Recensione: Il Libro Del Vento – Jiro Taniguchi

Pubblicato il 3 Febbraio 2011 alle 10:26

Autori: Kan Furuyama (testi) Jiro Taniguchi (disegni)
Casa Editrice: Planet Manga – Panini Comics
Provenienza: Giappone
Prezzo: € 14,90, 21 x 14,5, 240 pp.


Quinto volume della pregevole Jiro Taniguchi Collection: Kaze no sho risale al 1992, ed è un manga di genere jidaimono, ossia un romanzo storico, popolato da personaggi realmente esistiti. Narra dell’aspro conflitto che ebbe luogo nella metà del 1600 fra lo shogunato (il governo militare) della potente famiglia Tokugawa, e la corte dell’imperatore. Quest’ultimo infatti, formalmente figlio degli dei e detentore del potere assoluto, era in realtà diventato soltanto più un mero simbolo religioso dopo la presa di potere del regime militare, avvenuta nel 1192, e voleva a tutti i costi tornare a comandare ufficialmente. Nelle dinamiche della faida si inseriscono poi i libri segreti degli Yagyu, misteriosi volumi talmente importanti da poter determinare il futuro del Giappone. Questa complessa e delicata vicenda viene narrata in un lungo flashback centrale, incorniciato da due parentesi ambientate nel 1898 che vedono protagonista Katsu Kaishu, un importante uomo politico, e che hanno lo scopo di far riflettere sull’esito del conflitto e sugli effetti che esso portò.

Come si evince, quella imbastita da Kan Furuyama è una sceneggiatura fortemente precisa e attenta, ricca di particolari storici e dall’ampia componente politica. Per un estraneo alla storia del Giappone è difficile comprendere tutto e subito, ed è indispensabile una lettura attenta, anche perché la difficoltà è ulteriormente accresciuta dai tanti termini e nozioni nipponiche che pullulano nei dialoghi. Questa parte più macchinosa però, viene ottimamente controbilanciata da quella più emozionante e avvincente dei tanti scontri a colpi di katana. Jubei Yagyu, il protagonista del racconto, è un virtuoso spadaccino che nel corso dei nove capitoli si trova ad affrontare in straordinari duelli mozzafiato un gran numero di ninja, samurai ed insospettabili nemiche (!) nella sua pericolosa missione di recupero dei testi segreti. La forza de Il libro del vento sta per l’appunto nella dinamicità e nella forza dei disegni di Taniguchi, che da soli valgono il prezzo del volume. Sa essere spettacolare nel trattare i paesaggi e le grandi splash page, ma anche estremamente preciso nei piccoli dettagli delle efferate scene di combattimento. Il suo story-telling e la chiarezza del suo tratto riescono a non confondere mai il lettore nemmeno nelle scene più concitate, o nella dinamica delle complesse tecniche di katana. Alla sua prima prova con un manga in costume, il maestro si dimostra come sempre esemplare e superiore alla media, merito del suo innato talento, ma anche delle tante accurate ricerche che sono state compiute su armi, abbigliamento e scenografie.

L’intento dei due autori era chiaro e comune: fare “un dramma storico a scopo d’intrattenimento”, ed è questo che in definitiva hanno realizzato. Furuyama ci ha messo la sua grande competenza della storia politica e culturale del Giappone, e Taniguchi l’altissimo livello della sua arte. Rimane pertanto una piacevole lettura, che farà felici gli appassionati del genere, i cultori della storia giapponese, i fan di Taniguchi, e chi cerca una lettura d’azione con una trama godibile… ma chi si aspetta troppo rimarrà deluso.


Voto: 8

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