Catwoman n. 10 – Recensione
Pubblicato il 23 Giugno 2015 alle 16:00
Si conclude la run di Catwoman firmata dalla controversa Ann Nocenti! E inizia la nuova gestione di Genevieve Valentine! La vita della Felina Fatale prenderà una svolta inaspettata e niente sarà più come prima!
Selina Kyle, alias Catwoman, è un personaggio moralmente ambiguo ed è questo elemento uno dei principali motivi del suo fascino. Nel corso del tempo, l’intrigante Donna Gatto è stata una criminale, una ladra, un’anti-eroina e a volte persino una vigilante dotata di una concezione peculiare dell’etica. Si tratta dunque di una persona dalle mille sfaccettature che ha giocato un ruolo rilevante nelle collane della cosiddetta Bat-Family.
La serie New52 a lei dedicata non ha ricevuto unanimi apprezzamenti. L’iniziale gestione di Judd Winick, ammettiamolo, non era niente di che. Costui è stato poi sostituito dalla controversa Ann Nocenti, una delle sceneggiatrici più discusse, eversive e trasgressive del comicdom, ancora oggi ricordata per la complessa e straordinaria run di Daredevil e per altri capolavori. La scrittrice ha delineato story-line interessanti e di buon livello ma mainstream nell’impostazione.
La Nocenti si è concentrata sulla descrizione del carattere di Selina, cosa in fondo prevedibile perché l’analisi dei personaggi femminili borderline è da sempre nelle sue corde. E ha giocato con un cast interessante di comprimari come la strana Alice Tesla, ragazzina che fornisce a Selina supporto tecnologico all’avanguardia, o il detective Alvarez, invaghitosi della Felina Fatale. Le atmosfere delle storie sono state un riuscito mix di thriller, noir e classici elementi supereroici. Nel complesso, quindi, Catwoman si è rivelato un comic-book interessante, benché privo di genialità.
In questo tp che include i nn. 34-37 e la prima parte del secondo annual della testata originale le cose però cambiano radicalmente. Nel primo episodio la Nocenti conclude la sua gestione, rivelando alcuni dettagli della vita privata di Alice e realizzando un episodio gradevole e divertente. Dopodiché arriva la nuova scrittrice di Catwoman, Genevieve Valentine, nota negli Stati Uniti per diversi romanzi fantasy. E la Valentine ci presenta una Donna Gatto diversa, accentuando radicalmente l’ambiguità morale che la contraddistingue.
Le vicende sono successive ad alcuni eventi narrati su Batman Eternal. Senza spoilerare, specifico solo che Selina, per una serie di circostanze, è diventata il capo del crimine organizzato d Gotham City. Agisce, quindi, cercando di coordinare le famiglie mafiose presenti nel territorio. Dal punto di vista psicologico, a mio avviso, è una forzatura. E’ vero che Selina si comporta così per evitare danni alla comunità gothamita ma l’idea della Valentine è un mutamento fine a se stesso ideato per cercare di stupire in maniera gratuita il lettore abituale della serie.
Tra le new entries spicca la bella Eiko, figlia di un boss della Yakuza che, lo si capisce già, sarà piuttosto importante. La Valentine inserisce poi il perfido Maschera Nera, in procinto di ideare terribili piani ai danni non solo di Selina ma dell’intera Gotham City, e non manca la prevedibile apparizione di Batman che, come è facile intuire, non è felice dei recenti sviluppi. E’ prematuro esprimere un giudizio sulla Valentine ma il suo plot non mi pare entusiasmante. Il ritmo della narrazione è lento e nei testi si colgono riferimenti a Lucrezia Borgia e ad altre figure storiche che forse dovrebbero conferire alle avventure una patina di cultura ma sono solo sfoggio di compiaciuta e inutile erudizione. A volte sembra che intenda rievocare le atmosfere di opere alla Batman Year One ma la profondità milleriana latita.
Insomma, la vecchia Catwoman è ormai un ricordo. Per ciò che concerne i disegni, Pat Oliffe fa un buon lavoro, sebbene il lay-out sia troppo confusionario e il suo stile sia comunque lontano da quello molto più efficace rilevabile nelle opere realizzate alla Marvel. Il penciler Garry Brown è invece l’artista regolare della gestione Valentine. Ha un tratto oscuro, sporco, grezzo, con qualche reminescenza di Mazzucchelli e nel complesso è funzionale. Per concludere, questo tp è senza infamia e senza lode e l’attuale corso del mensile è trascurabile.