Recensione: The Witching

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 alle 17:02

Autori: Jonathan Vankin (testi), Leigh Gallagher, Mark Buckingham (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 14,95


Nel volume ‘Fai Ciò Che Vuoi’ di Lawrence Sutin, biografia del mago Aleister Crowley, il più importante occultista del Novecento, pubblicato da Arcana, Francesco Dimitri, nell’introduzione, definisce il Magus come padre del pop moderno. L’influsso della Grande Bestia 666 (come Crowley veniva definito) è infatti presente nella letteratura, nella musica rock, nelle arti figurative. Artisti come David Bowie o Marilyn Manson devono molto alle teorie della Thelema, la religione basata sul culto di Horus e sulla magia sessuale che Crowley aveva delineato nel suo libro ‘Magick’. Registi underground come Kenneth Anger hanno sempre definito Crowley un modello.

E le influenze di Crowley si possono trovare in serial televisivi come ‘Streghe’ o ‘Buffy L’Ammazzavampiri’. Anche i comics non si sono dimostrati insensibili al fascino tenebroso del Magus e gli sceneggiatori britannici, in particolare, come Moore (che si considera l’attuale Magus dopo Crowley!) o Morrison, spesso hanno inserito espliciti riferimenti in questo senso.

L’ennesima prova dell’importanza di Crowley la si può avere leggendo il volume The Witching, pubblicato da Planeta De Agostini, che raccoglie la maxiserie omonima, scritta da Jonathan Vankin, editor della linea editoriale Vertigo, e disegnata da Leigh Gallagher (a parte un episodio valorizzato dalle deliziose matite del Mark Buckingham di Fables). Già in passato, Neil Gaiman, nel suo Sandman, aveva utilizzato i personaggi delle Tre Streghe, la magica triade composta da Fanciulla (la Giovinezza), Madre (la Maturità) e Megera (la Vecchiaia), che, di tanto in tanto, giocavano un ruolo importante nelle complesse vicende di Morfeo e company.

In seguito, le Tre Streghe apparvero in altri comics, fino a giungere a questa maxiserie che, però, introduce nuove versioni della Triade. The Witching piacerà ai fans di Sandman e del Lucifer di Mike Carey (e peraltro il diabolico Stella del Mattino appare in questa serie) ma anche agli appassionati dell’occulto e dell’esoterismo in generale. Nello specifico, Vankin ci narra le vicende di Elsa Grimston, bellissima strega bisessuale costretta suo malgrado ad affrontare gli spettri di un oscuro passato, collegato alle diaboliche macchinazioni del padre; di Kara Valentine, cantante gotica messa però in ombra dal fidanzato rockstar e da una madre seguace della New Age; e di Sook Lee, teenager coreana coinvolta in una insidiosa vicenda di stregonerie.

Saranno loro la nuova incarnazione della Triade e Vankin condurrà il lettore in una labirintica e divertente trama pullulante di sette sataniche, demoni, spettri, detective sensitivi e chi più ne ha più ne metta. I testi sono ironici e stravaganti al punto giusto e il tratto grafico di Gallagher rende bene l’atmosfera dark del fumetto.

The Witching, con le sue sexy streghe, strizza certamente l’occhio ai fans dei telefilm paranormali degli ultimi anni; ma la storia abbonda di suggestioni e riferimenti vari: il satanismo, certamente; la New Age; la tradizione pagana della Wicca; le teorie della cospirazione che coinvolgono l’esercito, la politica e i media. Ci sono persino accenni a scienziati controversi come Wilhelm Reich e le sue teorie ‘orgoniche’ o agli esperimenti esoterici del guru di Scientology, L. Ron Hubbard. Il tutto condito con un pizzico di erotismo che non guasta. Forse c’è troppa carne al fuoco ma nel complesso The Witching è un prodotto ben realizzato e godibile, in linea con le produzioni Vertigo. Il volume, inoltre, è corredato dalle splendide ed efficaci copertine di Tara McPherson, una delle artiste visuali più valide e interessanti del comicdom americano.


Voto: 7

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