British Power Con: cronaca di un evento finito molto, molto male
Pubblicato il 5 Agosto 2015 alle 16:15
Il 25 e 26 luglio avrebbe dovuto tenersi una manifestazione ci cui si era già parlato ad Aprile, dedicata agli appassionati delle serie inglesi BBC Sherlock e Doctor Who, ma la situazione si è evoluta in modo tale da giustificare una piccola disamina sul suo esito.
La British Power Convention, organizzata dalla Let Love In, avrebbe dovuto tenersi inizialmente dal primo al tre di Maggio 2015, ma fu rimandata per motivi di sicurezza che le organizzatrici affermarono di non poter chiarire.
Alcuni partecipanti riuscirono a rivendere i propri pass, altri ottennero il denaro grazie a Paypal (arrivando a un punto tale da bloccare il conto e conseguenti nuovi rimborsi) e altri ancora hanno ricevuto la promessa di rivedere il proprio denaro in autunno. Degli ospiti inizialmente dichiarati, al 22 di giugno ne erano stati assicurati ufficialmente tre: Gareth David-Lloyd, Colin Baker e Louise Brealey, e il 28 le organizzatrici erano in attesa di altre conferme da parte di potenziali ospiti.
A pochi giorni dalla convention, le organizzatrici rassicuravano attraverso la loro pagina Facebook di non essere sparite e chiedevano di avere ancora un po’ di pazienza.
Le cose hanno preso definitivamente una brutta piega il 16 luglio, quando l’attore Colin Baker, sesta incarnazione del Dottore in Doctor Who, ha chiesto attraverso il suo account Twitter notizie riguardo all’evento, dal momento che non gli era stato più detto nulla e non riusciva a mettersi in contatto con le organizzatrici. Al suo tweet ha risposto la moglie di un altro attore prenotato dalla Con per Maggio, affermando di non sentire le organizzatrici dallo spostamento di date annunciato in Aprile.
Sempre il 16 luglio, le stesse hanno affermato di aver risolto il problema sia con l’uno (in un post) e con l’altra (attraverso un commento al suddetto post) e di aver avuto un problema con le comunicazioni.
Il 20 di luglio, a cinque giorni dalla manifestazione, sono successe due cose: la prima è stato un nuovo tweet di Colin Baker in cui affermava di star ancora aspettando notizie riguardo all’evento. La seconda, l’annuncio della sua cancellazione.
Le organizzatrici hanno scritto nel post dedicato sulla loro pagina Facebook di non essere riuscite a rientrare nelle spese per la convention e che i rimborsi sarebbero stati fatti al netto delle spese da loro sostenute, come scritto sul loro sito.
Hanno chiesto di non contattare paypal per evitare un nuovo ulteriore blocco dei fondi per i rimborsi e assicurato che avrebbero inviato via mail i dettagli del bilancio e del rimborso entro due settimane a partire dal 20 luglio stesso.
Sono poi passati ad assicurare che gli staff di altri eventi erano costituiti da persone diverse e stavano cercando una nuova agenzia di cui servirsi, e infine hanno affermato che chiunque le avesse diffamate o insultate non avrebbe avuto diritto al rimborso, affermazione che ha scatenato ulteriore rabbia tra i commentatori ed ex-partecipanti.
Colin Baker ha scoperto della cancellazione dell’evento a cui avrebbe dovuto partecipare in qualità di ospite di lì a pochi giorni il 20 luglio stesso, e suoi tweets al riguardo hanno sicuramente fatto grande onore alla sua persona (e al suo temperamento molto british).
L’ultimo riportava: “Non lavorerei mai (più) con la Let Love In o la British Power a Milano o con qualcuno a loro collegato. Ma i fan italiani e gli altri promoters sono apposto!”
A oggi, 5 agosto, non sono stati pubblicati nuovi post o avvisi riguardo alla situazione e ai rimborsi, e nei commenti si continuano a chiedere delucidazioni.
Questi sono i fatti, che potrete verificare di persona leggendo i link ai vari post e messaggi.
E’ sicuramente una fine triste per un evento che avrebbe dovuto portare gioia e giustificare spese ingenti da parte dei partecipanti, e la speranza è che riescano a ottenere, in un modo o nell’altro, almeno gran parte di ciò che spetterebbe loro.