Le 5 Migliori Storie di Brian M. Bendis

Considerato uno degli autori più importanti in circolazione, Brian Michael Bendis è stato sinonimo di Marvel Comics negli ultimi 15 anni. Le sue storie, riconoscibili a prima vista grazie allo stile incalzante e tarantiniano dei dialoghi,  sono caratterizzate da una profonda introspezione del personaggio. Ripercorriamo insieme la carriera dello sceneggiatore americano con le cinque migliori storie scaturite dalla sua instancabile penna.

Se dovessimo riassumere la carriera di Briand M. Bendis in una sola parola, quella parola sarebbe “prolifica”. Già, perchè lo scrittore di Cleveland, da quando ha iniziato a lavorare nel fumetto mainstream, non solo non si è più fermato, ma ha anche portato avanti quattro o cinque testate mensili contemporaneamente. E’ stato amato, è stato odiato, è stato criticato da alcuni e osannato da altri: eppure, qualunque sia il vostro parere in proposito, alcune delle  opere che ha firmato sono entrate nella storia del medium del fumetto …

5 – Ultimate Spider-Man

Capostipite della divisione Ultimate della Marvel, Ultimate Spider-Man fu lanciata negli Stati Uniti nell’ormai lontanissimo 2000, all’alba del nuovo millennio. Da allora, ogni episodio della serie – che è ancora in corso di pubblicazione – è stato scritto da Brian Bendis. Insieme all’amico Mark Bagley (co-creatore della serie e disegnatore) frantumò il record che Stan Lee e Jack Kirby stabilirono su Fantastic Four negli anni ’60, realizzando insieme ben 111 numeri consecutivi di Ultimate Spider-Man prima che Bagley abdicasse, facendosi sostituire dal bravissimo Staurt Immonen.

In un panorama fumettistico nel quale artisti e sceneggiatori si sostituiscono alle testate con la stessa frequenza di un ballerino che cambia partner durante un ballo di gruppo, la costante qualitativa che Bendis è riuscito a dare alla sua serie nel corso degli anni è a dir poco impressionante.

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4 – Alias

Un mix di classici del genere pulp, noir e supereroi. Con Alias, pubblicata da Marvel Comics sotto l’etichetta “Max” (ovvero il parental advisory che consiglia di “tenere fuori dalla portata dei bambini”) Bendis ci descrive una New York cupa, piena di manie e perversioni, una città oscura che riflette al meglio l’anima nera della protagonista della storia, Jessica Jones.

I misteri che la detective privata deve risolvere fanno progredire la trama, ma è la stessa Jessica il vero mistero intorno al quale ruota tutta la vicenda: nevrotica, tosta, spesso volgare, autodistruttiva, alcolista e insicura. In una parola? Umana. E qui sta il genio di Bendis, che è stato capace di infondere un realismo e una profondità di sentimenti unici ad un personaggio fino ad allora trattato solo in maniera marginale nell’universo Marvel, e che sotto la sua guida si trasforma in una persona a tutto tondo, con i suoi difetti e le sue paure, i suoi punti di forza e la sua unica, schietta, adulta voce interiore.

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3 – Civil War: The Confession

Una storia in due parti legata al maxi evento che tra il maggio 2006 e il febbraio 2007 scosse l’Universo Marvel fin dalle fondamenta. Bendis scende in campo al termine del conflitto, quando la resistenza guidata da Capitan America è stata sconfitta dai supereroi a favore dell’Atto di Registrazione e Steve Rogers, rinchiuso in una prigione S.H.I.E.L.D. in attesa di processo, riceve una visita dal suo rivale ed ex amico Tony Stark, Iron Man.

L’autore fa quello che sa fare meglio: si mette da parte e lascia parlare i suoi personaggi. Con due lunghi, diversi e appassionanti monologhi, Tony Stark e Steve Rogers confessano all’altro le proprie ragioni e le proprie paure, gli errori commessi e i rimorsi che logorano le loro anime. Non importa quante volte leggerete e rileggerete questa storia: se amate questi personaggi come li ama l’autore, allora non potrete non emozionarvi ancora e ancora e ancora.

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2 – Vendicatori Divisi

Nel 2004 la Marvel iniziò a sentire il bisogno di rinnovare la testata dedicata agli eroi più potenti della Terra. Per farlo, il timone della nave fu affidato alle salde e sicure mani di Bendis, e l’autore condusse il suo equipaggio nelle acque più torbide e tempestose che i Vendicatori avessero mai affrontato prima di allora.

Tra ritorni inaspettati, morti improvvise e tradimenti, Bendis rade al suolo l’intera esistenza dei Vendicatori, che alla fine decideranno di sciogliere il gruppo. Ma sappiamo che le ricostruzioni passano sempre per la totale distruzione di ciò che c’era prima, e come un assassino seriale Bendis tornerà sul luogo del delitto con la testata New Avengers, rimpinguando il roster della squadra con molte new-entry e dando nuova linfa all’intera Casa delle Idee.

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1 – Daredevil

Coadiuvato alle matite dal bulgaro Alex Maleev, Bendis prende le redini di Daredevil nel 2001 dando vita ad una run che da molti è considerata come la migliore sul personaggio (tanto da poter rivaleggiare con quella “intoccabile” di Frank Miller).

Bendis getta Matt Murdock in una New York dalle tinte neo-noir, una città sporca, spietata e corrotta. Quando l’identità segreta dell’avvocato cieco di Hell’s Kitchen viene pubblicata sui giornali, Devil dovrà barcamenarsi in un circolo vizioso di violenza e tradimenti che metteranno a dura prova la sua stabilità fisica e – soprattutto – psicologica. Memorabili sono storie come Decalogo (ispirata all’opera del regista polacco Kieslowski) o Il Re di Hell’s Kitchen (durante la quale Matt fa quello che nessun supereroe aveva mai osato fare: autoproclamarsi padrone del suo quartiere, con lo scopo di tenere la criminalità organizzata lontana dalle sue strade).

Fino all’epico finale, Le Carte di Murdock, in cui l’autore conduce il personaggio verso l’unica – e stupenda, nella sua tragicità -conclusione possibile. La sua lunga gestione su Daredevil è stata premiata con tre Eisner Awards: Miglior Serie Regolare nel 2003 e Miglior Scrittore per due volte consecutive (2002 e 2003).