Quasi Blu, di Salvatore Cervasio e Rachele Morris – una recensione

Pubblicato il 8 Giugno 2015 alle 15:10

Spiagge immacolate, mare di diamante. Questa è Capri, un paradiso. Ma anche in paradiso è possibile portare un po’ di infelicità.

ALT!, Associazione dei Lettori Torresi è un’associazione culturale nata nel 2012 a Torre del Greco (NA) da un gruppo di amici appassionati di letteratura, fumetto e storytelling, che in pochi anni ha ottenuto l’apprezzamento di pubblico e critica promuovendo innumerevoli eventi, mostre, laboratori e presentazioni libri. All’ultimo Napoli Comicon, ALT! ha voluto però compiere un ulteriore passo avanti nel suo cammino artistico, annunciando la pubblicazione dei primi tre fumetti interamente prodotti dall’associazione: Derrière le Rideau, di Salvatore Cervasio e Marcella Onzo, L’ultima chiamata, di Paquito Catanzato, Emanuele Sabatino e Christian Culicelli, frutto della collaborazione con la Scuola Italiana di Comix, e Quasi Blu, scritto da Salvatore Cervasio, disegnato da Rachele Morris e colorato da Marcella Onzo.

Quest’ultimo è un piccolo, elegante cameo dalle tinte bianco-celesti, il racconto in venti pagine di un finesettimana a Capri, l’isola “capricciosa e selvaggia”, perla del golfo napoletano, vista attraverso gli occhi incantati e stranieri di una raffinata reporter inglese, Petronilla. Accompagnata dal riluttante marito Archibald, scrittore di gialli tutt’altro che lieto di separarsi dalla sua amata campagna del Somerset per immergersi nella soleggiata baraonda italica, l’intraprendente ed entusiasta giornalista non si lascerà scoraggiare, decisa ad assaporare ogni istante della sua vacanza mediterranea e a trasmetterlo alle sue lettrici con un resoconto, fin troppo sincero, degli incontri e delle scoperte di quella terra incantata.

In poche vignette soffuse di luce d’estate e dell’azzurro del mare, Salvatore Cervasio, fondatore di ALT!, riesce ad offrirci non solo un piacevole ed affettuoso ritratto della magnifica terra dove è nato, ma anche uno spaccato di vita coniugale, con i tanti piccoli battibecchi, sguardi storti e pensieri non detti ma espressi, che caratterizzano e rendono unico ogni rapporto tra uomo e donna. Il fanciullesco e candido entusiasmo della protagonista si scontra infatti con i brontolii e il malumore del marito Archibald, cromaticamente espresso dalla giacca pesante e nera, così inappropriata alla calura partenopea.

Riuscirà Nilla a stemperare la macchia densa d’inchiostro che sembra accompagnare sempre il marito e, con l’aiuto dell’irresistibile atmosfera caprese, renderla un po’ più leggera e chiara, “Quasi Blu”, come la sua acqua cristallina e la sua celebre grotta?

Quasi Blu è un fumetto breve, eppure dipinto con precisione e ritmo. Pur essendo un vero e proprio esordio editoriale, è tutt’altro che ingenuo, dimostrazione della grande conoscenza e passione per la narrazione illustrata dei suoi autori. L’dea di mostrare Capri attraverso i pensieri e le parole di una coppia di turisti britannici aggiunge poi una nota esotica di incontro-scontro culturale che ci fa divertire dei suoni del dialetto napoletano e riflettere sulle tante differenze umane, mentre unica è la meraviglia che suscitano certi paesaggi naturali come quello che ha reso la “signora che dorme” famosa in tutto il mondo.

I disegni di Rachele Morris,  infine, lievi e parchi di dettagli, contribuiscono ad intessere quell’atmosfera da sogno, ovattata e brillante, che pervade l’aria stessa di Capri.
quasi blu

 

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