I 5 manga più traumatici secondo i lettori
Pubblicato il 31 Agosto 2015 alle 14:00
Un sondaggio giapponese incorona i manga che più hanno scioccato i lettori. E ci dice che forse una volta gli autori avevano più coraggio.
Il sito nipponico di classifiche Goo Ranking ha promosso tra i suoi utenti un sondaggio per individuare il manga la cui lettura li ha traumatizzati maggiormente. Hanno risposto in 500, un campione indubbiamente piccolo, ma il risultato è stato piuttosto interessante. La Top 5 è dominata da classici (il più ‘giovane’ è del 1993), con titoli più recenti che si sono attestati tra il 10° e il 6° posto: Spiral del maestro dell’horror Junji Ito 8°, il devastante shoujo sul bullismo di Keiko Suenobu Life al 7° e il crudo manga sociale L’Usuraio di Shohei Manabe al 6°. Tra i nomi conosciuti in Italia da segnalare anche Gantz (12°), Narutaru (14°) e Monster (19°).
Tornando alla Top 5, purtroppo non tutti i manga che la compongono sono stati pubblicati in Italia. Si tratta comunque di titoli molto noti, e visto che continuano a rovinare il sonno dei lettori nipponici da generazioni non disperiamo di vederli arrivare anche qui da noi.
5° POSTO – DEVILMAN
Non c’è bisogno di presentazioni per il manga di Go Nagai, che ha raccolto il 5,2% dei voti. Violenza senza limiti, disperazione e ben poca luce in fondo al tunnel i suoi pregi (dal punto di vista di questa classifica). La storia di Akira Fudo, che diventa tutt’uno con il demone Amon e con il nome di Devilman cerca di proteggere l’umanità delle schiere di Satana è durata in forma cartacea dal 1972 al 1973, e negli anni ha ispirato serie animate (in Italia la messa in onda vene bloccata per le proteste delle associazioni dei genitori), lungometraggi live action e altri manga che ne hanno ripreso le vicende e i personaggi.
In Italia oi suoi 5 volumi sono stati portati da diverse case editrici, ultima delle quali J-POP (2013).
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4° POSTO – LA FENICE
Anche il Dio del Manga Osamu Tezuka entra in questa classifica con la sua travagliata opera Tori no Hi, che lo ha impegnato per più di 20 anni (1967-1988, ma i primissimi capitoli sono addirittura del 1954) ed è comunque rimasta incompiuta. In effetti è però difficile dire se ci sarebbe mai potuta essere essere una conclusione per questo manga dall’essenza filosofica/spirituale diviso in libri ognuno ambientato in epoche (dalla preistoria a diversi millenni nel futuro) e pianeti differenti ma tutti con al centro il tema della morte e della resurrezione, della fine e dell’inizio, incarnato dalla Fenice del titolo.
Nel nostro Paese è stato pubblicato da Hazard Edizioni, in 16 volumi, tra il 2005 e il 2011.
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3° POSTO – HELL TEACHER NUBE
Sul gradino più basso del podio si piazza lo sbarbatello della Top 5, scritto da Sho Makura e disegnato da Takeshi Okano, pubblicato su Shonen Jump tra il 1993 e il 1998. Teoricamente sarebbe una commedia a tinte soprannaturali, il cui protagonista 25enne Meisuke Nueno (alias Nube) alterna la sua vita da maestro delle elementari a quella da esorcista e cacciatore di demoni grazie alla sua mano destra, che ospita un demone che obbedisce ai suoi comandi. La serie però è nota per la vivezza con cui rappresenta le violenze e gli attacchi dei demoni, e dei combattimenti di cui Nube è protagonista.
Né il manga né l’anime che ha ispirato non sono mai arrivati in Italia.
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2° POSTO – DRIFTING CLASSROOM
Un survival manga con protagonisti bambini trai i 10 e i 13 ani d’età, un Signore delle Mosche fantascientifico in cui ai giovanissimi personaggi non viene risparmiata nessuna tragedia o crudeltà. La storia inizia quando l’intero edificio che ospita una scuola, con tutti gli studenti e gli insegnanti, viene misteriosamente trasportato dal centro di Kobe a una landa desolata infestata da creature mostruose e altri pericoli. Il 10enne Sho e i suoi compagni dovranno cercare di sopravvivere, organizzarsi in una rudimentale società (e gli adulti saranno tutt’altro che d’aiuto) e capire dove si trovano: su un altro pianeta? In un futuro postapocalittico? Probabilmente il capolavoro del poliedrico mangaka veterano Kazuo Umezu.
Anche questa serie, del 1972, non è stata mai pubblicata in Italia.
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1° POSTO – GEN DI HIROSHIMA
Nel 1973 erano in corso 4 dei 5 manga di questa classifica. Un anno d’oro per i manga traumatici.
Il primo posto va a Gen di Hiroshima di Keiji Nakazawa, che contrariamente a tutti gli altri appartenenti alla Top 5 non ha nulla di soprannaturale: ogni tragedia, crudeltà e scioccante sofferenza è qui interamente attribuibile alla cara vecchia razza umana, e forse per questo la lettura ha traumatizzato il 19,6% dei votanti.
Il protagonista Gen, 6 anni, abita ad Hiroshima a cavallo dello sgancio della bomba atomica il 6 Agosto 1945. Prima della distruzione della città la sua famiglia è ostracizzata dagli altri abitanti per la loro riluttanza a seguire gli ordini spietati degli ufficiali imperiali mentre dopo, ormai orfano, Gen vive nella città in macerie in condizioni disumane mentre gli americani occupano il Giappone.
A tutt’oggi Gen di Hiroshima è un’opera controversa in Giappone, con esponenti della destra nazionalista che ne contestano la presenza nelle scuole per la rappresentazione delle atrocità delle truppe giapponesi e per i contenuti violenti e poco politicamente corretti.
In Italia i 10 tankobon di Gen sono in corso di pubblicazione, raccolti in 3 volumoni, da 001 Edizioni/Hikari.
Fonte: Goo Ranking