Superman L’Uomo d’Acciaio n.15: Doomed – Recensione
Pubblicato il 23 Luglio 2015 alle 15:50
Doomed, il più grande evento post-reboot dedicato all’Uomo d’Acciaio, giunge alla sua spettacolare conclusione ! Riusciranno Superman e i suoi compagni a fermare l’avanzata di Brainiac, senza che Doomsday prenda il sopravvento nel corpo di Kal-El ??? Scopriamo inoltre quali strade prenderanno Batman e Superman ora che il demone Kaiyo ha resettato le loro menti, e come si evolverà il rapporto tra Wonder Woman e l’Azzurrone dopo gli eventi di Doomed !
La morte di Superman, pubblicata nel lontano 1992, fu un vero evento per l’epoca, quando ancora le varie morti e resurrezioni dei supereroi non erano così inflazionate da diventare quasi insignificanti, come adesso. Si trattava infatti del capostipite di questi eventi a effetto e “acchiappa-lettori” delle case editrici statunitensi, per cui gli appassionati rimasero di stucco quando videro il mastodontico e appuntito mostro alieno chiamato Doomsday avere la meglio sull’Azzurrone…!
Adesso che l’universo Dc è stato riazzerato con il reboot dei New 52 non avrebbe avuto senso riproporre la morte di Superman, proprio perché ormai è un escamotage fin troppo abusato, che non colpisce più di tanto i lettori. Ecco che allora il team di scrittori dell’Uomo d’Acciaio, in particolare Scott Lobdell, Greg Pak e Charles Soule, ci propone una nuova interpretazione di quello storico scontro, ribaltando completamente le carte in tavola.
L’Ultimo figlio di Krypton infatti stavolta riesce a sconfiggere il suo letale avversario, afflitto da quegli stessi dubbi etici e morali che tanto hanno fatto discutere i fan sul controverso finale della pellicola diretta da Zack Snyder… Ma in questo caso la sua è una vittoria di Pirro, in quanto delle tossine esalate dal corpo di Doomsday trasformeranno il supereroe proprio nel mostro che ha tentato con tutte le forze di sconfiggere, dando vita al cosiddetto SuperDoom !
Da questo incipit prende il via Doomed, una lunga saga che si dipanerà su tutte le testate relative all’Uomo d’Acciaio. Si tratta del più grande evento che abbia coinvolto Superman da quando è nato il nuovo universo Dc e che ha richiesto un grosso lavoro di coordinamento e sinergia tra gli scrittori ( Pak e Soule in primis ) e i tanti artisti che hanno collaborato per la parte grafica. L’inizio e il finale delle vicenda vengono infatti narrati in due lunghi numeri one-shot dedicati all’evento, mentre il resto della narrazione prosegue su Action Comics ( più il relativo Annual ), Batman/Superman e Superman/Wonder Woman ( anch’esso con l’Annual collegato ), oltre a un preludio su Superman ( nel numero prima dell’arrivo di Johns ) e un tie-in su Supergirl.
Insomma, si tratta di un evento pensato davvero in grande stile, come se fosse un vero e proprio blockbuster a fumetti, con un cast stellare, azione frenetica e alto tasso di spettacolarità. Tutto l’universo dell’Uomo d’Acciaio infatti sarà coinvolto in questa vicenda, in quanto le minacce che incomberanno saranno sempre più grandi e incontenibili: prima infatti ci sarà la scia di distruzione portata da Doomsday, poi la trasformazione in SuperDoom del nostro eroe, e infine il ritorno in scena di un altro grande avversario come Brainiac !
E’ inevitabile dunque che Batman, Wonder Woman e gli altri suoi compagni della Justice League si facciano avanti per aiutare il loro amico, ma anche vecchie conoscenze come Lana Lang e Lois Lane giocheranno un ruolo importante nel racconto, che le coinvolgerà in prima persona per motivi differenti.
Ma il fulcro emotivo della narrazione saranno proprio i drammi interiori e le scelte difficili che dovrà prendere Superman per far fronte alle minacce che gli si parano davanti. Si sa che l’Ultimo figlio di Krypton è l’emblema del supereroe, puro e cristallino, dalla morale irreprensibile, e il suo primo obiettivo è sempre stato quello di proteggere gli innocenti e tutta la popolazione della Terra. Ma quando l’avversario è troppo potente e pericoloso è giusto arrivare a soluzioni estreme pur di salvaguardare il bene comune ? Fin quanto è possibile spingersi oltre in virtù di un nobile fine ???
Questi quesiti attanagliano continuamente il nostro eroe e come detto prima, hanno fatto discutere animatamente anche i fan del personaggio in merito alle scelte che il regista Zack Snyder gli ha fatto intraprendere in L’Uomo d’Acciaio, ma nel caso di Doomed sono solo una piccola parte del racconto, in quanto ben presto i problemi dell’Azzurrone diventeranno ben altri. Tutti gli sforzi fatti per salvare la Terra infatti verranno vanificati dal momento in cui lui stesso si trasformerà nel mostro che ha sconfitto e quindi in una minaccia ancora più pericolosa, per cui la vera battaglia si sposterà dentro la sua mente, affinché non prevalga l’istinto omicida di Doomsday e possa tornare ad aiutare i suoi amici.
Se consideriamo anche l’avanzata di Brainiac con la gigantesca Nave Mondo e una flotta di navicelle spaziali guidate dal Superman Cyborg/Zor-El, ci rendiamo conto che la carne al fuoco è davvero tanta, ma è anche vero che la lunghezza dell’evento ( undici parti ) ha permesso di sviluppare tutti i vari livelli del racconto, fortunatamente senza incappare in lungaggini di troppo o grossi buchi di sceneggiatura, anche se i rimpalli tra Pak e Soule ai testi e i continui cambi di disegnatore non hanno sempre giovato alla fluidità della narrazione.
Nel complesso, comunque, possiamo affermare che Doomed sia un crossover ben riuscito, incalzante e adrenalinico, che tiene incollati dall’inizio alla fine, grazie a un ritmo molto sostenuto e un buon bilanciamento tra azione e introspezione. Tutti gli elementi tipici che compongono una grande storia di supereroi sono presenti in questa saga, che vanta anche una parte grafica molto variegata ( forse anche troppo… ) dove sicuramente spicca il tratto prorompente e marcato di Ken Laschley, perfetto nel rappresentare figure imponenti e iconiche come l’Uomo d’Acciaio e il mostruoso Doomsday.
Le conseguenze di Doomed vengono in parte mostrate anche nella serie Superman/Wonder Woman, che analizza il complicato rapporto di coppia tra queste due icone dell’universo Dc, desiderose di portare avanti una relazione affettiva nonostante la loro attività di supereroi. Entrambi sono dei, esseri dotati di poteri straordinari, che sentono sulle loro spalle il peso del mondo e la responsabilità di salvaguardarlo, ma anche loro provano dei sentimenti e sentono il bisogno di condividerli con qualcuno.
Nonostante le prove sempre più dure che sono costretti ad affrontare, non ultima la trasformazione di Superman in un mostro, e alcune sostanziali differenze nel modo di vivere e concepire la vita, il rapporto tra l’Amazzone e l’Ultimo Figlio di Krypton si consolida ogni volta di più, forti della fiducia e del rispetto reciproci che li lega e che gli permette di affrontare con ancora più determinazione le sfide che gli si parano davanti. Nessun umano infatti potrebbe concepire e comprendere appieno lo stress a cui sono sottoposti ogni giorno…
E’ questo il tema principale della serie, che Charles Soule riesce ad affrontare con estrema leggerezza e delicatezza, senza mai scadere nel melodramma spiccio e mieloso, ma mettendo piuttosto in risalto l’anima guerrigliera di Diana e l’integrità di Clark Kent, così puro e genuino da risultare molto più umano degli umani stessi. La loro storia d’amore è unica e speciale, proprio perché loro sono delle persone speciali e fuori dal comune.
Dopo un periodo di stallo, con storie non particolarmente esaltanti, il Batman/Superman di Greg Pak invece sembra riprendere quota, con un interessante story-arc che vede i due protagonisti catapultati a Gotham, completamente privi di memoria per colpa della malefica Kaiyo, un demone proveniente da Apokolips.
In pratica questa storia ci mostra come potrebbero diventare i due supereroi migliori del mondo se non avessero avuto il background che li ha formati, come i sani principi impartiti dai coniugi Kent al piccolo Clark o il dramma dell’assassinio dei genitori di Bruce Wayne. Ognuno di noi in fondo è ciò che ha vissuto e ogni esperienza passata ci ha portato ad essere le persone che siamo adesso, per cui come cambierebbe la nostra vita se di colpo tutto ciò che abbiamo passato venisse cancellato dalla nostra mente ???
Su questo intrigante spunto si basa la trama architettata da Pak, che dimostra così di avere ancora qualcosa da dire riguardo i due pezzi da novanta di casa Dc, con un racconto molto godibile e avvincente. In questo numero le tavole oscure ed evocative di Jae Lee lasciano spazio a una coppia di disegnatori, Diogenes Neves e Marc Deering, che ne ricalcano palesemente lo stile, con risultati accettabili ma privi del tocco artistico di Lee, unico nel suo genere.
Chiude questo lungo numero di Superman L’Uomo d’Acciaio una storia di Worlds’ Finest collegata alla miniserie World’s End, dove la Lois Lane di Terra-2, che è anche l’alter-ego di Red Tornado, ci racconta le storie dei genitori di Superman e Batman del loro universo. Niente di trascendentale, sia a livello grafico che narrativo, ma può essere interessante se si segue l’universo parallelo di Terra-2, visto che approfondisce retroscena legati ai loro eroi principali. Le vere protagoniste della serie in questione, Power Girl e la Cacciatrice, stavolta si limitano al ruolo di comparse.
Nel complesso, dunque, questo secondo antologico Lion dedicato all’Uomo d’Acciaio si conferma una lettura valida, soprattutto se si ama la Trinità dell’universo Dc ( Batman, Superman e Wonder Woman ), sempre presente in quanto coprotagonisti di due delle serie proposte al suo interno. Solo la recente aggiunta di Worlds’ Finest stona un po’ nel sommario, ma non pregiudica comunque la qualità media del mensile.