Il Grande Magazzi di Leo Ortolani: recensione
Pubblicato il 21 Maggio 2015 alle 10:10
Cosa succede quando il bravo Leo Ortolani decide di prendere in giro la saga di Harry Potter e quella di Twilight? Succede che Panini Comics pubblica Il Grande Magazzi, esilarante opera dell’autore di Rat-Man raccolta in un unico volume!
Nell’ambito del fumetto umoristico italiano Leo Ortolani occupa da tempo un posto rilevante e giustamente, poiché il suo talento è indiscutibile e credo che sia impossibile leggere un qualsiasi suo lavoro senza morire dal ridere. Ma Leo Ortolani va lodato anche perché riesce a divertire senza scadere nella volgarità e nella battutaccia fine a se stessa e anche quando prende di mira qualcosa con intenti sarcastici non è mai offensivo (molti cartoonist cosiddetti umoristici, invece, credono di essere divertenti e fighi ricorrendo al dileggio o alla blasfemia che con il vero umorismo non hanno nulla a che vedere).
Il successo che Leo ha ottenuto con Rat-Man ha quindi fatto di lui un nome importante e gli estimatori del topo supereroe sono numerosi. Ma Leo ha fatto anche cose che si discostano lievemente dalla serie principale e tra queste si annoverano le spassose parodie. In varie occasioni, infatti, Leo ha realizzato deliziose prese in giro di libri o romanzi di successo e Il Grande Magazzi è significativo in tal senso. Non si tratta di un lavoro sconosciuto ma Panini Comics ne propone una nuova edizione a colori con una copertina in stile liberty abbellita da fregi. La story-line si compone di tre episodi, tutti inclusi nel volume, e c’è in appendice materiale inedito in bianco e nero.
Si tratta di una proposta imperdibile per i fan di Ortolani ma costituisce anche un ottimo punto di partenza per coloro che non hanno ancora letto qualcosa di suo. Ma qual è la tematica affrontata da Il Grande Magazzi? La magia. E se si parla di storie incentrate sui maghi si pensa subito a Harry Potter. E’ infatti la saga della Rowling ad essere sottoposta al trattamento Ortolani con effetti esilaranti. Magazzi, versione pseudo-potteriana di Rat-Man, inizia dunque a frequentare una scuola di magia. I compagni sono tutti più o meno farseschi e i docenti idem e nell’arco di poche pagine l’autore si sbizzarrisce con un’incredibile sequela di situazioni assurde e paradossali. Le battute fulminanti si susseguono a un ritmo indiavolato e molte gag sono a dir poco geniali.
Ma Ortolani si diverte a sfottere pure Twilight, la saga vampiresca tanto amata dalle ragazzine, e il dettaglio emerge specialmente nel secondo capitolo quando il nostro Magazzi interagisce con la stupenda Jannifer Bellanatroccola, da tutti conosciuta come Sgnaccamaroni (i nomi dicono tutto!). Con lei Ortolani prende di mira quelle ragazze dal carattere impossibile che fanno credere di essere disponibili quando in realtà non sono affatto interessate al corteggiatore di turno. Il povero Magazzi le va dietro con esiti penosi e per giunta Jannifer se la fa con un vampiro (e non solo con lui, se è per questo). Se a tutto ciò aggiungiamo studenti gay di magia che sognano di diventare donna, strane entità che si definiscono Signore Oscuro, professori di stregoneria che non sono quello che sembrano, capirete quanto dirompente sia Il Grande Magazzi.
Testi e dialoghi sono spumeggianti e vivaci e il tratto di Leo Ortolani è quello tipico delle opere migliori, un incredibile mix di stilemi cartoon ed elementi grotteschi, altamente dinamico e di grande effetto. I colori a volte tenui a volte caldi e intensi di Lorenzo Ortolani ed Elena Prearo valorizzano ulteriormente l’aspetto grafico dell’opera. Di conseguenza, se volete concedervi un fumetto che sia allo stesso tempo divertente e di qualità, potreste provare con Il Grande Magazzi. Non ve ne pentirete.