Fables n. 22 – Recensione

Tutte le fiabe prima o poi finiscono! Ma nella serie ideata dal geniale Bill Willingham vivranno tutti felici e contenti? Inizia con questo volume l’ultima storyline di Fables e il dissidio tra Bianca Neve e Rosa Rossa si farà sempre più drammatico!

Fables sarà ricordata come una delle serie migliori della Vertigo, al pari di Hellblazer, Sandman, 100 Bullets e altre pietre miliari del fumetto americano. L’idea geniale di Bill Willingham, quella cioè di scrivere storie incentrate sui classici personaggi delle favole inseriti in un contesto contemporaneo, si è rivelata vincente e ha dato vita a una pletora di iniziative editoriali collaterali. Il comic-book è stato caratterizzato da atmosfere fantasy non prive di elementi horror, intrecci da soap opera e, di tanto in tanto, un pizzico di erotismo.

Bianca Neve, Luca Wolf, Re Cole, Rosa Rossa e i tantissimi character di Fables sono stati ben descritti dal punto di vista psicologico e, dopo la fine della lunga story-line incentrata sulle macchinazioni del perfido Avversario, alias Geppetto, si intuiva che lo sceneggiatore avrebbe modificato radicalmente molti aspetti della serie. In principio, non era facile prevedere dove intendesse andare a parare ma ormai la situazione è comprensibile. Al di là di svariati avvenimenti, infatti, Willingham ha deciso di chiudere la serie con un clamoroso scontro che coinvolgerà le sorelle Bianca Neve e Rosa Rossa.

Come sanno i fan, i rapporti tra le due ragazze non sono mai stati facili, sebbene non siano mancati momenti di armonia tra loro. Ma le recenti vicissitudini le hanno nuovamente separate. Il marito di Bianca, Luca Wolf, è ridiventato, suo malgrado, un lupo cattivo, essendo controllato e manipolato dalla perfida Leigh tramite una scheggia di vetro magica incastonata nel suo anello. Secondo alcuni, Luca potrebbe comunque salvarsi dall’incanto. Altri, invece, ritengono che ormai non ci sia più niente da fare.

L’alternativa è quindi ucciderlo. Rosa Rossa, coadiuvata dalla strega Campanula, l’ex Frau Totenkinder, ha deciso di eliminare il cognato. Ma è possibile ammazzare una delle Fiabe più potenti di sempre? E Bianca Neve potrà accettare la cosa senza battere ciglio? Questo è il pretesto che serve a Willingham per fornire informazioni impensabili sul passato delle due sorelle. Perché Bianca e Rosa sono state in conflitto per buona parte della loro esistenza? E’ forse colpa di qualcosa insita nel loro retaggio? In questo tp che include i nn. 145-149 del mensile originale si avranno le prime, sconvolgenti risposte.

Willingham non si risparmia e approfondisce inoltre le sottotrame relative all’infido Principe Brando, svela alcuni retroscena su Re Cole e Leigh e delinea un’intrigante vicenda fantasy scrivendo testi e dialoghi ironici ed efficaci. Fables si avvia dunque verso un dirompente epilogo e, chi lo sa, forse non tutti vivranno felici e contenti, come vuole la tradizione della favole. Nel volume sono poi incluse alcune deliziose back-up stories imperniate su altri personaggi del vasto pantheon narrativo di Fables e cioè il Principe Azzurro, Bella e sua figlia e la Bella Addormentata. E non poteva mancare neanche un episodio con l’incorreggibile Jack, scritto da Matthew Sturges che aveva firmato il mensile a lui dedicato.

I disegni sono del penciler regolare Mark Buckingham che, assistito dagli inchiostri di Steve Leialoha, svolge un buon lavoro con l’ormai proverbiale costruzione inventiva della tavola che è il marchio di fabbrica del suo stile. Alcune pagine di un episodio sono invece di Shawn McManus, non nuovo all’universo narrativo di Fables. C’è inoltre un breve e intenso prologo che si avvale delle matite oscure di Nimit Malavia. Le avventure di appendice sono illustrate da Jae Lee, Terry Moore, Russell Braun e Chrissie Zullo.

Nel complesso, Fables rimane un prodotto di qualità e queste ultime sequenze narrative, oltre che essere fondamentali, costituiscono una lettura avvincente e il presente volume non mancherà di entusiasmare i fan di quella che, come scrivevo in principio, sarà ricordata come una delle pietre miliari della Vertigo.