolarmente azzeccata, rimase nella memoria dei lettori e, pochi anni fa, è stata pubblicata una nuova miniserie di quattro numeri con protagonisti i personaggi succitati, intitolata The Trenchcoat Brigade, proposta da Planeta De Agostini in uno speciale della serie Hellblazer.
Scritta da John Ney Rieber e disegnata dall’ottimo John Ridgeway (già noto per aver illustrato le prime, mitiche storie di Constantine), la storia si concentra stavolta su un antenato di John, Piotr, mago cosacco alcolizzato coinvolto in un intrigo complicato di viaggi dimensionali e paradossi temporali.
Constantine, lo Straniero Fantasma, Mr. E e Dr. Occult sono costretti, loro malgrado, ad occuparsi di un caso misterioso relativo ad enigmatici omicidi di persone dagli occhi verdi. Va da sé che, con personaggi simili, ben presto la magia nera diventa parte integrante della vicenda, con tanto di streghe vendicative, libri maledetti e demoni con l’aspetto di ameba. La storia in sé è interessante ma, per essere una produzione Vertigo, non particolarmente incisiva.
Da un certo punto di vista, si tratta di un volume che sarebbe potuto essere inserito nella produzione DC Comics ‘generalista’, e gli stilemi delle classiche storie di super-eroi, con un pizzico di fantasy, sono predominanti, a scapito delle situazioni adulte che in genere si attribuiscono ai fumetti Vertigo. John Ney Rieber scrive comunque una storia che ha il pregio di essere leggibile; ma molto meglio di lui fa John Ridgeway, con il suo tratto oscuro e sporco, particolarmente adatto alla trama.
La parte più interessante è quella in cui i quattro cavalieri in trench si trovano faccia a faccia con i demoni interiori dei propri alleati, tutti tormentati dal senso di colpa. E ‘tormento’ e ‘colpa’, effettivamente, sono i temi della miniserie. Constantine è ossessionato dal ricordo orribile di Newcastle e dalla morte di Astra, una bambina che intendeva salvare; lo Straniero Fantasma sopporta il peso di non aver scelto, nel momento cruciale, la strada della luce o quella delle tenebre; il cieco Mr. E convive con il trauma provocato dagli abusi subiti da ragazzino e con la repressione sessuale; e il Dr. Occult soffre per l’impossibilità di amare la donna della sua vita. Nel complesso, comunque, I Quatto Cavalieri Dell’Apocalisse In Trench è un fumetto discreto ma non un capolavoro. Può però valere un tentativo; ma è meglio non aspettarsi chissà cosa.
Voto: 6 ½