Futures End n. 5 – Recensione

Chi è il Superman di Futures End? E che fine ha fatto Kal-El? Lo scoprirete nel quinto volume della saga incentrata su Terry McGinnis, il Batman del futuro, tornato nel passato per sventare la minaccia di Brother Eye!

La labirintica saga di Futures End prosegue in maniera sempre più serrata e man mano che gli episodi si sono susseguiti un numero crescente di personaggi è rimasto coinvolto nelle vicissitudini narrate da Brian Azzarello, Jeff Lemire, Keith Giffen e Dan Jurgens. Il punto di forza di Futures End è appunto il vasto e articolato cast di character che rende la lettura imprevedibile. In pratica, gli autori hanno deciso di giocare con svariate aree narrative del DCU e le sorprese sono lungi dall’essersi concluse.

In questo quinto volume che include i nn. 18-22 del comic-book originale le cose si complicano ma iniziano ad arrivare anche alcune risposte. Tutto ha avuto inizio con Terry McGinnis, il Batman del futuro. Nel suo mondo l’intelligenza artificiale nota come Brother Eye, creata da Mr. Terrific, ha conquistato la terra e soggiogato i supereroi. Bruce Wayne non indossa più i panni del Cavaliere Oscuro e ha inviato Terry nel passato allo scopo di impedire a Mr. Terrific la creazione di quella che nel corso del tempo si rivelerà una terribile minaccia.

Ma qualcosa non è andato per il verso giusto poiché Terry è arrivato a cinque anni di distanza dal nostro presente e ha scoperto che Brother Eye esiste già e sta lentamente iniziando a sviluppare una coscienza malvagia. E va da sé che nel DCU è accaduto di tutto. Alcuni eroi sono morti. Altri sono scomparsi e non si sa che fine abbiano fatto. E c’è stato uno spaventoso conflitto con i meta-umani provenienti da Terra-2. Futures End è dunque una serie importante poiché ciò che vi accade non mancherà di influenzare le testate made in DC.

Ma, come ho scritto, arriva qualche risposta. John Constantine ha rintracciato Superman, ufficialmente scomparso. E allora chi è l’eroe che veste i panni di Supes con il viso coperto da un elmetto? Sarà Lois Lane, direttrice di una rivista, a scoprire la verità e la divulgherà con conseguenze deflagranti. Inoltre, un eroe ritenuto morto riapparirà e scopriremo per quale ragione è rimasto nell’ombra. Gli autori daranno altresì informazioni sui trascorsi di Red Robin che non è più un giustiziere mascherato. Le numerose sottotrame proseguono con Grifter, Deathstroke e altri character impegnati sull’ìsola Cadmus a sventare un attacco di Brother Eye che ufficialmente dà il via alle ostilità.

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Voodoo e altre alleate sono anch’esse implicate nelle macchinazioni di Brother Eye e nello spazio Amethyst, Frankenstein e soci si confronteranno con un altro essere letale che ha decimato la Stormwatch. Inoltre entrano in gioco Big Barda, Mr. Miracle e gli altri straordinari personaggi creati dal Re Jack Kirby. E’ evidente che c’è uno schema generale che collega le varie trame, solo in apparenza isolate tra loro, e infatti una certa logica si inizia a intravedere.

Gli sceneggiatori fanno un buon lavoro, mainstream nell’impostazione, e nel complesso accettabile. Futures End è più che altro un comic-book che si rivolge ai fan che conoscono bene l’universo narrativo della DC e che forse potrebbe risultare ostico al lettore occasionale. Ma si spazia dalla fantascienza al noir, dal fantasy alle classiche atmosfere supereroiche, e la varietà lo rende tutto tranne che noioso.

Alle matite si alternano Georges Jeanty, Karl Story, Drew Geraci, Aaron Lopresti e Cully Hamner e purtroppo l’eccessiva eterogeneità grafica compromette l’opera. In questo volume spesso i disegni sembrano tirati via e non contribuiscono a valorizzare gli script. Ogni penciler è comunque funzionale ma per ciò che concerne i disegni Futures End meritava di meglio. Resta una lettura piacevole che potrà intrigare gli estimatori della casa editrice di Superman e Batman.