Recensione: Assedio n. 3-4

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 alle 15:38

Autori: Brian M. Bendis, Olivier Coipel, Brian Reed, Chris Samnee
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 3,30 cad.


Siamo arrivati alle battute finali dell’evento che segna la conclusione di un’era, decisamente oscura e burrascosa, e l’inizio di un’altra, probabilmente più luminosa e in linea col passato.

Bendis ci catapulta in mezzo alla battaglia, nel regno di Asgard, dove finalmente sono arrivati i veri supereroi, guidati dal redivivo Steve Rogers/Capitan America, che esordisce in maniera trionfale, spiattellando il suo scudo direttamente sulla faccia di Norman Osborn, ancora protetto dalla sua armatura di Iron Patriot.

Come era facile aspettarsi, Osborn ormai non ce la fa più a contenere la sua pazzia, anche a causa dello stress e delle responsabilità che il suo attuale potere comporta, e presto tutto il mondo si renderà conto di aver affidato la propria sicurezza nelle mani di un folle.

Ma il vero pericolo è rappresentato dal “segugio” di Norman, ovvero Sentry, completamente sopraffatto dal suo lato oscuro a causa di Osborn, che lo ha plagiato per i suoi sinistri scopi. La potenza di Sentry ( o meglio, di Void ! ) è praticamente illimitata, specie se non è tenuta a freno da nessuno e dunque le conseguenze saranno davvero disastrose. Ma come spesso accade, è proprio di fronte a queste terribili minacce che i supereroi ritrovano il giusto spirito di unione e fratellanza, che ultimamente era un po’ venuto a mancare…

Nel complesso si può dire che Assedio sia stata una buona miniserie, che ha avuto il pregio di non essere stata diluita in troppi numeri, evitando così la fastidiosa ( almeno per il sottoscritto ) scrittura “decompressa” di Bendis. Questo però ha avuto come contro un finale un po’ troppo frettoloso, in particolare per quanto riguarda la battaglia decisiva con Sentry, che avrebbe meritato sicuramente uno scontro più corale e serrato, così come ci saremmo aspettati anche un faccia a faccia più intenso tra Spider-Man e la sua nemesi per eccellenza, ovvero Osborn.

Peccato, perché le idee di fondo erano buone e ben sfruttate quasi fino alla fine, ma anche stavolta Bendis ha dimostrato di essere più bravo a dare spazio ai dialoghi piuttosto che ai combattimenti…. Sempre all’altezza, invece, i disegni di Olivier Coipel, perfettamente a suo agio nelle scene dense di personaggi e molto efficace anche nella costruzione delle tavole e nelle inquadrature.

Adesso non resta che vedere come evolverà questo nuovo status quo dell’universo Marvel e se sarà in grado di mantenere vivo l’interesse del lettore come in questi ultimi anni, sicuramente molto caotici, ma comunque di grande fermento a livello creativo e  narrativo.

Del resto, “tutto cambia, per poi ritornare com’era prima”: è questa la grande legge non scritta che vige nei comics americani, specialmente quelli di supereroi…


Voto: 6/7

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