Futures End n. 6 , le drammatiche vicende diventano sempre più intricate – Recensione

Pubblicato il 25 Agosto 2015 alle 11:15

Le drammatiche vicende di Futures End diventano sempre più intricate! Riuscirà il Batman del futuro a sventare le macchinazioni di Brother Eye? E cosa succede quando entra in gioco il vero Batman, Bruce Wayne? Scopritelo nel sesto albo della saga futuribile che sta entusiasmando i lettori!

Sin dal principio Futures End si è rivelata una saga intrigante e appassionante. In fondo, non c’è da stupirsi, considerando che gli sceneggiatori coinvolti sono Brian Azzarello, Jeff Lemire, Dan Jurgens e Keith Giffen, in pratica quattro autori che hanno fatto la fortuna della DC. Pur avendo stili narrativi differenti, sono riusciti a delineare una story-line coesa e avvincente, incentrata su un vastissimo cast di personaggi con un numero cospicuo di trame e sottotrame.

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In Futures End si possono rilevare atmosfere supereroiche ma pure cosmiche e fantascientifiche e persino momenti noir e hard-boiled. Il suo punto di forza è appunto nella varietà dei generi narrativi utilizzati. Ma ogni elemento è inserito in un contesto coerente e, man mano che la storia procede, la saga diventa sempre più imprevedibile. E’ il caso di questo sesto albo che include i nn. 23-27 del comic-book originale e che è da annoverare tra i migliori finora usciti. Molti degli avvenimenti raccontati, infatti, rappresentano un punto di non ritorno e non mancano incredibili colpi di scena.

Tutto ha avuto inizio nel futuro del Multiverso DC. Brother Eye, l’intelligenza artificiale creata da Mr. Terrific e Bruce Wayne, ha preso il potere, trasformando la quasi totalità dei supereroi in creature meccaniche e insettoidi al suo servizio. Wayne invia Terry McGinnis, il Batman del futuro, nel 2015, con il compito di impedire la creazione di Brother Eye. Ma qualcosa non va per il verso giusto e Terry scopre di essere finito a cinque anni di distanza dal nostro presente. In tale contesto, Brother Eye esiste già e sta lentamente iniziando ad architettare i suoi piani malvagi.

Terry, con l’ausilio di Plastique e altri personaggi, si impegna a contrastare la minaccia che peraltro agisce su più fronti. Hawkman, Atom, Frankenstein e Amethyst sono finiti nello spazio per indagare sull’uccisione della Stormwatch e devono vedersela con Brainiac, evolutosi al livello di un dio, e quest’ultimo per giunta opera anche sulla terra. John Constantine ha rintracciato Superman, ufficialmente creduto morto, ed entrambi si confrontano proprio con Brainiac con conseguenze devastanti.

Nell’isola Cadmus, Deathstroke, Grifter, una terribile bambina di nome Fifty Sue e la Lana Lang di Terra-2 si oppongono a loro volta a Brother Eye. Red Robin ha i suoi problemi. Jason Rusch e Ronnie Raymond, i due ragazzi che formano Firestorm, sono finiti nei guai. Big Barda ha raggiunto un’isola occupata da Freccia Verde, anch’egli ritenuto morto, e da altri eroi.

In ogni caso, le vicende parallele iniziano a convergere e si incomincia a intravedere uno schema preciso. Da questo punto di vista, Lemire, Jurgens, Azzarello e Giffen svolgono un lavoro sopraffino, scrivendo testi e dialoghi curati e dimostrando di possedere parecchia inventiva. E in questa sequenza introducono un eroe finora rimasto nell’ombra. Il suo arrivo era comunque questione di tempo e ora il momento è giunto: Batman entra in gioco e il suo primo incontro con Terry, il suo emulo del futuro, sarà fondamentale ai fini della story-line.

Nel complesso, Futures End è una dichiarazione d’amore da parte degli scrittori nei confronti del DCU. Evidenziano, infatti, le molteplici componenti di questo straordinario universo, utilizzando sia i personaggi di primo piano che quelli considerati minori, da Black Adam ad Atom, dal Sergente Rock a Voodoo, descrivendone abilmente le psicologie. Futures End è dunque un’opera corale che non potrà non incontrare il favore dei DC fan.

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I disegni sono affidati a Patrick Zircher, Aaron Lopresti, Drew Geraci e Jesus Marino che si rivelano efficaci e funzionali. Certo, l’eterogeneità grafica compromette lievemente Futures End ma il risultato finale è più che accettabile e perciò anche sul versante illustrativo la serie è da valutare positivamente. Se non l’avete quindi ancora letta dovreste concederle una chance. Da provare.

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