Zenith Fase Due di Grant Morrison – Recensione
Pubblicato il 27 Maggio 2015 alle 10:20
Arriva la Fase Due di Zenith, la dirompente e provocatoria opera supereroica di Grant Morrison pubblicata nella seminale rivista 2000AD! Non perdete le strampalate vicissitudini del primo supereroe popstar in una Londra thatcheriana che rischia di essere distrutta da un pazzo!
Panini Comics ha avuto la pregevole idea di proporre Zenith, saga supereroica scritta da Grant Morrison e originariamente pubblicata a puntate nella fondamentale rivista 2000AD. Si tratta di uno dei primi lavori del geniaccio di Glasgow e precede quindi i suoi successi americani. Tuttavia, le avventure di Zenith, in un certo qual modo, anticipano le opere dirompenti e trasgressive che Morrison realizzerà per la DC Comics. Coloro che la leggeranno, infatti, non faticheranno a percepire le tipiche tematiche morrisoniane incentrate su cospirazioni, trip mentali e influssi dell’esoterismo e dell’occultismo.
Le storie si svolgono nella Gran Bretagna dell’era Thatcher e si concentrano su Zenith, supereroe che però non ama fare il giustiziere. In effetti, è più interessato alla sua carriera di popstar di successo e sfrutta la sua fama per ottenere denaro e sesso. Per una serie di circostanze, tuttavia, la sua vita incrocia quella di alcuni componenti dei Cloud 9, una squadra di supereroi scioltasi da tempo che negli anni successivi al dopoguerra aveva salvato il Regno Unito da svariate minacce. Tra i componenti c’erano anche i genitori di Zenith e intorno a loro c’è un’aura di mistero.
In questo secondo volume l’autore ci fornirà alcune informazioni al riguardo, specialmente sul padre di Zenith, e la situazione del nostro riluttante eroe diventerà sempre più difficile. Dopo aver infatti sconfitto i temibili Lloigor, entità extradimensionali che intendevano invadere la terra, Zenith viene contattato da Phaedra Cale, un’agente della CIA. La donna e l’agenzia per la quale lavora non sono entusiasti del fatto che Zenith circoli liberamente (nell’universo narrativo della serie i supereroi non sono tollerati dai governi e si tende a reprimere la loro creazione) ma in questo caso il suo aiuto è fondamentale.
Uno scienziato, infatti, Michael Payne, colui che in passato si rese responsabile della nascita dei super, si è alleato con l’eccentrico Scott Wallace, un miliardario curiosamente somigliante a Richard Branson che definire folle e sociopatico è un eufemismo. Costoro hanno pessime intenzioni nei confronti di Londra e Zenith è forse l’unico che può fermarli. Ma sarà davvero così? Come Zenith scoprirà a sue spese, la situazione non è affatto facile.
Con il pretesto di una vicenda supereroica influenzata dalla new wave alla Ballard, Morrison delinea il ritratto di una società inglese sull’orlo del baratro, compromessa dalla spietatezza delle politiche liberiste della Thatcher. Il mondo descritto è diviso tra la nostalgia del passato, simboleggiato dai vecchi supereroi e dalle istanze utopiche sessantottine del Flower Power, e la consapevolezza di un amaro presente rappresentato dalla musica commerciale, dalla supremazia del mercato e dal rampantismo yuppistico dilagante. Morrison, tuttavia, attacca entrambe le tendenze. La prima perché ha fallito e i suoi esponenti in molti casi si sono adeguati al nuovo corso; e i secondi per l’assoluto disprezzo nei confronti dei deboli e degli indifesi.
E Morrison sferra il suo attacco con la proverbiale attitudine punk che lo anima, scrivendo testi sarcastici, sprezzanti, visionari e dialoghi al vetriolo. Naturalmente non mancano le citazioni di poeti, scrittori, libri e film che i fan di Grant possono aspettarsi da lui e il lavoro, a tanti anni di distanza, non è invecchiato. Anzi, risulta decisamente attuale. Dal punto di vista grafico, il volume è altresì valido, grazie alle matite di Steve Yeowell, noto sodale di Grant che avrebbe poi illustrato altre sue opere come Skrull Kill Crew e Sebastian O, giusto per citarne un paio. Il suo tratto fluente ed elegante, reso ancora più efficace dal bianco e nero, è perfetto per la raffigurazione della situazioni malate e schizoidi partorite dal cervello di Morrison.
Nel volume è inoltre incluso un breve episodio dedicato a Maximan, un altro personaggio della saga di Zenith. I testi sono sempre di Morrison e alle matite c’è Manuel Carmona, più classico e meno personale forse di Yeowell ma funzionale. Insomma, Zenith è una delle proposte migliori disponibili in fumetteria e va preso in considerazione. E’ imprescindibile per ciò che concerne il fumetto supereroico revisionista degli anni ottanta. Da non perdere.