I 10 Migliori Fumetti di Magnus
Pubblicato il 28 Settembre 2015 alle 15:00
Il grande maestro Roberto Raviola.
Dietro Magnus si nasconde Roberto Raviola, uno dei maestri assoluti del Fumetto Italiano e tra i più grandi disegnatori mondiali.
Nato a Bologna il 1939 si laurea all’Accademia delle Belle Arti, si propone all’Editoriale Corno come disegnatore e lì incontra il suo collaboratore più stretto e fidato, Max Bunker (Luciano Secchi), con il quale dà vita a due fumetti neri, sulla scia di Diabolik, che seppero conquistare le edicole di tutta Italia.
Dai due poi nascerà nel 1969 un fumetto satirico-umoristico che ha fatto la storia conquistando critica e pubblico.
Abbandonato Bunker Magnus finalmente dimostra tutte le sue incredibili capacità da disegnatore e da sceneggiatore, iniziando con alcune storie erotiche per Renzo Barbieri dal 1973 al 1980 e da altre piene di azione e pathos che pubblicherà su alcune delle più importanti riviste dell’epoca tra cui Orient Expresse ComicArt.
La sua morte avvenuta nel 1996 sconvolse il mondo del fumetto italiano che perse una delle sue punte di diamante.
Questa classifica a puro titolo personale, vuole far conoscere al pubblico i fumetti del grande Magnus mostrando i titoli più significativi e rilevanti per comprendere appieno l’evoluzione dell’autore nella sua lunga carriera.
Tanto quelli che lo vedono in veste di autore completo (storia e disegni), quanto i fumetti a cui ha contribuito solo nel comparto grafico.
10 Kriminal
Prima collaborazione con Max Bunker e primo grande successo della premiata ditta Secchi-Raviola che da qui in poi riscriveranno il modo di concepire il fumetto popolare da edicola in Italia.
Kriminal nasce in tutto e per tutto come risposta a Diabolik, la creatura di Angela e Luciana Giussani che conquistò velocemente il mercato e la popolazione, che richiedeva a gran voce altri eroi “neri” per occupare le loro giornate.
Se dal comparto di storie e trame ci pensa Luciano Secchi è sotto il profilo dei disegni che quest’opera si innalza dall’infinita serie sulla scia di Diabolik.
Magnus sfrutta questa opportunità come una palestra per il suo tratto, utilizzando tanti piccoli trucchetti che risparmiavano tempo e fatica da dedicare su tanti altri progetti del compagno quali Satanik e Dennis Cobb.
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9 Alan Ford
Di Alan Ford ne ho già parlato QUI.
Ancora una volta Magnus non solo si dimostra un disegnatore formidabile e un collaboratore instancabile, ma anche e soprattutto un grande artista in grado di cambiare a suo piacimento lo stile e il segno infondendo nei personaggi ironia, umorismo oppure paura e crudeltà.
Magnus aveva l’incredibile capacità di far recitare i protagonisti, ognuno col proprio volto e le proprie caratteristiche fisiche e morali già presenti nel segno del grande artista.
A contornare questo piatto già ricco di per sè troviamo le mitiche trame imbastite da un Max Bunker in stato di grazia portando la serie al successo assoluto e un punto di svolta del fumetto comico-satirico italiano .
Un sonoro grazie quindi a Magnus e Bunker!-
8 Tex La Valle del Terrore
Questa è l’ultima opera del grande maestro Magnus che si misurò con una leggenda del fumetto italiano, il cavallo vincente di casa Bonelli e il fumetto più longevo e venduto al mondo, stiamo parlando ovviamente di Tex.
Per l’occasione Claudio Nizzi sottopone a dura prova l’artista bolognese che dovrà vedersela con una valle in cui succederà di tutto, già perchè prima ancora dei personaggi, l’ambiente qui riveste un’importanza capitale ed è a tutti gli effetti parte integrante della storia quanto Tex e compagni.
La trama si focalizza su una misteriosa serie di morti di potenti imprenditori che in un modo o nell’altro hanno tutti a che fare Yua River, la valle del terrore, sarà compito di Tex e Carson risolver il fattaccio…
Per compiere questa mirabolante opera artistica il grande Magnus si rifugiò a Castel del Rio per cercare la pace necessaria a questo ingrato compito, compiuto in 7 lunghissimi anni.
Un’impresa notevole e unica nel panorama italiano.
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7 Vendetta Macumba
Ennio Missaglia ai testi regala al fumetto italiano una perla perduta e poco nota, in cui si mischiano sapientemente paura, terrore, vendetta, sangue, sesso, droga, incubi e misticismo che si legano strettamente all’ambiente, il Sud America e ai personaggi, ognuno con la propria pena che dovrà assolvere in un modo o nell’altro.
A trasporre su carta questo incubo a occhi aperti non poteva che essere Magnus che è semplicemente perfetto per i temi e l’atmosfera lugubre e orrorifica che questo fumetto riesce a trasmettere al lettore.
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6 Milady nel 3000
Un personaggio femminile unico nel suo genere e nel Fumetto italiano in generale.
Milady nel 3000 è una brillante opera fantascientifica che per protagonista vede una bellissima agente del controspionaggio intergalattico si muove sinuosamente tra intrighi e complotti delle corti intergalattiche pronte a distruggersi tra di loro solo per il potere.
Se ancora una volta Magnus dimostra le sue incredibili capacità grafiche è nella storia che l’autore bolognese si supera regalandoci una protagonista con i fiocchi, una donna al 100%, tanto sensuale e affascinante quanto letale e fredda.
Le fonti di ispirazione di Magnus sono le più varie e distanti possibili, dalle corti e la cultura rinascimentale colma di intrighi e complotti, alla fantascienza sognante di Raymond sino alle illustrazioni giapponesi.
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5 Le Femmine Incantate
Ispirati alle novelle cinesi “I Racconti fantastici di Liao”, quest’opera erotica e fantastica del magnus più maturo raccontano 7 storie di 7 donne l’una diversa dall’altra non solo nel fisico ma anche e soprattutto nello spirito.
Ogni tavola riflette la cura maniacale dell’artista bolognese che ha sempre amato le donne, che in ogni suo lavoro dai fumetti di Kriminal del 1964 sino al Texone del 1995 sono sempre rappresentate con un amore e una passione che ben pochi autori di fumetti possono permettersi.
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4 I Briganti
Quest’opera rimasta incompiuta a causa della morta dell’autore bolognese è ancora oggi la più discussa per la mole di lavoro richiesta e la cura maniacale con la quale Magnus disegnava e scriveva la storia, tratta dall’omonimo classico medievale cinese, in questo caso riadattata in un mondo fantascientifico sullo stile di Flash Gordon.
Storia e tavole di altissimo livello rendono giustizia all’incompiutezza del fumetto che tronca propio sul finale dove il grande artista avrebbe sicuramente infuso tutta la sua maniacale attenzione ai dettagli che lo ha reso celebre in tutto il mondo.
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3 La Compagnia della Forca
Magnus qui accompagnato da Romanini crea uno dei fumetti più divertenti e fantastici del fumetto italiano che trae l’ispirazione dal mitico film di Mario Monicelli L’Armata Brancaleone, uno dei capolavori della commedia fantastica all’italiana.
Il fumetto narra le avventure di una sconquassata banda di avventurieri che ne vivrà di cotte e di crude in un mondo dove medievale con una spruzzata di fantastico e di ironia che il buon Magnus ereditò da Alan Ford e MaxMagnus, altro fumetto in coppia con Bunker.
Ogni personaggio ha i suoi obiettivi e i suoi indimenticabili vizi e virtù che li caratterizzano e li portano a compiere azioni una diversa dall’altra tanto da creare situazioni al limite dell’impossibile e del ridicolo che divertiranno sicuramente il lettore.
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2 110 Pillole
Il fumetto erotico di Magnus per antonomasia che lo ha catapultato nel panorama internazionale del fumetto ottenendo successo tanto in Europa quanto oltreoceano, Americhe e Asia.
La storia è tratta da un racconto cinese che vede un ricco e potente farmacista prendere le pillole dell’amore donategli da un anziano monaco che gli ricorda di non abusarne.
Presto detto il protagonista ne abuserà riuscendo a soddisfare tutte le donne che vorrà ma come contrappasso dantesco morirà.
Ogni scena erotica è disegnata in modo perfetto senza censure, bensì Maguns da sempre allergico alle ipocrisie e ai pudori mostra tutta la grandiosità, la bellezza e la forza dell’amore fisico dei suoi pregi e dei suoi difetti senza nascondersi o ignorare che il tema centrale è l’eros in tute le sue forme.
Se i disegni non bastano vi sono delle sottotrame molto interessanti che innalzano l’opera dall’essere semplice “pornografia su carta” come molti penserebbero e pensano tutt’ora.
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1 Lo Sconosciuto
Capolavoro assoluto del fumetto nero italiano e punto di svolta non solo di Magnus per la prima volta qui in veste di autore completo, ma in generale del modo di concepire il fumetto in Italia.
Completamente immerso nella sua epoca gli anni 70′ (di piombo) e ai tumulti di quell’epoca, Magnus inserisce il suo personaggio, Unknow senza la n finale, in una serie di avventure in giro per il mondo sempre più lacerato e diviso, sanguinante e dolorante come il protagonista.
Le storie si possono dividere in due principali cicli, quelle scritte dal 1975 al 1976 ottimamente caratterizzate e di facile comprensione, e quelle dagli anni 80′ alla morte, avvenuta nel 1996, molto più complicate e stratificate delle precedenti.
Un gioiello del fumetto italiano da assaporare fino in fondo e l’opera più rappresentativa del grande artista bolognese.