Last Notes vol.1, la recensione dell’incantevole shojo di Kanoko Sakurakouji

Pubblicato il 5 Giugno 2015 alle 11:10

Dall’autrice di Black Bird, Last Notes è la nuova proposta shojo della Star Comics dal dolce profumo d’amore

Una donna senza profumo è una donna senza futuro.

Aki e Haru sono due aitanti fratelli che gestiscono un negozio che vende un particolare tipo d’incenso: l’Hangonko, un legno aromatico che, se bruciato, ha il potere di far apparire tra le sue spire –  alla persona che l’ha acquistato – la figura di una persona cara defunta e anche di scambiarci qualche parola. Il locale, che si presenta in modo un po’ bizzarro, fatiscente e addirittura senza insegna, è la filiale della S.p.A. Nitokondo gestita dai genitori di Aki e Haru.

Il negozio è molto rinomato proprio perché tratta questo particolare legnetto aromatico ed è frequentato da una clientela variegata: da un uomo che vuole rivedere la madre per farle cambiare testamento, fino a un’attrice famosa che riuscirà a salutare una persona a lei cara e dirle quello non aveva potuto. Poi arriva la bella e dolce Emiru, nipote di Teizo Goshima, morto in Vietnam a causa di un incidente, l’incaricato per il negozio dell’acquisto dell’Hangonko, che valutava e inviava alla filiale dei due fratelli. Aki è dotato di un olfatto fuori dal comune e resta subito affascinato da Emiru che, col benestare anche del fratello Haru, viene invitata a vivere con loro, per una forma di disobbligo nei confronti del nonno di lei.

Emiru ha una storia tristissima alle spalle, una storia di maltrattamenti e discriminazioni a causa del passato non proprio candido della madre. Ed è per questo che sulle prime è quasi incredula di fronte all’affetto dimostratole dai due fratelli e dal vicinato pieno di persone gentili. Emiru crede che anche il nonno si sia scordato di lei, lasciandole in ricordo solo un pezzo di legno aromatico molto pregiato. Ma il volume si chiude con un vero colpo di scena.

Last Notes è la nuova proposta shojo con tinte paranormali della bravissima mangaka Kanoko Sakurakoji. Un primo volume a cui ne seguiranno due – l’opera è conclusa – che getta le basi per una storia che si preannuncia ricca di emozioni e colpi di scena.

L’autrice stessa ammette che i protagonisti e i loro sentimenti non sono ancora ben definiti e che molti punti della trama sono ancora oscuri, però le premesse per uno shojo particolare e diverso dagli altri ci sono tutte. Innanzitutto l’ambientazione: le vicende si svolgono prettamente all’interno di una bottega che vende sogni e nuove speranze.

Sfogliandone le pagine, Last Notes sembra davvero emanare un dolce profumo che si alza lieve per poi sparire dietro una lacrima o un sorriso. I protagonisti sono caratterizzati molto bene: Haru è un tipo rigoroso, un po’ irascibile e legato al denaro, Aki ne è l’esatto opposto, solare e decisamente sfacciato, sembra innamorarsi di Emiru a prima vista.

La ragazza dal canto suo, non è la solita protagonista scialba degli shojo: ha sofferto tanto sin da piccola e ha per questo maturato un carattere introverso. Disegni incantevoli con l’elemento fantasy che fa spiccare alcune tavole di particolari molto vividi, Last Notes è un volume che non tradisce le attese dei fan della Sakurakouji.

Perché Aki è così attratto dall’odore di Emiru? Il nonno della giovane l’avrà davvero dimenticata? E chi è il suo vero padre? Vale davvero la pena risolvere questi interrogativi e completare la lettura di tutta la serie.

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