John Romita Jr. parla del suo rapporto con Superman e della nuova run di Gene Luen Yang
Pubblicato il 6 Agosto 2015 alle 19:50
Attenzione: la seguente news contiene spoiler per chi segue la serie di Superman in italiano.
In una recente intervista rilasciata ai ragazzi di CBR, lo storico disegnatore americano ha rivelato cosa vuol dire per lui poter lavorare sulla serie dell’Uomo d’Acciaio. Per quasi 40 anni infatti il suo nome è stato sinonimo di Marvel Comics: nella sua lunga carriera Romita ha illustrato praticamente tutti i più importanti personaggi della Casa delle Idee, da Iron Man a Hulk, da Thor a Capitan America, da Spider-Man a Daredevil, e si è sempre considerato un uomo senza paura quando doveva approcciarsi ad un nuovo incarico. Ma col passaggio alla DC Comics è cambiato tutto.
Con il primo story-arc, scritto dalla superstar Geoff Johns, intitolato “Gli Uomini del Domani”, Romita ha dichiarato di essere stato intimidito dall’importante ruolo affidatogli col personaggio di Superman. Inoltre, ha condiviso i suoi pensieri sullo sviluppo del nuovo superpotere di Clark Kent – il super flare – e tanto altro, come la sua ispirazione per illustrare Superman e la nuova nemesi creata da Johns, l’Ultimo Figlio della Terra, Ulisse.
Romita parla anche dell’attuale arco narrativo di “Superman”, scritto da Gene Luen Yang, che esplora il perché Lois Lane abbia rivelato il segreto di Clark Kent e come Yang avrebbe portato la storia ancora più in là se la DC Comics gli avesse dato carta bianca.
“Stavo solo cercando di non rovinarlo” ha rivelato Romita Jr riguardo al suo approccio con l’Uomo d’Acciaio. ” Perché inizialmente avevo paura nel buttarmi in qualcosa di così esteso in termini di storia [del personaggio] e del suo aspetto iconico.
Ero un po’ nervoso. E ricordo vivamente che quando feci la doppia pagina nel primo numero di Superman che colpiva il grande robot e stavo disegnando il mantello e mi dissi: ho già disegnato mantelli prima d’ora, posso farcela.
Praticamente, era Thor – il mantello rosso, la dimensione, la forma. Mi sentii immediatamente più a mio agio nei minuti mentre finivo quella vignetta.
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Poi mi resi conto che Superman è un personaggio così grande in molti modi diversi – non solo in termini di storia, ma anche in termini di estetica. Si trattava del modo in cui il personaggio appare e il modo in cui il personaggio dovrebbe apparire e il modo in cui io dovrei coreografarlo. Questo ragazzo è alto un metro e 95, un metro e 97. E pesa 122 chili di solidi muscoli.
L’ho già fatto prima d’ora. Posso fare la forza e la dimensione. E mi sentii a mio agio improvvisamente, ma fino a quel momento mi ero autoimposto un po’ di nervosismo. E me l’ero autoimposto perché non avevo letto niente da parte dei critici ancora e i critici tendono ad essere un po’ iperbolici, soprattutto gli hater. Non gli ho prestato attenzione fino a quando non ho finito il primo numero. Ma da quel momento mi sentivo tipo, “Cazzo! Posso farcela.”
Romita Jr. ha parlato anche della genesi del progetto.
“Superman non era necessariamente nella mia lista dei desideri fino al momento in cui ho iniziato a lavorarci. Onestamente, non mi importava molto di fare Superman fino a quando ho avuto una lunga conversazione con i ragazzi della DC come Dan DiDio [Co-Publisher] e così via.
Siamo arrivati ad un compromesso per un’idea per la storia che avevo in mente e alla fine ho iniziato a lavorare con Geoff Johns su Superman. Poi avere Klaus [Janson, come inchiostratore] sul lavoro era anche un’attrazione. Alla fine mi sono trovato a fare una cosa che pensavo non avrei mai fatto.
Mi sono divertito molto a farlo con Geoff Johns e i ragazzi della DC e ora con Gene Yang. Né mi aspettavo, né avevo mai pensato di fare Superman. Da disegnatore e artista, posso dire che Batman mi ha sempre affascinato di più. Non solo fisicamente ma anche i sentimenti e la passione che mette in ciò che fa, in confronto ad un personaggio buonista come Superman.
Mi piace questa serie, davvero, ma non direi mai che Superman è la ragione per cui ho iniziato a lavorare per la DC. Avrei preferito Batman come primo incarico, ma questa serie sta funzionando davvero bene e ne sono felice.”
[Parlando di Ulisse, il villain creato da Geoff Johns] “Non penso a lui come una specie di Thor. L’idea che Geoff aveva per il personaggio era che dovesse essere simile a Superman sotto molti aspetti. Ma è l’opposto, il rovescio della medaglia. E’ arrivato da un’altra dimensione. Superman è un alieno arrivato sulla Terra, mentre Ulisse è un terrestre mandato su un mondo alieno, che poi è tornato a casa.
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La sua storia non è comparabile con quella di Thor, ma forse i suoi poteri si. Però il suo aspetto visivo viene dal fatto che non volevo disegnare un altro mantello. Mi trovavo a Manhattan un giorno, camminavo verso la Penn Station e ho visto questo gigantesco biker sulla sua Harley, con una lunghissima coda da cavallo biondo platino. Ho subito pensato che al posto di uno svolazzante mantello avrei potuto usare una gigantesca cascata di capelli biondi. Ho immaginato questi capelli fluttuare dietro di lui allo stesso modo di un mantello. E ho cambiato il progetto iniziale.”
[Parlando del nuovo potere di Superman, il super flare] “La genesi di questo potere si deve ad una telefonata durante la quale ho fatto un commento immaginando se ci fossero dei poteri che Superman non aveva ancora manifestato, e Geoff ha detto “Ho un’idea!”. Non ricordo l’esatta cronologia degli eventi che ci hanno portato a quella specifica idea, ma alla fine avevamo in mano questa estensione o derivazione della sua vista calorifica.
Quando Superman usa la sua vista calorifica, sta emettendo il potere del sole giallo. E ora c’è questa estensione di potere, ed è un potere tragico perchè lo svuota completamente. La spiegazione del perchè all’improvviso gli sia successo non è ancora stata decisa ma potrebbe non essere così importante. E’ solo quel che gli è accaduto e cosa accadrà più avanti è dove stiamo andando con la storia. Il potere è solo una purificazione del potere del sole giallo.
E’ molto semplice in realtà. E dopo aver usato il super flare resterà svuotato e privo di poteri per 24 ore. La cosa interessante è che siamo stati capaci di esplorare un paio di cose con Superman, ad esempio cosa gli accade in quelle 24 ore senza poteri e come questo lo colpisca. Tutti hanno iniziato a dire “Ma sarebbe ancora un eroe, si metterebbe comunque di fronte ad un uomo con una pistola, anche senza poteri”. Ma la prima cosa che ho detto io è che volevo vedere come la sua personalità avrebbe reagito a questa cosa. Volevo che avesse dei problemi emozionali e loro hanno detto: “Beh, si, possiamo farlo”.
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Volevo che, se avesse bevuto tre o quattro birre, sarebbe stato brillo, o che alcuni tipi di cibo lo avessero fatto stare male. Tutto quello che avrebbe reso interessante Superman non avrebbe funzionato con lui perché era Superman, mentre adesso si perché è umano. Questo è divertente e interessante allo stesso tempo. E come questo avrà degli effetti a lungo termine su di lui non posso dirlo in questo momento, ma posso dire che ci vorrà del tempo prima che torni ad essere il personaggio iconico che tutti conosciamo, e questo lo renderà ancora più interessante. ”
“Personalmente non penso che debba solamente innamorarsi del ragazzo o fare le cose che tutti vorrebbero che facesse. Credo che, da personaggio femminile moderno qual è – specialmente un personaggio femminile forte come la bellissima Lois Lane – non farebbe semplicemente la cerbiatta nei confronti di Superman.
Soprattutto dopo lo status quo del New 52 e adesso che, dopo aver scoperto chi è Clark Kent in realtà, sa che le ha sempre mentito. Non si innamora di lui di punto in bianco solo perché ha scoperto che è Superman. Volevamo andare in una direzione diversa con entrambi i personaggi, emozionalmente parlando. Insomma, mia moglie è una donna di una bellezza impressionante ed è stata circondata per un sacco di tempo da uomini molto più belli del sottoscritto, ma semplicemente non era interessata a loro.
Ad una donna un uomo non interessa solo perché è bello, non significa niente per le donne. Il fatto che Clark sia Superman passa in secondo piano per lei, se pensa che per tutto questo tempo le ha mentito. E’ la stessa cosa su cui si basa il film “True Lies” con Arnold Schwarzenegger, nel quale lui è una vecchia affascinante spia e la moglie lo scopre e dà di matto. Avrei voluto spingermi verso direzioni più estreme e fare qualcosa che con Superman non era mai stato fatto prima d’ora, ma non mi hanno lasciato carta bianca. Eppure, sta andando bene. Quello che sta venendo fuori è un ottimo mix fra le mie idee e quelle di Gene.
E tutto questo ha trasformato Lois Lane in un personaggio migliore dal mio punto di vista, perchè abbiamo avuto modo di pasticciare con le scene e le espressioni sui volti e come si gestisce questo personaggio quasi patetico. Dopo che ha perso i suoi poteri, di fatti, Superman non è altro che un tipo qualunque. E lei può gestirlo faccia a faccia adesso, questo ragazzo che era quasi un dio.
E nelle piccole vignette in cui abbiamo loro due che si guardano l’un l’altra, invece dell’improvviso svenimento che normalmente avremmo su magazine tipo “People”, penso che avrebbe dovuto schiaffeggiarlo. O chiamarlo “imbecille!”.