Derrière le rideau di Salvatore Cervasio e Marcella Onzo – Recensione

Pubblicato il 2 Giugno 2015 alle 10:10

L’associazione campana ALT! presenta una delle sue prime produzioni a fumetti: un racconto breve ambientato nell’immaginario locale parigino del Gentleman’s Excelsior, con protagonisti una ballerina di Burlesque e il suo amante.

Il fumetto è un  medium comunicativo dall’importanza storica, uno strumento magico che, tramite la sequenza di immagini e parole, permette di travalicare o descrivere la realtà circostante. Come tale, la Nona arte merita di essere divulgata il più possibile, per acquisire maggior dignità e per essere accessibile a tutti. Questo lo sanno benissimo i ragazzi di ALT! (Associazione lettori Torresi), una realtà culturale che dal 2013 si impegna a diffondere sul territorio della Campania il mondo della letteratura e del fumetto a 360 gradi. Da pochissimo, per dare un messaggio contro l’editoria a pagamento, l’associazione ha deciso di affiancare all’attività promozionale (presentazioni, incontri, mostre) quella editoriale, pubblicando ben tre fumetti inediti a basso costo: L’ultima chiamata, Quasi Blu e Derrière le Rideau.

Scritto dal presidente dell’associazione ALT!, Salvatore Cervasio, e disegnato da Marcella Onzo, Derrière le  rideau (dietro il sipario) è un breve racconto ambientato negli anni ’30 che narra la storia d’amore tra una ballerina di burlesque e il suo amante.

Sembra una notte come tante al lussuosissimo Gentleman’s Excelsior: non appena le porte si aprono, nel locale entra la solita clientela formata da gente snob e frivola, ad eccezione di una persona; un uomo innamorato e visibilmente turbato, che è giunto in anticipo solo per sperare di incrociare lo sguardo della sua amata Marlene, ballerina di burlesque e star del Gentleman’s Excelsior. Lui sa che la scelta di presentarsi così spavaldo questa sera potrebbe costargli molto cara, a causa della presenza del boss del locale, Mr. Piangerelli, e dei suoi scagnozzi. Piangerelli si sente il capo, il padre padrone di tutto e tutti, e non vede affatto di buon occhio la relazione amorosa di Marlene. Anche lei, Marlene, intenta a preparasi nel camerino, è pensierosa: vorrebbe trovarsi in tutt’altro posto, tra le braccia del suo amato “idiota”. Ma ormai non c’è più tempo, bisogna salire sul palco. Le luci si spengono. Il sipario si apre. Comincia lo show!

La gente mi chiede spesso cos’è il Burlesque per me. Non lo so, non ho mai una risposta precisa da dare. Credo sia tutta  questione di libertà. La libertà di essere quello che voglio. E di amare chi voglio. Anche se alla fine, non è andata lo stesso così.

In poco più di 20 pagine, Cervasio ci riporta nella magica atmosfera degli anni ’30, scrivendo una sceneggiatura leggera, lineare e delicata, caratterizzata da un’introspezione psicologica dei due protagonisti abbastanza classica. La storia, certo, non brilla di spunti originali, ma al contempo ha il merito di aver ricreato in maniera efficace un contesto storico (quello degli anni ’30) ricco di fascino, che non sempre viene utilizzato come palcoscenico nella maggior parte delle produzioni a fumetti. Immergendosi pienamente nelle pagine, sembra quasi di sentire in sottofondo un pezzo musicale swing, un genere che ha incominciato a diffondersi proprio in quegli anni.

Se Derrière le rideau riesce a riprodurre l’atmosfera noir, malinconica e jazz degli anni ’30, ciò lo si deve soprattutto al lavoro di Marcella Onzo, che ha curato i disegni e la colorazione. Per illustrare questa storia, la disegnatrice si è ispirata allo stile grafico dei manifesti pubblicitari francesi di fine ‘800, tra i cui autori è impossibile non citare Henri de Toulouse-Lautrec e Jules Cheret . L’influenza di quelle illustrazioni si nota nel design di uomini dell’alta borghesia e di donne dalle forme sinuose ed eleganti, nella loro postura e nella scelta dei colori. I disegni stilizzati e dai forti accenni al postimpressionismo  possono contare su una colorazione idonea al tipo di storia; l’utilizzo prevalente di un giallo vintage dona alle tavole il giusto fascino retrò e permette di creare suggestivi giochi di luce.

Senza farsi carico di troppe pretese, Derrière le rideau si presenta come un fumetto piuttosto semplice e convenzionale, ma allo stesso tempo delizioso ed evocativo. Per l’associazione lettori Torresi questo deve essere solo il primo passo verso la produzione del maggior numero possibile di fumetti di qualità, realizzati attraverso la pura passione.

Derriere-Le-Rideau

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