Recensione: Perché Odio Saturno
Pubblicato il 16 Gennaio 2011 alle 09:01
Autore: Kyle Baker (testi e disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 18,95, 20 x 27,6, pp. 200
Kyle Baker è senza ombra di dubbio uno degli autori più anti-convenzionali e validi del comicdom statunitense e, al di là del talento indiscutibile, gli va riconosciuto il merito di aver spesso e volentieri percorso strade creative personali e peculiari, lontane dalle tipiche atmosfere super-eroistiche che caratterizzano la maggior parte dei fumetti americani.
E ci si può rendere conto di ciò leggendo Perché Odio Saturno, pubblicato dalla Vertigo e proposto in Italia da Planeta De Agostini. E chiunque si avvicinerà all’opera in questione, comprenderà che si tratta di un prodotto decisamente differente e anomalo persino per l’etichetta adulta della DC.
Innanzitutto, si potrebbe definire Perché Odio Saturno una graphic novel (c’è sempre l’annosa questione se si debba usare il femminile o il maschile ma io uso il femminile e stop) e bisogna tenere presente che da parecchio si discute sulla natura di tale definizione e so bene che in alcuni siti ci sono state controversie su ciò che è o che non è un ‘romanzo grafico’.
Se per ‘romanzo grafico’, tuttavia, intendiamo un fumetto che cerca di andare al di là dei tradizionali luoghi comuni narrativi e delle risapute modalità espressive, con la profondità e la compiutezza di un romanzo propriamente detto, allora si può dire che il volume di Baker è certamente una graphic novel.
Lo è per i testi, mutuati dallo stile dei minimalisti anni ottanta (penso specialmente al McInerney de ‘Le Mille Luci di New York’ e a Tama Janowitz con il suo brillante sarcasmo post-moderno); per i dialoghi, brillanti e divertenti come non mai e che farebbero un figurone in una sit-com, e per il ritmo scorrevole della sceneggiatura. Lo script, in effetti, ha una impostazione cinematografica e se Perché Odio Saturno venisse adattato per il grande schermo, avremmo a che fare con un film di successo.
Baker narra la storia di Anne, scrittrice nevrotica di New York, che lavora per una rivista trendy, ha problemi con gli uomini e non riesce a dimenticare il suo ex. A parte la frequentazione di un amico di colore, la sua vita, dal punto di vista mondano, è piuttosto noiosa. Ha un carattere difficile ed è sarcastica (e l’opera abbonda di commenti acidi sulle mode, i media, le contraddizioni del mondo dell’editoria, i rapporti affettivi e la società nel suo complesso, con un incedere da commedia demenziale).
Ma, all’improvviso, la sorella Laura, che non vedeva da tempo, piomba nel suo appartamento, con una ferita da arma da fuoco. E, dopo una serie di vicissitudini paradossali, Anne deve affrontare quella che può essere definita solo come la pazzia di Laura. Quest’ultima, in effetti, dichiara di essere la Regina delle Astro-Girl di Saturno, pianeta che, per inciso, odia; è fissata con il cibo macrobiotico ed è coinvolta in situazioni strampalate. E quando l’uomo che ha cercato di ucciderla si mette sulle sue tracce, l’esistenza di Anne si incasina notevolmente (e si fa più spassosa). E, come se non bastasse, forse il suo ex potrebbe avere, inconsapevolmente o meno, un ruolo nella follia dilagante.
Tra prese in giro del ‘politically correct’, acute contrapposizioni tra gli stili di vita newyorchesi e quelli losangelini e altre amenità, Baker realizza un’opera godibile, con un tratto grafico che risente degli influssi underground, peraltro con un interessante lay-out della pagina: ogni vignetta, infatti, ha il testo e i dialoghi alla base, a mo’ di didascalia. In definitiva, la graphic novel di Baker è intrigante e, rispetto ad altri prodotti, diversa. E se siete curiosi di sapere perché Laura odia Saturno, non vi resta da fare altro che leggerla.
Voto: 7 ½