Recensione: EX Machina vol. 9 – Fuori il vecchio
Pubblicato il 10 Febbraio 2011 alle 16:13
Autori: Brian K. Vaughan (testi) Tony Harris (disegni)
Casa Editrice: Magic Press
Provenienza: USA
Prezzo: € 14,00, 17 x 26, 168 pp, col.
Cosa ci fanno Brian K. Vaughan e Tony Harris in copertina? Semplice, si sono recati alla corte del sindaco di New York, Mitchell Hundred, per realizzare un fumetto sulla sua particolare vicenda. È questo il divertente incipit metafumettistico (alla Grant Morrison, come ammette il Vaughan disegnato) di una delle storie di questo nono volume della serie Wildstorm, che in America si è già conclusa con il numero 50. Qui sono raccolti gli episodi dal 40 al 44, più lo special Verde, disegnato da John Paul Leon, in cui la minaccia di un folle ecoterrorista viene usata per trattare il delicato tema dell’ecologia. Del resto anche nell’episodio del fumetto, la comparsata dei due autori (e delle matite di Jim Lee) è solo un pretesto per parlare qualcosa di più profondo, come l’orgoglio del sentirsi newyorkesi, e l’amore per la mitica città, rafforzato dalla tragedia dell’undici settembre. Ma in fondo un po’ tutta la serie è una dedica a New York, un suo grande e ispirato ritratto, mascherato dietro le avventure del suo protettore, prima in vesti di supereroe, e poi di primo cittadino.
La minaccia che incombe in queste pagine ancora una volta arriva dal passato, ed è rappresentata dall’antica nemesi della Grande Macchina: Pherson, capace di comunicare con gli animali allo stesso modo in cui lui parla con le macchine. Durante i loro numerosi scontri Pherson ha sempre cercato di smuovere il supereroe a indagare sulle sue origini, a chiedersi come abbia ottenuto i suoi poteri. Ma a Mitchell non è mai interessato, è sempre stato più interessato alla giustizia, alla cittadinanza, alla società. Ha sempre voluto guardare al futuro e non al passato, però questa volta, proprio in occasione del Capodanno 2005, sarà costretto a prendere coscienza della vera natura dei suoi poteri.
Vaughan schiaccia l’acceleratore sulla parte più supereroistica della storia, facendo venire a galla misteri e rivelazioni sorprendenti. Chi pensava che questa serie principalmente politica potesse cominciare a perdere colpi si sbagliava, perché lo scrittore, come per il suo precedente capolavoro Y: L’ultimo uomo, infila colpi di scena uno dopo l’altro, realizza dialoghi acuti e sagaci, inventa rocambolesche scene d’azione, e conclude ogni episodio lasciando il lettore ansioso di averne ancora. In tutto ciò, quello che è uno dei più grandi sceneggiatori americani, viene coadiuvato da un autentico genio (citando ancora il Vaughan-personaggio). Tony Harris con i suoi disegni non si limita a visualizzare la sceneggiatura, ma partecipa in modo preponderante alla caratterizzazione dei personaggi, alla loro verosimiglianza, rendendoli quasi vivi. Negli anni è ulteriormente migliorato dai già ottimi livelli del bellissimo Starman, e sono sorprendenti le sue capacità di espressività e la sua inventiva, non tanto nella composizione della tavola, piuttosto classica e anonima, quanto nella varietà e originalità dei punti di vista. Riesce a rendere accattivanti e dinamiche anche le tante vignette di dialogo a cui assistiamo per la maggior parte del tempo, con una regia che propone soluzioni sempre nuove e interessanti. Con un qualsiasi altro artista questa serie non avrebbe lo stesso livello qualitativo, e Vaughan sapendolo, ha pensato tavole composte da non più di cinque vignette, per lasciargli più spazio e libertà.
Jim Clark alle chine e Jd Mettler ai colori completano lo straordinario team creativo di Ex Machina, che si riconferma una delle letture più piacevoli in arrivo da oltreoceano. Raramente i supereroi sono stati trattati con tanta originalità, intelligenza e capacità. La commistione di generi, livelli narrativi, e soprattutto di tematiche così delicate, potevano dare vita a un qualcosa di squilibrato o sopra le righe, invece gli autori hanno sempre tenuto ben salda in mano la strana storia di Mitchell Hundred, che va ad aggiungersi agli altri indimenticabili personaggi creati da Vaughan. Questo è uno dei volumi più belli della serie, e pensare che il prossimo sia l’ultimo, fa un po’ di tristezza.
Voto: 8,5